Keep your feet on the ground when your head is in the clouds 2

di Susippu
(/viewuser.php?uid=189645)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Fu una giornata dura quella per Josh. Non faceva altro che pensare a lei, non riusciva a distrarsi, non voleva distrarsi. Da quando le aveva mandato la prima email la sua mente si era completamente riempita di quel nome, e quando ricevette la prima risposta, vi si riempì anche il suo cuore. Zac lo avvertiva…gli bastava guardare suo fratello negli occhi per capire quanto fosse preso da quella ragazza di Meridian, e si chiedeva cosa mai avesse di speciale per aver rapito in quel modo Josh. Così, dopo quella confidenza fatta in un angolo nascosto fuori da scuola, la signora Farro si vide girare per casa due ragazzi pensierosi.
“Allora caro, hai pensato alla proposta della signora Sutton? Ne hai parlato con tuo fratello?”,”…non ancora…”, “Zac che cosa vi succede? Tu e Josh siete strani in questi giorni, non riesco a capirvi…cosa vi è preso?”, “Niente mamma…non preoccuparti…non è niente che ti riguarda.”, “No Zac! Pretendo di sapere cosa succede ai miei figli! Soprattutto perché sembrate due fantasmi che vagano senza meta, e non mi piace per niente vedervi così! Non siete voi stessi!”,”Mamma ti ho detto di non preoccuparti! Non è necessario!”.
La signora Farro sapeva bene cosa era successo a Josh, e conosceva benissimo il motivo di quel comportamento da parte di Zac. Ma aveva bisogno di sentirselo dire, aveva bisogno di conferme; d’altronde era una madre, e tutte le madri hanno bisogno di certezze riguardo i propri figli.
[Pronto? Sono Zac, con chi parlo?],[Ciao Zac, sono il signor Chase e sono il professore di musica del liceo di Franklin, vorrei farti una proposta],[Piacere di conoscerla, mi dica],[Bene Zac, alcuni dei miei alunni hanno sentito te e tuo fratello John],[Josh!],[Perdonami, insomma vi hanno sentiti suonare alla festa di compleanno di una ragazza di Voorhees, ed hanno avuto un’ottima impressione su di voi, quindi ho pensato di invitarvi a suonare al liceo di Franklin per la competizione di talenti della contea, dato che i partecipanti scarseggiano, vi va?],[…veramente…non so cosa dire…certo, ci saremo…grazie mille per l’invito…],[Di niente Zac, spero che saprete sfruttare questa occasione…ne sono certo, arrivederci!],[Grazie signor Chase, arrivederci!]. 
Si, era arrivato. Era arrivato il momento di Zac e Josh, il momento per farsi vedere, per far ascoltare la loro musica ad un pubblico ben diverso da quello del loro paesino. Ma adesso le cose a cui pensare erano diventate troppe. I due fratelli Farro erano ancora immersi nella storia della ragazza di Meridian, e cercavano ancora un modo per farla incontrare a Josh che sprofondava sempre di più nei suoi pensieri.
“Dobbiamo farlo Josh! Non possiamo assolutamente lasciarci scappare questa opportunità! Dobbiamo andarci!”, “Zac davvero…io…non so se ne sono capace…”, “Ma che dici?! Smetti per un momento di pensare a quella ragazza e apri gli occhi! Insomma ti voglio aiutare, ma questo non c’entra! Questo riguarda noi due, la nostra band, la nostra musica, il nostro futuro!”, “Non esagerare Zac…non stiamo mica andando da un produttore…non abbiamo neanche una nostra canzone…non mi sembra il caso…”, “Cazzo Josh! Non ti credevo così debole! Vuoi davvero mandare all’aria tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora?? E poi la canzone ce l’abbiamo! Ne hai scritte a decine sul quel tuo quadernetto!”, “Come fai a saperlo?! Adesso ficchi il naso nelle mie cose?!”, “No, me lo hai detto tu!! E mi ci hai messo tu in questo guaio! E adesso il minimo che puoi fare è venire con me a Franklin!”, “E va bene! Andiamo! Ma devi promettermi una cosa…devi aiutarmi a vedere Hayley”, “Non so come, ma ok ci sto. Almeno adesso però concentrati sulla musica, almeno per qualche minuto…”, “Ok, scusami…ti voglio bene Zac…davvero”, “Anche io”.
La settimana dopo i fratelli Farro partirono per Franklin, senza sapere cosa li aspettava, ma sicuri della loro musica e della loro presenza in quel liceo, che gli avrebbe riservato un bel po’ di sorprese.
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1048351