Di crostate, palloni e scarpette nuove

di micRobs
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Sciocchezzuola scritta per il terzo giorno della Kurtofsky!Week con il prompt “Kurtofsky as kids”.
Non so come giustificarla perché sono davvero 247 parole senza alcuna pretesa.
Ringrazio sentitamente tutti coloro che si sono fermati a recensire la fic per il giorno 1 e un bacio grande a Vals che, come al solito, l’ha letta in anteprima e mi ha dato al suo gentile parere!
 
 

Di crostate, palloni e scarpette nuove

 
 
A Kurt David piaceva.
Sapeva lanciare la palla oltre lo steccato della signorina con il gatto rosso e Kurt lo aveva sentito contare fino a venti.
Lui arrivava solo fino ad otto perché i numeri dopo lo confondevano e perché l'otto era così bello e facile da disegnare: due palline, una sull'altra, che somigliavano ai pupazzi di neve che costruiva con la mamma e il papà quando faceva freddo.
David giocava sempre con gli altri bambini ma, quando facevano merenda tutti quanti insieme, si sedeva sempre vicino a lui perché diceva che la crostata ai lamponi che faceva la mamma di Kurt era la più buona del mondo.
Kurt si divertiva a dividere con lui la sua merenda ma, quando poi David gli chiedeva di andare a giocare insieme, Kurt scuoteva il capo perché era più bello guardare David lanciare la palla oltre lo steccato, che rincorrerla insieme a tutti gli altri.
Quando poi Kurt aveva le scarpette nuove, quelle con i lacci celesti che gli aveva regalato la nonna, David andava a giocare un po’ più in là perché sapeva che erano le preferite di Kurt e non voleva si sporcassero tutte.
Kurt allora faceva attenzione e si avvicinava piano piano per non farsi vedere: forse quel giorno David avrebbe lanciato la palla ancora più in alto e Kurt non voleva che pensasse che non lo trovava bravo. La mamma era magica: avrebbe trovato un modo per pulirgli le scarpette. Di quello Kurt era assolutamente sicuro.
 

The End




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