Bedtime stories - XXVIII. Felicità
XXVIII.
Felicità
Il
giocattolo preferito di Itachi era un
orsacchiotto di peluche semidistrutto, amato proprio per quelle
particolarità che
nascondevano una storia da raccontare. Anche
Sasuke aveva sviluppato un particolare interesse verso quel giocattolo
e molto spesso finiva per giocarci anche lui.
“No, otouto, questo non si tocca!”, Itachi,
accortosi,
lo strappò di mano al fratellino che scoppiò
immediatamente a piangere. Iniziandosi, però, a sentire
in colpa si affrettò a restituirglielo con un
“D’accordo, Sasuke, te lo regalo
però promettimi che ci starai attento!”.
Mikoto diceva sempre che non c’è niente
di più bello che una faccia contenta: guardando il visetto
di Sasuke non poteva
non essere d’accordo.
[109
parole]
Note dell'autrice:
Avevo
altre idee, forse anche migliori di questa, ma alla fine ho scritto
questa drabble: mentre mettevo le foto della gita su Facebook sono
rimasta imbambolata di fronte al nome che ho dato all'album ossia A-i-è nen'd pi bel
che'na facia cuntenta che, in dialetto torinese se non mi
sbaglio, dovrebbe significare Non
c'è niente di più bello che una faccia contenta.
Se qualcuno di voi è torinese ed ho sbagliato a scrivere
qualcosa è liberissimo di bacchettarmi.
Volevo aggiornare questa raccolta prima che inizino le due settimane
del terrore: da domani probabilmente le mie apparizioni su EFP saranno
molto fugaci fino al 17 maggio, data dell'ultimo compito in classe. Mi
viene da piangere guardando il diario... Maledetto terzo anno!
E niente, vi ringrazio tutti di cuore (sì, sto scendendo
nuovamente nei sentimentalismi, che lagna!). Grazie a Amily Ross e calimeli per aver
messo questa raccolta fra le seguite.
Prima di andare, mi autopubblicizzo Di
ninjutsu poco azzeccati e grossi guai, una piccola
storiella dal contenuto demenziale (devo inserire la nota,
già) su quegli esseri meravigliosi che sono Kushina,
Jiraiya, Sas'ke e Nacchan.
Ci vediamo presto, spero!
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