Deadbeat Holiday - Quando la Night Class va in vacanza

di Sophie Isabella Nikolaevna
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DEADBEAT HOLIDAY - QUANDO LA NIGHT CLASS VA IN VACANZA



PROLOGO - TRE MESI PRIMA


"Oh, salve Kaname! Come andiamo?".
"Benissimo Direttore, grazie. E lei? Yuki?".
"Oh, stiamo entrambi benone". Gli occhi di Kaname furono irrimediabilmente attratti dai volantini di agenzie turistiche sparpagliati sulla scrivania del Direttore. "Oh, questi...", disse Cross a mo' di spiegazione, notando il suo sguardo. "Sto progettando una vacanza per me, Yuki e Kyriu. Sai, tra qualche mese arriva l'estate...".
"Certo. E' appunto per questo che sono qui", rispose Kaname. Il Direttore inarcò un sopracciglio. "Io e i miei compagni siamo stufi di trascorrere le solite vacanze a casa di Aidoh. Certo, è divertente, ma ogni anno sono sempre così... uguali. E visto che lei se ne intende di viaggi, visti i bei posti in cui porta sempre Yuki e Kyriu, volevo chiederle... un consiglio".
"Oh, ma certo!". Gli occhi del Direttore si illuminarono. Kaname, senza darlo a vedere, rabbrividì: quando gli occhi del Direttore si illuminavano, spesso le conseguenze comprendevano fotografie o pomposi discorsi sulla pace nel mondo. O cose ancora peggiori. "Ecco, guarda qui, ho un sacco di volantini che possono fare il caso tuo!", e Cross riversò sulle braccia del povero Sangue Puro una caterva di scatroffie vivacemente colorate. Kaname ne prese uno per un angolo, e osservò con un misto tra disgusto e curiosità le foto di spiagge, fiori tropicali e pesci multicolori.
"Veramente, Direttore...".
"Oh, non ringraziarmi. Lo sai che poi mi commuovo".
"Ma, Direttore...".
"Ho detto di no, Kaname! Ah, voi Sangue Puro... Ma veniamo al dunque. Cosa ti piacerebbe di più? Maldive? Mar Rosso? Seychelles?".
Kaname sospirò. Lui e i suoi compagni avevano pensato ad un posto nuvoloso come l'Irlanda, per starsene in pace in una villetta in campagna e poter girare anche di giorno senza rischiare svenimenti e/o ustioni...
"Oh, ho capito, ho capito". Il Direttore assunse un'aria solenne. "Sei indeciso. Lascia che ti consigli io", e gli circondò le spalle con un braccio. "Ebbene, il meglio del meglio sono le Seychelles. Quest'anno noi andiamo a Cuba, ma ci siamo stati l'anno scorso, e posso dirti che sono indimenticabili, soprattutto se tu e i tuoi amici non volete scocciatori intorno". Quest'ultimo era l'unico punto su cui Kaname e Cross sembravano essersi incontrati. "Allora, siamo d'accordo? Eh? Siamo d'accordo? Ora ti prenoto un posticino carino carino!".
"Direttore...", sospirò Kaname. "La nostra idea veramente era... era un po' diversa. Volevamo un posto più nuvoloso, come...".
"Ah, non preoccuparti. Le Seychelles sono tropicali, non desertiche! Il tempo può essere bellissimo così come può piovere a dirotto o essere semplicemente coperto. Te lo assicuro".
"Ah, beh, ehm...". Kaname rifletté. Andavano sempre in posti continentali, freddi e bui, come la zona dove stava la loro villa degli Aidoh preferita. Mai neanche un po' di mare... forse, forse ci si poteva provare. "Va bene. Prenotiamo".
Il Direttore batté le mani entusiasta e, aperto un cassetto della scrivania, ne tirò fuori un computer portatile.
"Allora...", mormorò accendendolo. Andò su Internet. " 'Settimana Seychelles'... vediamo cosa viene fuori... uuh, guarda che belle foto! Aah, non spaventarti, qui mettono solo quelle dove c'è il sole. Agli umani piace, sai. ... Ecco, questo posto è carino! Nell'isola di Mahé... Sono tante villette, non un albergo. Così potete starvene in santa pace. Sono villette da due o da tre... Voi in quanti siete? Ah no aspetta, lo so: tu, il Nobile Ichijo, Aidoh, Kain, Ruka, Rima e Shiki! Giusto? Sette? Allora con due villette da due e una da tre ve la cavate benissimo! Peeeerfetto! Prenotiamo? Dài, sì, prenotiamo!".
E senza neanche aspettare la risposta di Kaname, prenotò.








Se c'è una cosa che io, Sophie Isabella Nikolaevna, non reggo, ma proprio NON REGGO, è quando il numero
effettivo
del capitolo e il numero attribuito da efp non coincidono a causa di un prologo che funge da primo capitolo. Per questo inizialmente volevo unificare prologo e primo capitolo, ma alla fine il tutto risultava troppo lungo e ho dovuto separarli.
Anche la mia storia avrà i numeri dei capitoli sbagliati. Prego, un minuto di silenzio per i numeri dei capitoli sbagliati.
(silenzio)
Ma ora veniamo a noi. Come avrete capito, questa storia non vuole essere NIENTE DI SERIO. Per cui lo stile leggero è assolutamente voluto! Se poi riuscirò a farvi ridere almeno un po', allora sarò la persona più felice del pianeta.
Vi prego di farmi sapere cosa ne pensate!
A presto miei cari ^^
Zia Sophie








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