Hope

di Cara Catastrofe
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Dal cielo scendeva una pioggia finissima, quasi trasparente, le gocce erano poche, scendevano sui finestrini delle macchine, degli autobus e pian piano scivolavano giù, lente e malinconiche; sembravano non avere fretta alcuna, sembravano non voler scendere, erano simili a delle lacrime, di quelle che non si vorrebbero versare, ma che non si riesce a trattenere, quasi non si vedono, ma lasciano dietro sé una scia di dolore, fanno male e colpiscono dritto al cuore più dolorose delle lame. Sono imprevedibili, arrivano anche in estate, come in inverno eppure sono necessarie: dopo quella leggera pioggia arriva il sole, le lacrime vengono sostituite dai sorrisi e finalmente quel piccolo sfogo, non di certo inutile, trova rimedio. Non c’è pioggia che non avrà fine, non ci sono lacrime che non si asciugheranno, a tutto c’è soluzione, a volte la più ovvia è : vivere. È necessario cadere qualche volta, ma l’importante è ritrovare la forza per rialzarsi e correre ancora e ricordarsi che il sole continua a splendere sempre.




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