Specchio, specchio delle mie brame
Ho
scritto la storia per il L'eroe, la damigella e l'antagonista
Il
mio pacchetto
(Biancaneve e i sette nani):
- Draco/Astoria
+ Pansy
- specchio
delle brame
- Listen
to your heart, Roxette
NdA:
La storia
è ambientata in un ipotetico 7° anno. Ho immaginato un mondo senza
ritorno di Voldemort, perché volevo focalizzare l'attenzione sui
personaggi, e immaginare dei ragazzini di 15 anni alle prese con
certe cose mi sembrava un po' strano.
Pansy
di solito me la immagino bionda – non so perché! - ma in questo
caso sono rimasta fedele all'originale e l'ho "fatta"
castana. Anche il fatto che non sia la classica "più bella del
mondo" è voluto. Pansy è attraente, ma più per il suo modo di
fare, per le sue arti da seduttrice, che per il suo aspetto (non che
sia brutta, ma "la bella" qui è un'altra).
Draco
invece è il "mio" Draco. Ho di lui un'immagine ben precisa
(un ragazzo sicuro, impassibile, cinico, abituato ad ottenere sempre
quello che vuole, ma che dietro la maschera ha una sua profondità e
complessità) che mi è stato detto essere piuttosto credibile, IC e
convincente, quindi... ho usato quella!
Blaise
non l'avevo mai usato, ma me lo sono immaginata un po' l'amico di
entrambi, il ragazzo in fondo buono e che si preoccupa.
In
origine il nome della “damigella” era Astoria, ma poi qualcuno mi
ha fatto notare la radice greca del nome (aster = stella) quindi...
me lo farò piacere!! :)
Spero
di non essere caduta troppo nei soliti cliché sul tema (Serpeverde
sesso, droga e rock & roll; Draco super-sexi e irresistibile, ecc. ecc. ecc. :)) Mentre scrivevo non ci pensavo, ma
oggi ci faccio molto più caso e un attimino mi disturbano... I'm sorry!! ^^
Che
altro dire... sono stata in dubbio fino all'ultimo su come far finire
la storia. Non volevo essere scontata, mi sarebbe piaciuto un bel
finale ad effetto, ma be'... vedrete leggendo come è andata a finire.
La
canzone data l'ho usata in modo un po' personale, abbinando alcune
frasi – che penso siano giuste per la storia – alla parte
raccontata. Ho modificato la frase "before
you tell him goodbye”
mettendo un “me” al posto di “him” - immagino che il motivo
sia ovvio.
Ho
in mente una raccolta con tutti i “triangoli”, gli oggetti e le
song proposti dalla giudiciA per il contest. Per il momento posto
questa storia come l'ho scritta per il contest, in futuro (se la
Raccolta prenderà davvero forma) potrei modificarla per adattarla al
progetto.
Specchio,
specchio delle mie brame...
I
know there's something in the wake of your smile.
I get a notion
from the look in your eyes, yea.
Sono
ancora incredula di come tutto questo sia potuto accadere.
Sono
un'intrigante e una bugiarda - lo ammetto! -; ho costruito castelli
in aria di menzogne e favole, e ho incantato buona parte della
popolazione maschile di questo castello con le mie parole di miele
sussurrate all'orecchio al momento giusto. Ho orchestrato decine di
piani, in questi anni, per il mio semplice divertimento, per il mio
piacere perverso; sono una maestra nell'arte della manipolazione,
brava allo stesso modo a tessere trame e a calcolare i rischi,
eppure... quello che è successo non l'avevo messo in conto.
Non
era previsto, non era preventivato.
Semplicemente,
non sarebbe mai dovuto accadere.
Ma
è successo, Pansy. Una vocina maligna non fa che sussurrarmelo
continuamente all'orecchio e insieme alle parole, nella mia testa si
formano immagini di colui che mi sono accorta di desiderare con tutta
me stessa, ma che in nessuna circostanza potrà mai essere mio.
You've
built a love but that love falls apart.
Your little piece of
heaven turns too dark.
Io
e Draco siamo stati compagni per anni. Compagni nel senso vero del
termine, compagni in un modo che la maggior parte della gente nemmeno
potrebbe avvicinarsi a capire.
Condividevamo
il gusto un po' sadico delle sfide, delle scommesse... Condividevamo
il brivido di giocare l'uno contro l'altro, puntando sempre più in
alto, sempre di più.
Non
ricordo bene quando è cominciato. Deve essere stato al 3° anno.
Lui
mi ha sfidato, ghignando al mio indirizzo che non sarei mai stata
così coraggiosa da uscire dai sotterranei e passare un'ora nel
castello buio.
Io
ho scosso i capelli scuri con un'alzata di spalle e mi sono avviata.
All'inizio
erano prove di coraggio come quella – esci di nascosto, vai nella
Foresta Proibita, ruba qualcosa da qualche armadio. I giochi di due
bambini viziati e annoiati.
La
posta in palio è cresciuta con noi.
Quando
a quindici anni abbiamo iniziato ad avvertire certi istinti, le cose
si sono fatte più personali, più eccitanti. Non si trattava più di
sottrarre cibo dalle cucine, ma di sedurre qualche sciocco ragazzo di
Corvonero, di portarlo alla follia e poi spezzargli il cuore.
Devo
dire che sono sempre stata molto abile in questo genere di cose. So
di non essere una canonica bellezza - alcuni difetti rendono il mio
viso troppo spigoloso, troppo strano per poter essere definito bello
-, per questo ho imparato presto a contare su altre armi.
"Nessuna
sa essere convincente come te, Pansy." Il commento divertito che
Draco immancabilmente faceva ogni volta che tornavo da lui,
soddisfatta e vittoriosa, dopo aver dato il colpo di grazia alla
nostra ennesima vittima valeva per me più di mille parole.
Seduzione,
malia, incanto. Erano queste le mie armi. Sapevo adattarmi al tipo di
turno, essere quella che lui desiderava e al contempo restare
sfuggente come un'illusione. Calpestavo i cuori di quegli sciocchi
come niente fosse, non regalando mai niente di me, non perdendo mai
niente. La posta in palio era troppo alta per avere qualche scrupolo.
Perché
con gli anni, le sfide mie e di Draco erano diventate vere e proprie
lotte per la sopraffazione. Non si trattava più di una piccola
vittoria, c'era ben altro in ballo. Nessuno dei due voleva essere
l'anello debole, nessuno voleva essere il perdente tra noi. Per
questo davamo tutto e rischiavamo tutto, giocando con noi stessi e
con gli altri come niente fosse.
Sometimes
you wonder if this fight is worthwhile.
The precious moments are
all lost in the tide, yea.
Ovviamente
chiedevo a lui di compiere lo stesso tipo di "sacrifici",
quando veniva il mio turno di rilanciare. Non ero mai stanca di
proporgli sfide assurde, eccitanti, vane.
Mi
divertivo a guardarlo mentre baciava un'altra, sapendo che lei non
significava niente.
Mi
piaceva spiarlo dal buco nel muro creato ad arte nella parete
divisoria dei nostri dormitori, ben consapevole che lui sapeva che io
ero proprio lì. I suoi occhi grigi cercavano i miei, oltre la spalla
della malcapitata. Potevo quasi vedere il suo sorrisetto sadico,
anche se la sua bocca era invisibile ai miei occhi. Tutto questo mi
eccitava, mi dava i brividi.
Noi
due non ci eravamo mai nemmeno sfiorati – non era previsto, non era
contemplato dalle regole –, ma in quei momenti condividevamo
qualcosa di più profondo del sesso, di più forte dell'intimità.
Era come se esistessimo solo noi.
Siamo
andati avanti così per anni. Non ho mai pensato che qualcosa potesse
cambiare. Perché avrei dovuto? Io, Draco, il nostro gioco... una
normalità a cui mi ero troppo assuefatta per prendere in
considerazione l'idea che un giorno la fine sarebbe giunta anche per
noi.
They're
swept away and nothing is what is seems,
the feeling of belonging
to your dreams.
Lo
scorso ottobre, invece, è arrivata quella lettera ed è
cambiato tutto.
Draco
non mi ha detto niente, ma ho immaginato il contenuto della missiva
dalle sue reazioni, dalle sue azioni successive. Il padre lo
richiamava all'ordine e alle sue responsabilità. Di lì a qualche
mese Hogwarts sarebbe finita ed era ben tracciata la strada che ci si
aspettava imboccasse l'erede di casa Malfoy.
Una
carriera, una condotta ineccepibile, un matrimonio... Neppure su
quell'ultimo punto si aspettavano che Draco avesse qualcosa da dire.
Era già stato tutto deciso anni e anni prima.
Lei
è arrivata nelle nostre vite come se aspettasse da sempre quel
momento, come se si fosse preparata negli anni a prendere il suo
posto accanto a lui.
Asteria
Greengrass.
Me
la ricordavo dall'anno precedente come una bambina timida e un po'
insignificante, cresciuta all'ombra ingombrante della ben più famosa
sorella maggiore... mi sono ritrovata davanti una bellissima e
affascinante giovane donna. Capelli biondi, occhi cerulei, maniere e
reputazione immacolate. Una principessa fatta e finita. La candidata
perfetta per essere la moglie di un nobile Malfoy.
Sono
arsa di rabbia, pensando a un modo per impedire che le cose
prendessero quella piega non voluta, eppure... non ho potuto opporre
resistenza alcuna.
E'
cambiato tutto.
Non
c'è stato più spazio per le nostre sfide, per i nostri giochi. Ho
dovuto fare i conti con la verità e crudezza della cosa.
Sono
diventata di troppo.
Sebbene
il contegno di Draco non fosse cambiato di una virgola, da
osservatrice attenta come sono ho potuto notare certi segnali
preoccupanti e nuovi. Uno sguardo prolungato un secondo di troppo su
di lei, un sorriso appena accennato, una carezza.
Mi
ha fatto male, ma non ho voluto dare troppo peso alla sensazione. Ho
pensato che fosse solo il dolore di perdere il mio prediletto
compagno di giochi. Una tappa necessaria nel percorso di crescita -
tutti dobbiamo lasciare andare le occupazioni infantili, no?!
La
mia teoria per qualche tempo ha retto. Poi una notte senza stelle di
un paio di mesi fa ho dovuto fronteggiare il vero motivo del mio
stato d'animo...
And
there are voices that want to be heard.
So much to mention but
you can't find the words.
The scent of magic, the beauty that's
been
when love was wilder than the wind.
Camminavo
per il castello immerso nell'oscurità, sola e silenziosa come
un'ombra. Da qualche parte una pendola batté due rintocchi. Era
notte fonda.
Non
avrei dovuto trovarmi lì, ma troppi pensieri nella testa mi
impedivano di riposare nel dormitori insieme alle altre. Vagare per i
corridoi di solito mi aiutava.
A
un tratto mi sono trovata davanti una porta dall'aria familiare e al
contempo sconosciuta. Ho girato la maniglia lentamente e un ampio
locale si è aperto al mio sguardo, spoglio tranne che per una strana
tenda sulla parete di fronte.
Un
attimo di esitazione, poi ho ricordato.
Ero
già stata lì e sapevo cosa si celasse dietro il drappo scuro.
Una
notte di tanti anni prima, quando per la prima volta un ragazzino dai
capelli biondi mi aveva sfidato e io ero uscita dalla Sala Comune di
Serpeverde con l'aria impettita.
Be',
non ero poi così sicura come avevo voluto fargli credere, sola nei
corridoi deserti e bui. Avevo camminato senza una meta precisa,
cercando di scacciare la paura.
Quella
porta si era mostrata a me, inaspettata, con il suo magico contenuto.
Specchio,
specchio delle mie brame...
Avevo
gettato un occhio solo per vedere un vortice confuso prendere forma
davanti a me. I miei desideri più nascosti, all'epoca, non erano
altro che una macchia indistinta di colore.
A
distanza di anni, eccomi di nuovo lì. Cosa avrei visto stavolta,
scostando il velo? Mentre mi facevo questa domanda e mi chiedevo
anche se volevo davvero guardare o meno... magicamente, come di sua
volontà, lo specchio si era svelato ai miei occhi.
Questa
volta sulla superficie si era disegnata una figura chiara e distinta.
Capelli
chiari e spettinati, occhi grigi e penetranti.
Draco
mi guardava dallo specchio, come se fosse a pochi passi da me.
La
cosa davvero strana era che non avevo provato nessuna sorpresa nel
metterlo a fuoco.
Avevo
piegato le ginocchia, appoggiando la schiena al muro e osservando il
volto davanti a me. La sola persona sulla terra che mi era
impossibile avere, la sola persona che non avevo mai avuto. La sola
che adesso desideravo con tutta me stessa.
Listen
to your heart
when he's calling for you.
Listen to your heart
there's nothing else you can do.
Fare
i conti con questa rivelazione, con questo sentimento, non è
stato facile. Ogni giorno è una lotta, ogni giorno è una
sofferenza.
Per
la prima volta nella vita sogno qualcosa di sconosciuto e
irraggiungibile. Non mi è mai successo e non so come gestire la
cosa. Quando lascio che la mia mente vaghi senza controllo, immagino
immancabilmente di baciare quelle labbra... Sento lo stomaco che si
chiude, l'imbarazzo e l'impazienza. Mi tendo quasi in avanti, decisa
ad assaggiare questo frutto proibito... e mi riscuoto quando mi
accorgo che è tutta un'illusione.
Il
desiderio mi divora, senza lasciarmi tregua. Non ho mai desiderato
qualcuno in questo modo – in realtà non mi è semplicemente mai
capitato di desiderare un maschio.
Insieme
a questo, sperimento anche il rimorso, il rimpianto, il dolore.
Vorrei anche solo per una volta essere stata al posto di una di
quelle ragazzine che Draco baciava davanti a me. Vorrei tornare
indietro, vorrei cambiare tutto. Mi do della stupida una, dieci,
cento volte, per avere avuto l'Eden a portata di mano ed essermelo
lasciato sfuggire. Ora sono stranamente consapevole della ricchezza
che mi era capitata tra le mani, ore che la vedo dissolversi
all'orizzonte, sempre più lontana da me. Vorrei che lui mi guardasse
come adesso guarda lei. Vorrei che Draco vedesse in me una
donna, che vedesse qualcosa almeno.
Invece
i giorni passano e io sono sempre più trasparente per lui.
Non
mi mancano i corteggiatori, non mi mancano le proposte; potrei
distrarmi con chiunque in questo castello. Tutti, eccetto uno.
Le
sue sono le sole labbra che restano mute in quel senso, labbra
che mai hanno pronunciato una sola parola di bramosia verso di me.
Prima credevo che mi andasse bene, adesso... sentirgli dire “Ti
voglio!” è la sola cosa che vorrei.
Ma
le mie arti non servono a niente in questo frangente. Draco è immune
al mio fascino, lo so da sempre. Mai una volta in questi anni l'ho
visto guardarmi con passione, mai nei suoi occhi ho letto la
scintilla del desiderio farsi impulso concreto. Mai si è azzardato a
fare un passo fuori dai binari del nostro rapporto. Credevo che fosse
il solo modo di convivere, io e lui, adesso questo stato di cose mi
uccide dentro.
Io
lo voglio, e per Merlino, anche se so che non dovrei, non posso farne
a meno.
I
don't know where you're going
and I don't know why,
but
listen to your heart
before you tell me goodbye.
Marzo
è alle porte.
Sola
sulla Torre di Astronomia guardo il cielo tingersi di arancio e
rosso, mentre il sole tramonta dietro le montagne e la notte avanza.
Avverto
la presenza accanto a me senza bisogno di voltare gli occhi.
"Cosa
vuoi Blaise?"
Lui
si ferma alla mia destra, senza sfiorarmi, ma puntando gli occhi
verso l'orizzonte.
"Non
pensi che valga la pena di fare un tentativo?"
Mi
volto verso di lui, fronteggiandolo. Per un attimo sono tentata di
chiedergli di cosa stia parlando, ma quando i nostri occhi si
incontrano mi rendo conto che sarebbe superfluo.
Devo
essere tremendamente patetica, se anche lui si è accorto di quello
che mi sta capitando.
Scuoto
le spalle, tornando a guardare lontano.
"Non
servirebbe a niente", alla fine il laconico commento esce quasi
contro la mia volontà.
"Questo
non puoi saperlo..."
Mi
volto di nuovo, gli occhi che buttano lampi. "Si può sapere
cosa ti prende? Oggi è la giornata del <>?" Cerco di suonare
ironica, ma la voce non mi esce come dovrebbe. Diavolo.
“Hai
ragione, è una battaglia persa." Scuote la testa rassegnato e
fa per andarsene. Si ferma un ultimo istante per guardarmi dritto in
viso. "Solo che a volte è meglio fare un tentativo, correre un
rischio, invece di perdere tutto senza muovere un muscolo."
Sento
i suoi passi che si allontanano.
"Ah,
Pansy? Ho detto le stesse cose anche a lui."
Resto
di nuovo sola con i miei pensieri, riflettendo sulle sue parole.
È
tutto così strano. Cosa voleva dire con l'ultima frase? Cosa c'entra
lui con le mie fissazioni da dodicenne alle prese con la prima
cotta?
La
mia mente passa da una risoluzione all'altra come se stesse giocando
una partita particolarmente rapida di tennis magico*.
Lui
ha già la sua bellissima promessa sposa accanto, la sua principessa
dai biondi capelli, non ha alcun motivo di correre rischi. Ma quello
che Blaise ha insinuato...
La
sua strada è già tracciata, il suo futuro è chiaro
come il cielo di agosto, perché mai dovrebbe voler mettere in dubbio
qualcosa?
Certo
che immaginare un domani vuoto di Draco fa male, ma fare un tentativo
per cambiare le cose... tanto varrebbe suicidarsi, saltando giù da
questa torre.
È
tutto stabilito, è tutto scritto. Lui non si opporrebbe mai a una
decisione dei suoi genitori.
Sempre
ammesso poi che tu gli piaccia. Vocina
infida e traditrice.
Listen
to your heart
when he's calling for you.
Listen to your heart
there's nothing else you can do.
I
don't know where you're going
and I don't know why,
but
listen to your heart
before you tell me goodbye.
"Ti
stai congelando."
Una
voce, la sua voce, mi fa sobbalzare.
Credo
di essermi addormentata appoggiata contro il muro di pietra.
Intorno
a me il buio è fitto, la notte è scesa del tutto e qualche stella
brilla già alta.
Draco
posa il suo mantello sulle mie spalle. Lo stringo istintivamente a
me, come se fosse una parte di lui, qualcosa da tenere vicino mentre
tutto il resto mi è negato.
Lui
mi si siede vicino sul pavimento freddo. Appoggia la testa alla
parete e guarda lontano.
Sono
tentata di cercare un contatto. In modo quasi naturale, dopo vari
tentennamenti, faccio scivolare la mia testa sulla sua spalla.
Posizione perfetta e naturale.
Lo
sento irrigidirsi appena, ma non dice niente, e io rimango dove sono.
Dopo
qualche minuto è lui a spezzare il silenzio e l'incantesimo.
"Non
trovi che sia paradossale?"
"Che
cosa?" Chiedo a mia volta, guardandolo di sottecchi.
"Che
dopo tutto questo tempo noi due non ci siamo scambiati nemmeno un
bacio."
Resto
di sasso. Faccio fatica a deglutire e temo che lui se ne accorga.
Cerco di sembrare calma e naturale, anche se mi sento tutto
l'opposto.
"E
cosa c'è di così strano?"
"Andiamo
Pansy", il sorrisetto sghembo fa la sua immancabile comparsa sul
suo viso. "Mi hai visto baciare decine di ragazze, sei stata
spettatrice di molte esibizioni, e vuoi dirmi che mai, nemmeno una
volta..."
Pendo
dalle sue labbra e lui lo sa. Che situazione.
"C...
cosa?" Un bisbiglio a malapena udibile. Ma lui lo sente
benissimo.
"Nemmeno
una volta hai provato il desiderio di essere tu la fortunata?"
Perché
deve essere sempre così sicuro di sé? Così tronfio, così
convinto? Queste caratteristiche che me lo facevano apprezzare come
amico, come spalla, quando era qualcun altro la vittima dei suoi
giochini, ora che la vittima sono io... mi risultano insopportabili.
Mi
alzo di scatto.
"Va'
al diavolo, Draco."
Mi
volto verso le scale decisa ad andarmene prima che lui veda
ulteriormente il mio turbamento. Maledetto Blaise e tutte le sue
cavolate.
Due
braccia magre, ma incredibilmente salde, mi avvolgono da dietro e mi
immobilizzano prima che io possa fare un altro passo.
Resto
rigida come un merluzzo, mentre sento il suo petto aderire alle mie
spalle.
Non
posso reprimere un brivido quando avverto il suo alito solleticarmi
l'orecchio.
"Peccato,
perché io ho immaginato molte volte di sostituire uno dei tuoi
spasimanti."
Non
riesco a trattenermi.
Nonostante
sappia che è tutto terribilmente sbagliato, nonostante le
conseguenze andranno oltre noi due, oltre questo momento, nonostante
tutto... mi volto, lo guardo un secondo negli occhi e avvicino le mie
labbra alle sue.
Lui
si scansa, un attimo prima che le nostre bocche si tocchino.
"Lo
sapevo che per te era lo stesso."
D'accordo,
io detesto quel sorrisino.
"Va'
al diavolo Malfoy."
Poi
è soltanto il silenzio, mentre il primo vero bacio della mia vita
prende forma nella notte scura, noncurante del domani e della ragazza
promessa sposa che riposa nella sua stanza nelle segrete. Lei è
bionda, è attraente, è perfetta. Una vera principessa, nata per
ricoprire quel ruolo. Il futuro sembra appartenerle, il futuro sembra
essere suo.
Non
mi interessa.
Perché
in questo preciso momento, in questa notte fresca con poche stelle, è
un'altra la bella nella torre. Sono io, Pansy Parkinson. Anche se il
colore dei miei capelli e dei miei occhi non è quello giusto. Anche
se non sono la sposa designata di nessuno, e non è detto che le cose
cambino con lo spuntare del giorno.
Ma
per adesso, sorrido tra me mentre Draco sistema il mantello nero a
terra e mi fa distendere con delicatezza, la cosa sembra non
importare né a me né al mio principe non troppo azzurro.
*
* * * * * * * * *
*
Devo dire che il tennis magico me lo inventata di sana pianta!
Ma alla fine, cosa ci sarebbe di male se esistesse davvero?! ^^
|