Gli stava davanti ed improvvisamente le sembrava di non riconoscerlo
più; tremava, piena d'orrore e di un'eccitazione strana,
irrefrenabile, come se in quel preciso momento si riallacciassero i
fili di tutto ciò che nella vita aveva fatto, come se fosse
stato il fine ultimo a cui ogni brandello della sua carne palpitante
avesse mai anelato.
-Non vorrei mai nessun'altro che non fossi tu, Draco-
sussurrò Pansy, vibrante.
Lui distolse lo sguardo.
***
Non la vedeva da diversi mesi
e non riuscì a non pensare che appariva diversa. Bella,
stretta in un lungo abito nero, contemplava il cielo notturno dal
terrazzo portandosi alle labbra una sigaretta.
-Cazzo Pansy, lo sai che non dovresti fare certe cose-
La ragazza si voltò e gli rivolse uno sguardo enigmatico.
-E da quando ti preoccupi della mia salute, Malfoy?-
-Mi dispiace soltanto ceh tu faccia cose stupide, specialmente per i
motivi sbagliati - rispose lui imbarazzato, aggrottando le sopracciglia.
-Ma guarda un po', anche gli stronzi hanno un cuore-
commentò allora Pansy canzonatoria, fissandolo dritto negli
occhi.
E' cambiata davvero, pensò
Draco, c'è
qualcosa in lei di freddo e di perverso.
-E comunque- aggiunse lei -non è per queste che
morirò-
-E di cosa, allora?-
Gli regalò un sorriso amaro, assaporando il silenzio fumoso.
C'è qualcosa
in lei di conturbante.
-Suicidio-
Si allontanò con passi lievi, delicati.
***
L'uomo si avvicinò alla lapide per ultimo, quando tutti
ormai se ne erano andati. Avrebbe preferito ricordarla com'era prima,
impaurita e remissiva, eppure permaneva in lui quell'ultima immagine,
angosciosa e sensuale, che lo turbava da anni.
-Mi dispiace-
Posò una rosa rossa sulla tomba e si allontanò
velocemente, senza voltarsi indietro.
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