camminare con te
PROLOGO
Salve a tutti o forse sarebe meglio
dire tutte. Vorrei informarvi che è da un bel pò che non mi cimento in una fanfic, ma dato
che oggi avevo del tempo libero e questa idea mi frullava in testa da
tempo ho deciso di provarci e metterla a vostra
disposizione.Naturalmente non ho le capacità di Hypatia (mi inchino dinanzi a te o somma),ne tanto meno
le tante altre qualità che caratterizzano ognuna delle scrittrici che
seguo da tempo,ma voglio mettermi alla prova e migliorare con il vostro
aiuto.Grazie tante per l'attenzione e buona lettura.
Non aveva mai dato particolarmente peso al fatto che fosse sorda.
Dopotutto era una pilota professionista,una persona che si era laureata
in ingegneria con il massimo dei voti (sebbene il fatto che avesse
bisogno di un tutore, per aiutarla a seguire decentemente le lezioni
l'abbia sempre infastidita) ed inoltre aveva un enorme successo con le
ragazze; insomma la sua vita, nonostante le avesse giocato quel brutto
scherzo all'età di sedici anni, andava alla grande. Allora come mai si
sentiva in quel modo? ''Sentire'' la sua amica parlare di una bellezza
che oltre a dipingere magnificamente aveva uno straordinario talento
per la musica, le metteva un certo disagio.Lei, che possedeva come
unico mezzo per poter ''udire'', il vento.Osservare tutto il suo
entusiamo nel dirle che aveva comprato due biglietti per un suo
concerto, la faceva sentire messa,in qualche modo,da parte.Lei, che ad
un concerto non ci sarebbe mai andata, non più.Ma naturalmente non
aveva fatto i conti con il tornado Tsukino.
Quel pomeriggio, Usagi, dopo averla letteralmente trascinata a fare
shopping,non faceva altro che riempirle la testa di richieste
assurde,mentre si rimpinzava di torta alla fragola nella loro caffetteria preferita.
-Dai accompagnami.Ti prego!-
La biondina accompagnò la frase con il linguaggio dei segni.
-No. Mi dici che ci vengo a fare?Insomma sono sorda mica stupida!Che ti
accompagno a fare ad un concerto?-
-Ma dai, infondo che c'è di male? Inoltre potresti sfoggiare il tuo
nuovo completo di Armani e far impazzire tutte le ragazza che saranno
lì.Ti prego Harukaaaaaaa-
-Per prima cosa : non farmi quella faccia!Seconda cosa...Tu vuoi che
venga solo per metterti in mostra e ultima,ma non meno importante,c'è
di male il fatto che io non sono un rimpizzo del tuo ormai ex ragazzo.
Dovevi pensarci un pò sù prima di mollarlo o almeno potevi farlo dopo
che ti aveva portato a questo fantomatico concerto.Così mi sarei
risparmiata il trauma di fare compere con te e sarei riuscita a dormire
dopo le fatiche della stagione.-
Haruka spostò il suo sguardo dagli occhi dell'amica al bancone, dove
una ragazza,una nuova cameriera,stava preparando le ordinazioni degli
altri
clienti.La squadrò per benino:non troppo alta, formosa al punto giusto
ma indubbiamente eterosessuale.Spostò nuovamente lo
sguardo,abbracciando
con la vista l'intero locale: era piccolo ma accogliente.Lei ed Usagi
ci andavano da quando,ancora,frequentavano le scuole superiori e
nonostante fosse passato parecchio tempo, tutto era rimastico identico
lì dentro.Il vecchio Iroshi che serviva le bibite al bancone, la signora
Misako,sua moglie, che si occupava della zona dei dolci(la preferita di
Usagi)e lo stesso profumo di cornetti appena sfornati.Haruka appoggiò
il mento sul palmo della mano e si perse nei propri ricordi.
La prima volta che aveva parlato con Usagi, era stata proprio lì
dentro.Sedute esattamente a quel tavolo, in quell'angolino del locale .
La sua attenzione venne richiamata proprio dall'amica con una carezza
sul braccio.
-A che pensi?-
Questa volta aveva utilizzato solo il linguaggio dei segni e Haruka non
potè far altro che sorridere alla costatazione del fatto, che era
diventata proprio brava a parlare in quel modo.Se ripensava alle prime
volte in cui tentava di avere una conversazione con lei utilizzando
quel linguaggio,non poteva far altro che scoppiare a ridere.I primi
tempi era proprio una frana.Come lei del resto.
-Che questo posto non è cambiato
affatto... e mi è tornato alla mente il giorno che ci siamo
conosciute.Proprio qui...-
-Non starai diventando una
sentimentalona Haruka?!?-
Usagi accompagnò quella frase con una faccia a metà tra lo scioccato e
lo schifato.A quel punto Haruka non riuscì a trattenersi e la sua
risata coinvolse anche la ''testolina buffa'' che aveva dinanzi.
-Va bene... mi hai convinta-
-Eh?-
-Ti accompagno a quel maledettissimo concerto, ma guai a te se mi fai
fare brutte figure!-
Neanche a dirlo l'urlo della biondina attirò l'attenzione di tutto il
locale e mentre Iroshi e Misako sorridevano alla vista di quelle due
pesti...Haruka rischiava di morire dalla vergogna.
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