Lei era il Vento, la domatrice
del Vento, con piume nei capelli corvini per volare e ventaglio pronto
all’attacco.
Demone, nata da Naraku, creatura del male, fatto provato dall’orribile
segno a forma di ragno che le deturpava il bel corpo e che ne attestava la
proprietà del padrone, del quale aveva pure lo stesso odore in quanto sua
creatura; non l’ha mai servito per sua libera scelta, ma obbligata in quanto
lui la ricattava con il suo cuore. Glielo restituì, si, ma intriso di veleno,
in modo da far terminare la sua breve vita, quando ormai non serviva più ai
suoi loschi piani.
Ma pur non avendo un cuore in
petto, provava sentimenti più che umani; invaghita di un bel demone dai lunghi
capelli chiari e gli occhi di ghiaccio, attratta dalla sua potenza e dal suo nobile
portamento, lo rivedrà prima di divenire polvere, contenta che lui si fosse
mosso apposta per dirle addio.
Nonostante usasse il suo
controllo del vento per creare colpi mortali contro i nemici (non suoi, ma del
demone a cui doveva stare al servizio), e nonostante
essi le fossero superiori in forza e numero, lei non si scoraggiava; il suo
unico obiettivo era riottenere il suo cuore per essere libera.
Solo uno è riuscito a tenere
testa al suo vento, contrastandola con un potere più forte; lo stesso che
avrebbe potuto aiutarla e che si era offerto con gli amici per farlo, proprio
nel momento del bisogno.
Spesso ha tradito il padrone, a
volte si è permessa di aiutare i cosiddetti “nemici”, questo perché il Vento è
uno, e non ha mai avuto ne avrà mai un “padrone”.
Lei era il Vento.
Lei è il Vento.
Lei è Kagura.