Ehi, Mona Lisa, che ne dici di smetterla con quello stupido sorriso? di Pwhore (/viewuser.php?uid=112194)
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She paints
her fingers with a close precision, he starts to notice empty bottles
of gin.
"Allora, che facciamo
oggi?" domandò di botto la ragazza, soffiandosi dolcemente
sulle unghie.
"Non lo so," ammise
l'altro, aspirando dalla sigaretta quasi finita.
"Non hai trovato
lavoro?" chiese, alzando gli occhi dalla mano.
Lo guardò con un'aria indecifrabile, ma non
sembrava troppo interessata.
"Non ancora," rispose
lui, storcendo la bocca. La ragazza annuì,
pensierosa.
"Senti, e se ti dicessi
che un lavoro l'ho trovato io?" domandò tutto ad un tratto.
L'uomo
sgranò gli occhi per qualche secondo, poi serrò
lievemente la mascella, come se fosse geloso.
"Che lavoro, Lisa?"
disse, fingendo interesse e posando il giornale sul grembo.
"Uno come tanti altri,
niente d'importante. Però pagano bene," commentò
lei.
Il ragazzo rimuginò per un po', poi cinse le mani e
ritornò a guardarla.
"E... quand'è che cominci?" chiese ancora.
"Domani mattina," sorrise debolmente Lisa, annuendo.
"Non sei contento? Finalmente avremo di che vivere,"
commentò, felice.
Brendon sapeva che la fidanzata non lo faceva apposta, ma lo stava
facendo sentire
perfettamente inutile.
"Oh. Sì, beh, meraviglioso, -biascicò, dopo lo
stupore iniziale.- Stento
addirittura a crederci"
"Sapevo che ne saresti stato contento anche tu," mormorò la
ragazza, allegra.
Subito dopo sorrise, si alzò, gli diede un bacio sulla
fronte e
scomparì dal salotto, lasciandolo sulla poltrona a scrutare
fuori dalla finestra. Certo che la ventenne ci aveva messo davvero poco
a trovare un lavoro, mentre lui arrancava da mesi dietro a ogni
possibile lavoretto da quattro soldi. Si sentiva inutile e stupido, ma
soprattutto si sentiva umiliato. Decise comunque di lasciar perdere la
faccenda ed essere felice per la sua ragazza, visto che ora avrebbero
potuto entrambi permettersi una vita un po' più comoda ed
agiata, dato che non vivevano per niente nella lussuria. Lisa aveva le
spese di un matrimonio saltato alle spalle e lui poteva contare solo su
una piccola eredità di un vecchio zio, quindi facevano
fatica ad arrivare a fine mese e un altro po' di soldi non li avrebbe
di certo schifati, qualunque fosse la loro provenienza. Così
si alzò dalla poltrona, posò il giornale sul
tavolo ed uscì, alla ricerca di qualche annuncio.
Brendon's POV:
Questa sera sono rientrato prima del solito. Le luci erano offuscate e
per casa aleggiava una musica triste e malinconica, ma di Lisa non
c'era assolutamente traccia. Se non fosse stato per quella dannata
musica mi sarei comportato normalmente e avrei pensato che fosse
semplicemente uscita a comprare le sigarette, ma in quel frangennte mi
sono terrorizzato a morte. Ho cercato ovunque sperando di trovare anche
solo un biglietto in cui mi diceva che era fuori a far qualcosa, ma non
c'era niente e stavo solo sparpagliando tutto per il pavimento. Quindi
ho
deciso di entrare e concludere le ricerche in camera
nostra, l'unica stanza che non avevo ancora 'scandagliato.'
Okay, direte voi, ma non potevi cercarci prima? Non è la
cosa più normale e ovvia da fare?
Sì, risponderò, avete ragione. Avrei dovuto farlo
da subito; ma sapete com'è, quando uno è in preda
all'ansia non riesce mica a ragionare tanto bene e una cosa del genere
non gli passa neanche per l'anticamera del cervello. Quindi ho varcato
quella soglia solo dopo una ventina di minuti per trovare Lisa stesa
sul letto, profondamente addormentata. Mi sono lasciato cadere al suo
fianco, sollevato, e mi sono sentito un perfetto idiota;
però ero decisamente felice di sapere che non le era
successo niente, che era tutto normale e che ero solo un paranoico del
cazzo.
Lisa comunque è una ragazza strana. Non so molto del suo
passato, perché non le piace parlarne e quando provo a
soffermarmi sulla sua infanzia o sulla sua adolescenza lei cambia
argomento infastidita. So che ha un matrimonio malriuscito alle spalle,
fallito proprio sull'altare, e so che tutti al suo paese pensano che
sia una puttana; ma non so perché e neanche lo voglio
sapere, per me rimarrà sempre la mia Lisa. Ha tante
fissazioni, tante manie, tante ossessioni, e alcune sono strane persino
per l'era in cui viviamo, ma non le posso dir niente perché
in fondo sono parte di lei. Ci sono tante cose del suo carattere che
non arrivo a comprendere, ma invece di allontanarmi e rendermi
più schivo queste m'incuriosiscono e mi attraggono,
facendomela amare ancora di più. Si potrebbe dire che mi
piacciono le persone misteriose, e in effetti è
così per qualche aspetto, però sono anche il
classico ragazzo geloso, e a volte vorrei tanto sapere che cavolo di
lavoro fa Lisa, giusto per levarmi questo tarlo fastidioso dalla testa.
Ho come l'impressione che non voglia farmelo sapere, per un motivo o
per l'altro, e la cosa m'infastidisce abbastanza, calcolando che
comunque lei sa tutto di me e che non le ho mai nascosto niente. Tra
l'altro, qualche giorno fa ho notato delle bottiglie vuote di liquore
nel cestino, e sono sicuro di non avercele messe io. Lisa continua a
ripetermi che le servono per cucinare, per dare più sapore
al cibo, ma non mi sembra che i suoi piatti abbiano un qualcosa di
più rispetto a prima, quindi mi è difficile
crederlo. Comunque i vicini mi hanno detto che non si è mai
avvicinato nessun uomo a casa a parte me, quindi posso evitare di farmi
ulteriori paranoie e mettermi l'anima in pace. Per quelle bottiglie ci
sarà sicuramente una spiegazione, non dubito per niente di
lei. Spero solo di capire presto che c'è dietro.
Sono passati quasi due mesi da quando Lisa ha trovato quel dannato
lavoro, ormai. Ora anch'io sono pieno di cose da fare e non riesco
quasi mai a incrociarla per più di una manciata di minuti, e
la cosa mi sta distruggendo dentro. Vorrei riuscire a trovare il tempo
necessario per portarla a cena, parlarle, andare a fare shopping, o
anche solo per poter passare un pomeriggio al lavoro con lei, come
fanno i miei colleghi. Ogni tanto si assentano e il giorno dopo
ricompaiono raccontandomi di quanto si siano divertiti con le
fidanzate, di quanto siano intelligenti, simpatiche o sempre
allegre, di come guadagnino bene o del nuovo capo che si
è preso una sbandata per loro e che cerca sempre di
invitarle a cena, senza però ottenere risultati. Vorrei
poter fare lo stesso e sparire per un giorno, per poi tornare pieno di
racconti e con un sorriso radioso stampato sulle labbra, proprio come
loro; ma a Lisa l'idea non è piaciuta, ha detto che era una
stupidaggine e che il suo lavoro non era niente di speciale, e che
quindi sarebbe stato inutile venire a trovarla. Non avevo
più insistito e lei mi aveva lasciato solo in cucina, con
davanti un piatto di pollo riscaldato, per andare in camera a truccarsi
e vestirsi. Ogni giorno aveva un vestito diverso, con colori sgargianti
e appariscenti, e mi chiedevo da dove li tirasse fuori, o anche solo
perché non mi chiedeva mai di accompagnarla a comprare le
sue cose. Le ragazze lo fanno, no, assillare i fidanzati per farsi
portare al centro commerciale e provarsi tutti i vestiti immaginabili
davanti a loro finché a quelli cadono le braccia. Lisa non
l'ha mai fatto e non sembra aver l'intenzione di volerlo mai fare, e la
cosa mi lascia un po' stupito, se devo essere sincero. Certe volte mi
sento io la donna nella nostra relazione; sono io che vorrei andare
fuori con lei, baciarla sotto la pioggia, addormentarmi stringendola
tra le mie braccia per poi svegliarla con un bacio al momento di
alzarsi, per fare tutte le romanticherie possibili e immaginabili,
insomma; però lei mi sembra fredda e distaccata nei
confronti delle mie smancerie, quasi dovesse nascondere qualcosa. Nel
frattempo le bottiglie vuote sono aumentate e ho notato che ha
cominciato a fumare, ma si rifiuta di parlarne o comunque di accettare
dei consigli. Non mi racconta più niente e la sento sempre
più lontana, dietro il suo sorriso perenne. Dio, Lisa, che
cosa ti sta succedendo?
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