Capitolo 3: Desperate house-men
Abitare alla Tana?
Assolutamente no!
Harry e Ron avevano preso un
quattro vani già arredato in affitto al terzo piano di questa palazzina.
Si sarebbero divisi le spese
dell’affitto e avrebbero abitato insieme fino alla fine degli studi.
Non a caso avevano preso la casa
più vicina possibile all’Accademia che avesse il miglior prezzo.
“Casa…” Sospirò Ron una volta
entrato.
“Cosa ci manca?” Chiese Harry
appendendo il mantello all’appendi abiti nell’ingresso.
Ron si guardò intorno cercando di
raccapezzarsi tra gli scatoloni già accumulati nella stanza che fungeva da
cucina, salotto e sala da pranzo. “Dunque…i nostri vestiti sono qui…pentole e
stoviglie qui…”
“Gli scatoloni con la biancheria
per la casa e gli effetti personali. Il resto dobbiamo andarlo a comprare. Ho
visto un supermercato all’angolo della strada.”
Ron lo guardò un po’ curioso poi
scosse il capo e disse…“Allora andiamo alla Tana.”
I due si smaterializzarono per
poi ricomparire a casa Weasley.
“AAAARGH!” Urlò Molly saltando
per aria.
“Mamma! Non fare così! Siamo
noi!” Sbuffò Ron ignorandola.
“Oh! Ronnie…tesoro…mi hai fatto
prendere proprio un gran bello spavento! La casa è così vuota e silenziosa…ora
pure voi ve ne andate…eh, pazienza…Siete venuti a prendere le ultime cose, non è
così?”
“Esatto.” Rispose il figlio
facendo un cenno d’assenso col capo.
“Bene. Allora vengo con voi a
dare una sistemata alla casa. Ci saranno i letti da rifare, da pulire i bagni e
sistemare tutto quello nelle scatole! Qui ci vuole proprio una mano femminile!
Avete sentito Hermione?” Chiese la signora Weasley alzandosi dalla poltrona dove
stava lavorando a maglia.
“No…” Sbuffò il rosso
seguendola.
“Se la sentite salutatemela
tanto! È una così cara ragazza…” Sorrise innocente Molly.
Ron inspirò nervosamente.
“Allora…ci sono cinque scatole.
Cominciate con due, poi tornate. Io intanto vado a cambiarmi.” La madre uscì
dalla stanza del ragazzo e i due si guardarono sospirando, già stanchi prima
ancora di cominciare.
Quando tutte le scatole e la
signora Weasley furono alla nuova casa di Harry e Ron…
“È davvero carino qui! Mi è
piaciuta fin da subito!” Molly sospirò entusiasta guardandosi intorno. Poi batté
le mani “Bene! Cominciamo!”
“Serve una mano, signora
Weasley?” Si propose Harry avvicinandosi alla donna.
“Assolutamente no.” Scosse il
capo con energia lei.
“Allora noi usciamo. Dobbiamo
comprare un po’ di cose per la casa.” Le annunciò Ron cercando una scusa per
poter scappare.
“Ok, ragazzi! A più tardi.”
Harry prese le chiavi di casa, se
le ficcò in tasca e insieme a Ron uscì.
“Cosa dovremmo comprare?” Chiese
il rosso sistemandosi il giubbotto.
“Tutto! Dai cereali per la
colazione al sapone per il bagno.”
“Bene…speriamo che bastino!”
Disse il rosso controllando il portafoglio con i suoi risparmi.
“Non credo che ti serviranno
falci o galeoni!” Ridacchiò Harry.
“Giusto…ma dove li scambiamo?
Dobbiamo andare alla Gringott?”
“No…ho già parlato con Bill
sabato sera…pago io per ora. Ho già tutto scambiato.”
“Sei un geniaccio… ma poi ci
dividiamo la spesa!” Lo ammonì Ron arrossendo.
“Va bene…”
Entrarono al supermercato e preso
un carrello, Harry guidò un entusiasta Ron che non aveva mai visto un posto
così. “Da noi c’è il farmacista…insomma…quello ha tutto, ma non è certo così!”
“So com’è una farmacia, Ron.”
Sospirò il moretto
“…E poi mia madre preferisce
preparare tutto con cose della campagna che coltiviamo! Poi carne e altre cose
così se le fa mandare…” Continuò il rosso ignorando il sospiro dell’amico…
Arrivarono al banco dei surgelati
e Harry dovette pestare il piede di Ron per ricordargli di non urlare
“Surgelati?!” a voce così alta davanti a tutto quel popò di gente babbana.
“Surgelati?” Chiese ancora
sbalordito Ron, abbassando la voce “Come si mangiano le cose surgelate? Mamma le
conserva e basta! Non so come cavolo faccia…però…come si mangiano? Cioè…è
assurdo!”
“Le devi cucinare, Ron…” Spiegò
pazientemente Harry “…sono cibi precotti…e siccome io non sono un genio della
cucina ne tanto meno tu, possono essere molto utili. Allora…pesce
fritto…minestrone…cordonbleu…piselli …ma si, prendiamo un paio di pizze…”
“Un paio di cosa?”
“Pizze!” Ron alzò un sopracciglio
piuttosto incerto. “Ehm…Lo saprai sta sera a cena. Non ne mangio da anni! Ogni
tanto i Dursley mi rifilavano la pizza fredda del giorno prima…”
“Devo preoccuparmi?” Chiese Ron
ancora poco convinto.
“No…Fidati! Ok, andiamo avanti.
Se mi viene in mente qualcos’altro torniamo. Vuoi yogurt a colazione o no?”
“Yogurt?! Porridge! Uova, bacon,
salsicce e pane imburrato con tre chili di marmellata di fragole!”
“Il porridge è difficile da
preparare…non sono poi così bravo ai fornelli come crede tua madre…ma il resto
ce lo possiamo procurare.”
Cominciò a riempire il carrello
di cereali per la colazione, tè, latte, caffé, uova, marmellata…
“Non c’è quella di zucca?” Chiese
il rosso scorrendo con lo sguardo l’infinita quantità di marmellate.
La signora accanto a Ron si voltò
bruscamente a guardarlo.
“No, solo quelle che vedi, Ron.”
Harry ormai stava cominciando a rinunciarci…Ron e mondo dei babbani non si
sarebbero mai capiti!
“Oh, bhe…allora quella alle
fragole!”
Disse mettendone un barattolo nel
carrello.
Harry andò a prendere poi un
panetto di burro e una cassetta da sei bottiglie d’acqua…ma quando tornò al
carrello lo trovò solo e abbandonato a se stesso.
“Ron…?”
Nessuna risposta.
Harry sbuffò un po’ e dopo aver
caricato il carrello di ciò che aveva preso cominciò a girare per gli scaffali
in cerca dell’amico.
Nel frattempo prendeva ciò che
gli poteva servire: zucchero, farina, concentrato di pomodoro, sale da cucina,
panna da cucina…trovò Ron nel reparto dei detersivi intento a leggere tutte le
etichette degli shampoo.
“Non ci capisco niente, Harry!!
Qual è quello che devo usare?” Chiese il ragazzo disperato appena vide l’amico
avvicinarsi.
“Per te è meglio questo,
giovanotto!”
Gli rispose felice una signora li
vicino indicando una confezione e allontanandosi.
Ron lo prese e lesse.
“ ‘Per capelli colorati o tratti
chimicamente.’ Ehi! Io non ho i capelli tinti!”
Harry ridacchiò e prese uno
shampoo che solitamente usava dai Dursley.
“Ma tu guarda ‘stà babbana…!
Harry…secondo te sembrano tinti?” Chiese alterato il rosso guardando la più
lunga ciocca dei suoi capelli.
“No…” Ammise l’amico “…ma sono un
colore particolare…”
Ron lasciò andare il ciuffo e
sbuffò sonoramente“ Si chiama rosso irlandese. Sono quelle le origini dei
Weasley!”
Harry prese il sapone per le
mani, quello per i piatti e l’ammorbidente per la lavatrice benché non sapesse
proprio come usare quell’affare: confidava nell’aiuto di Hermione.
“Cos’è tutta questa roba?”
Domandò Ron guardando Harry gettare nel carrello tutte quelle strane confezioni
colorate.
“Saponi.” Rispose semplicemente
Harry.
Ron alzò un sopracciglio “ Non ti
piace il ‘Gratta e Netta’?”
“A casa lavi i piatti col ‘Gratta
e Netta’?”
“ No! Quello lo adopero per la
gabbia di Leo!” Rispose orripilato l’altro
“Appunto…”
“Oh…” Ron rimase un attimo in
silenzio. “Hai preso tutto?”
“Non so…ci mancano frutta e pane,
ma li andiamo a prendere da un’altra parte…stessa cosa per la carne…i formaggi e
i salumi. Dai, andiamo.”
Harry spinse il carrello e con un
gesto rapido prese il dentifricio e il bagnoschiuma che aveva dimenticato di
prendere.
Arrivarono al bancone e, preso il
numero, aspettarono il loro turno, mentre Ron guardava con particolare interesse
l’affettatrice e la macchina per triturare il formaggio.
“Comincia a pensare a qualche
formaggio che ti interessa.” Gli propose Harry.
“Lo svizzero.” Disse Ron senza
smettere di guardare incantato lo strano affare ruotante.
“ Ok, poi?”
“Ehm…gorgonzola.”
“Poi?”
“Ehm…C’è quello con i pezzi di
prosciutto dentro? Quello che mangiavamo a Hogwarts…”
Un signore si voltò a guardare
Harry e Ron.
“No, non c’è Ron.” Harry sospirò
per l’ennesima volta nell’ultima mezz’ora.
“Oh…ehm…non saprei…” Si rammaricò
Ron.
“Ok, ok…ci penso io.”
Arrivò il loro turno.
“Prego?” Chiese cordiale il
banconista.
“1 etto e mezzo di svizzero. 2
etti di formaggio grattugiato. 1 etto di gorgonzola. 1 etto e mezzo di salame. 2
etti di prosciutto. 2 etti e mezzo di bacon e…” Harry guardò il bancone…“8
mozzarelline fiordilatte.”
Il banconista obbedì alla comanda
e preparò il sacchetto. “Basta così?” Chiese infine.
“Si, grazie. Arrivederci…”
Preso il pacco e messo nel
carrello, Harry e Ron continuarono
il loro tour per il supermercato.
Presero riso e pasta…
“La sai preparare? Nemmeno a mia
madre viene poi così bene…” Ammise Ron.
Questo scoraggiò Harry che posò
senza tanti ripensamenti la pasta sullo scaffale.
“Tu dovrai darmi una mano però!
Non potrò cucinare solo io.”
“Ma tu almeno qualcosa la sai
fare! Io no…” Sbuffò Ron mettendosi le mani in tasca.
“Tranquillo che per sopravvivere
imparerai anche questo!” Gli fece Harry dandogli una pacca sulla spalla. “A
questo punto…il passato di pomodoro.”
Pagarono alla cassa e uscirono
tenendo due sacchetti l’uno e Ron la cassetta dell’acqua.
Il fruttivendolo era poco
distante e lo raggiunsero subito.
“Salve! In cosa posso esservi
utile?” Chiese l’ometto basso e baffuto con il grembiulone verde lungo fino ai
piedi.
“Salve…vorremmo 2 kg di
mele, 1 kg
di arance, 4 banane, mezzo kg di lenticchie secche.”
“Bleah…” Commentò piano Ron, il
quale sperava che la vita lontano dalla madre gli avrebbe permesso di mangiare
meno verdure e più schifezze!
“Hai sentito quello che ha detto
Turner, no?” Gli ricordò Harry, alludendo alla dieta degli Auror.
“Poi?”
“Mezzo kg di carote, una lattuga
da insalata, 1
kg di pomodori da insalata…poi…del pepe già tritato?”
“ Certo…altro?”
“ Una fascetta di spinaci…”
Ron sgranò gli occhi “Harry…lo
sai che li detesto!”
“Allora proponi tu qualcosa!”
“Zucchine verdi.”
“Tolgo la fascetta di
spinaci?”
“No, la lasci…”
Ron fece una smorfia “Sembri
Hermione…”
“E ci aggiunga mezzo kg di
zucchine.”
Dopo aver pagato il fruttivendolo
e comprato anche pane e carne, i due ragazzi, carichi di sacchetti ritornarono
nella loro casa a Willow Street n°20.
“Mamma…siamo a casa!” Annunciò
Ron posando i sacchetti della spesa all’ingresso.
“Oh, Ron! Tesoro…è suonato quel
coso già tre volte! Io non so proprio che fare!”
Il telefono riprese a suonare e
Molly lanciò un gridolino.
Harry si affrettò a
rispondere.
“Pronto? No, ha sbagliato
numero…arrivederci.
Harry posò la cornetta e guardò
Ron e Molly ancora nell’ingresso accerchiati dai sacchetti della spesa.
“Hanno sbagliato” Rispose
sorridente.
I due Weasley tirarono un sospiro
di sollievo dopo l’attimo di allarmismo.“Meno male che tu ci capisci qualcosa,
Harry! Insomma…si…lo so usare il telefono, ma solo per chiamare!”
“L’importante è che non urli!”
Disse Harry memore dell’unica telefonata ricevuta da Ron anni addietro.
Ron sorrise “Già…”
“Avete preso tutto?” Chiese Molly
presa dal verificare che non avessero preso cose che non considerava cibo.
“Credo di si…” Disse Harry
togliendosi la giacca.
Molly uscì il pesce
surgelato.
“E cos’è questa schifezza?”
“Cose che mangiano i babbani,
mamma!” Rispose Ron sfilandoglielo velocemente dalle mani.
“Oh, santo cielo Ronnie…vi farò
avere io qualcosa di sano e genuino!”
“Andiamo, mamma…ce la sapremo
cavare!”
“Si, proprio tu che non hai mai
messo le mani ai fornelli! Harry, ti prego…almeno tu che sai cucinare
bene…insegnagli qualcosa…!”
“Proverò…” Rispose Harry con una
scrollata di spalle riempiendo il freezer precedentemente acceso, dei
surgelati.
“Oh, meno male…avete preso anche
la frutta e la verdura…” Esultò soddisfatta Molly controllando un altro
sacchetto.
“Già…Turner ci tiene!” Sbuffò il
rosso.
“E anche tua madre, Ron! Harry,
ti prego…tienilo d’occhio!”
Harry sorrise alla signora
Weasley, mentre appallottolava il primo sacchetto di plastica svuotato.
Alle sette di sera la casa era
uno splendore.
Molly aveva insegnato a Harry e
Ron un semplice incantesimo per rifare rapidamente il letto e per pulire i
piatti da soli.
Ogni cosa comprata nel pomeriggio
era al suo posto, così come tutto quello che si erano portati dalla Tana.
“Molto bene, ragazzi…abbiamo
finito!”
Harry e Ron si lasciarono cadere
sul divano esausti.
“E’ dura essere dei casalinghi,
eh? Su, su…non fate così! Diventerete più responsabili e parsimoniosi!”
“Ma si, dai…” Fece Ron passandosi
una mano sugli occhi e stiracchiandosi un po’.
“Allora io vado. Arthur tornerà a
momenti e io devo ancora preparare la cena.”
Harry aprì gli occhi all’istante
e balzò in piedi. “Signora Weasley…”
“Si, Harry?” Rispose distratta
questa prendendo la borsa.
“Ecco…bhe…”
Ron sghignazzava alle spalle
dell’amico.
“Ron…fila in camera tua!” Gli
sibilò a mezza bocca.
“No, devo godermi la scena!
Peccato che non ci siano pure Fred e George…” Il rosso si sistemò meglio sul
divano ridacchiando e intrecciò le mani sul ventre in attesa.
“Harry, che devi dirmi?” Chiese
Molly sulla soglia.
“Venerdì sera ci sarà il ballo
delle matricole. Mi chiedevo se potreste fare un permesso a Ginny farla venire
qui a Londra e farla restare per il fine settimana.” Disse tutto d’un fiato
Harry e Molly lo vide diventare di tutti i colori.
“Vuoi invitare…la mia Ginny…” La
donna si portò una mano al cuore e cominciò a singhiozzare di gioia.
Ron prima si tappò il naso per
non ridere, poi sfogò i risolini contro il cuscino del divano.
“Signora Weasley?” Chiese
titubante Harry avvicinando la mano alla spalla della donna.
“Ma certo!” Esultò Molly e Harry
ritrasse la mano spaventato.
“Come?”
“Scriverò sta sera stessa a
Minerva! Dirò che è una questione familiare e…oh Harry! Che bello!!” Mamma
Weasley abbracciò Harry singhiozzante e il ragazzo non poté fare altro che darle
delle pacchette sulle spalle. “Come sono contenta!” Lasciò andare il ragazzo…
“Vi farò sapere la risposta della McGranitt. In caso…Ron…potrete ospitare qui
Ginny per un paio di notti! La camera degli ospiti…ho sistemato anche quella
e…aspettate vado a fare di corsa il letto!”
Molly lasciò la borsa e sparì
nell’ultima stanza.
Harry si voltò verso Ron
sospirando.
“Meno male…”
“Uscirai il vecchio smoking?”
Ridacchiò ancora l’amico.
“Mi starà piccolo…” Disse Harry
pensieroso. “Tu, piuttosto…puoi procurartene uno nuovo!”
Ron lo guardò allarmato.
La voce di Molly giunse dalla
stanza degli ospiti. “E tu con chi ci vai, Ron?”
“Ehm…ci sto ancora pensando!”
Mentì il figlio.
“Perché non inviti Hermione?”
Questa volta a sghignazzare era
Harry.
Ron arrossì improvvisamente
“Mamma! Smettila!”
“Perché? Che ho detto, tesoro?”
“…lascia perdere.” Fece Ron
sbuffando.
La signora Weasley si
smaterializzò pochi minuti dopo, ma non senza prima salutare Harry e il figlio.
Poi…Harry si mise a trafficare
col forno nel tentativo di preparare la cena.
Ron invece sedeva al tavolo, con
una pergamena vuota sotto il naso e la piuma dietro l’orecchio, mentre si
mordeva un po’ l’unghia del pollice.
“Che le scrivo?”
Harry ci pensò un attimo, poi
mise la voce in falsetto e prese in giro l’amico “Cara Hermione ti amo da
impazzire, baci baci Ron!”
“Harry…”
“Dai Ron…sto pensando alla nostra
cena!”
Ron sbuffò e intinse la piuma nel
calamaio.
Maledisse una goccia che gli
cadde sul foglio e cominciò a scrivere.
Venti minuti dopo, mentre Harry
usciva due pizze fumanti dal forno, Ron posò la piuma e disse…
“Vuoi sentire?”
“Ovviamente…”
“Dunque…” Ron si schiarì la voce
e lesse. “ ‘Cara Hermione,
l’Accademia è un posto strano:
frenetico e preciso allo stesso tempo. Oggi non abbiamo fatto un granché…abbiamo
dovuto rispondere a una ventina di domande, ci siamo presentati al nostro
compagno di squadra, Simon Mc Cullers -era di Tassorosso- e abbiamo fatto un
giro del posto prima di pranzare con Tonks.
Ora siamo nella nostra nuova
casa. Siamo andati a comprare quello che ci serve nel pomeriggio e insieme a mia
madre abbiamo fatto un po’ d’ordine.
Ginny passerà con noi il fine
settimana.
Abbiamo la festa delle matricole
in Accademia e Harry a chiesto a mia madre di fare un permesso a mia sorella per
un paio di giorni.
Tu che fai venerdì sera dalle
20.30
in poi?
Mi domandavo se ti piacerebbe
accompagnarmi.
Fammi sapere! Il nostro nuovo
indirizzo lo trovi sulla busta.
Spero che la tua risposta sia
positiva.
Con
affetto
Ron.’”
Ron lasciò andare la lettera e
alzò lo sguardo verso Harry. “Com’è?”
“Da te non me lo sarei mai
aspettato…” Scherzò Harry.
“Non prendermi per il culo,
altrimenti appena divento Auror te la farò pagare con gli interessi.”
“Uh! Che paura…”
Ron mandò Leo con la lettera e
dopo essersi lavato le mani si sedette a tavola.
“Che sarebbe?” Chiese Ron
guardando quella cosa dura, fumante, rossa con macchie bianche e polverina verde
nel piatto al suo posto.
“Pizza.” Harry già addentava
felice e soddisfatto la prima fetta.
“Cioè?”
Harry ingoiò un morso e incitò
l’amico a prendere posto “Su, Ron…non fare il diffidente e assaggia! Ti
piacerà.”
L’espressione di Ron mentre
assaggiava la prima fetta di pizza della sua vita era davvero strana…le
sopracciglia aggrottate e l’aria incerta di chi sta assaggiando una
Tuttigusti+1.
Poi l’espressione compiaciuta.
“Ehi! È buona sta roba!”
Harry sorrise addentando il
secondo quarto della sua pizza.
Dal nulla comparve di nuovo
Molly.
“Ho parlato con Minerva,
Harry!”
“Mmm” Harry imprecò mentalmente
per essersi scottato col formaggio filante “…e che le ha detto?”
“Ginny arriverà alle
12.12 a
King’s Cross. Tornerà allo stesso orario sempre dallo stesso punto domenica.
Dovrete pensarci voi, chiaro?”
“Ottimo! Così facciamo vedere a
Ginny la nuova casa!” Affermò soddisfatto Ron.
“Bene. Oh! Stavate
mangiando…scusate! Bhè…buon appetito allora…ciao, ciao…” E ancora una volta
Molly sparì.
“Meno male…”Sospirò il
moretto.
Ron invece sembrava scoraggiato
“Che fortuna, Harry…”
“Dai, Ron…sono sicuro che
Hermione verrà con te al ballo.” Tentò di rincuorarlo l’altro.
“In un’altra vita, magari…”
Avevano finito di cenare da più
di un’ora quando Harry rientrò in salotto trovando Ron che cambiava rapidamente
i canali del televisore.
“Cos’è questo affare?” Chiese
ridendo.
“Lascia perdere la TV, Ron! È tornato Leo!”
Ron sgranò gli occhi e fece
volare il telecomando in aria che Harry dovette prendere al volo per evitare che
si rompesse.
Il rosso entrò di corsa in camera
e chiuse la porta.
Poi corse di nuovo in cucina e
abbracciò Harry strillando.
“Ha detto di si! Ha detto di si!
Ha detto di si! Ha detto di si! Ha detto di si!”
E qui cominciò a sculettare
ritmicamente facendo una specie di danza della gioia…che ricordava tanto quella
improvvisata dai gemelli Weasley e da Ginny dopo il processo prima del quinto
anno.
“Calmo Ron…” Disse Harry ridendo
tenendo ancora il telecomando in mano. “Posso leggere questa lettera?”
“Tieni…ma attento a non
stropicciarla! È una lettera sacra, Harry!”
“Non potrei stropicciarla più di
quanto non l’abbia già fatto tu Ron!”
Harry sventolò la busta strappata
e il foglio piuttosto malconcio. E dopo aver lanciato ancora uno sguardo a Ron
che cercava in frigo qualcosa con cui brindare lesse a mente la lettera di
Hermione che così rispondeva.
“Caro Ron,
sono contenta che finalmente ti
sia deciso a scrivermi. O forse ti ha costretto Harry?
Comunque sia l’arrivo della tua
lettera mi ha fatto molto piacere.
Anche la mia Accademia è
frenetica e ordinata, ma il clima è amichevole e cordiale.
Siamo per lo più ragazze e i rari
maschi lavorano in un unico gruppo.
Ho incontrato un paio di vecchie
conoscenze di Hogwarts, anche di anni passati che ora sono avanti nel corso.
Seguirò diverse materie,
soprattutto Incantesimi, Pozioni e Arti Oscure. Dovrò imparare a distinguere un
effetto di Incantesimi da un altro.
Oh, dimenticavo Creature Magiche:
proprietà e danni.
Ho già studiato buona parte dei
libri, anche se hanno detto che impareremo più con la pratica che con i volumi
consigliati. Spero di cavarmela, comunque per qualsiasi evenienza abbiamo una
biblioteca fornitissima!
Spero che vi siate ambientati
nella nuova casa: non siete molto lontani da casa mia. Certo…un po’ di strada
c’è se vi muovete a piedi, ma sono solo due fermate con la “tube” e la stazione
più vicina da casa mia dista di soli due isolati!
Venerdì sono libera, ti
accompagnerò con vero piacere.
Mi passi a prendere tu a casa o
vi devo raggiungere io da qualche parte? Fammelo sapere venerdì, a pranzo, se
puoi. Adesso vorrei studiare un po’ e domani a cena sono fuori coi miei per
festeggiare il compleanno di una mia cugina. Questo è il mio numero
0044-**********.
Spero
di sentirvi presto
Hermione.”
Continua…
Ragazzi…che faticaccia…correggere questo
capitolo è stato davvero impossibile!
Non tanto per la lunghezza…quanto per il
poco tempo a disposizione!
Lunedì quattro ho due esami!! DUE!!! E non
due a caso…Chimica Generale la mattina e matematica il
pomeriggio…
Sto studiando come una matta, quindi vi
prego di scusare questo mio abnorme ritardo!!
Comunque ho buone notizie per
voi!
Sappiate che se volete sapere di eventuali
aggiornamenti sulle mie storie…sul nostro forum, che potete visitare
liberamente, nella sezione Padfoot (wow! Uno spazietto tutto mio!!! *.*)
scriverò, il più assiduamente possibile, eventuali stati delle mie storie!(se le
stò scrivendo, se le sto correggendo, quando conto di pubblicare, se ci sono
imprevisti…e così via!).
In più, sempre nella mia sezione (wow…la mia
sezione…*.* ), metterò i disegni che riguardano questa storia (ne ho uno di
Simon McCullers bello e pronto…devo solo caricarlo sul sito e conto di farlo
quanto prima, così ve lo presento!! ^^) e delle altre (qualcuno di voi ricorderà
che avevo accennato a un disegno della storia ‘Padre e Figlio’…ci sarà, ci
sarà…).
Insomma! Lì potrete scrivermi di tutto!
Faccio anche ff su commissione, come ho già
detto!
E in più abbiamo aperto delle discussioni e
troverete il link per il trailer di HP5!!! (Io l’ho visto: è
favoloso!!!!)
Quindi…venite numerosi e iscrivetevi al
nostro forum!
http://the4marauders.forumfree.net/
E fatevi sentire!!
Tornando ad ‘Accademia’…
Sono felicissima che vi siano piaciuti
questi primi due capitoli…e dire che è ancora l’inizio…^^
Volevo rispondere, in particolare, ad una
domanda posta da Edvige86…la quale chiedeva (cito…)
“…su
tuo consiglio ho appena letto il prologo di "ACCADEMIA", e vorrei chiederti
alcune cose in merito: harry verso l' inizio dice che hermione "nn doveva
ricordare quello che era successo",ma poi tutti ne parlano come se si sapesse
che lei in realtà ricorda quello che ha fatto a Ron...perciò volevo sapere se e'
harry a nn rendersi conto che la sua amica in realtà ne e' cosciente, o no...E
poi, il fatto che
hermione abbia Torturato Nevil e Ron, influirà
sulla loro storia?nel senso lei si farà bloccare dai sensi di
colpa?...”
Dunque…Harry per lo più spera che la sua
migliore amica non ricordi quello che ha vissuto, anche se è difficile...ma non
preoccuparti!
Considerala pure acqua passata.
Il ballo che ho descritto era un modo per
mettere un bel punto e a capo alla vicenda con Voldemort.
Ora comincia qualcosa di diverso!
Hermione non si farà bloccare in nessun
modo, anzi! E' animata da una gran voglia di vivere e divertirsi!
Aspetta e vedrai...nel prossimo capitolo,
d’altronde, c'è un altro ballo...^_^
Spero di aver chiarito ogni tuo dubbio…^^
Per qualsiasi cosa contattatemi nel forum lasciandomi un messaggio privato
(mp) o un messaggio in qualche
discussione!
Io passo a controllare ogni giorno, non
temete!! ^.^
Ringrazio dunque:
EDVIGE86
redRon
MORFEA
Giuly Weasley
blacksmile
karmyGranger
loony11
diavolettadark
e, ovviamente, tutti coloro che hanno anche
solo letto lo scorso capitolo! Spero che prima o poi tutti si facciano vivi!!!
^__^
Ringrazio anche
Killer e Aurora
Che hanno commentato “Ballo in Fa Diesis
Minore”, che ricordo essere il prologo di “Accademia”!
Già che ci sono ringrazio anche coloro che
hanno recensito “Rosso marca Weasley”.
Bene…
Penso di aver detto
tutto…^^
Ricordatevi del forum e aiutateci a
riempirlo! Se avete immagini…notizie…dai! Rendiamolo più bello! Che se possiamo
lo trasformeremo addirittura in un sito!! (si spera…)
Dunque alla prossima…e speriamo di passarli
questi maledetti esami! (Ma perché non mi sono iscritta nell’Accademia
d’Auror…mannaggia a me?!)
Bacioni!!
Padfoot
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