Lettere da un cuore che ha voglia di amare

di InsaneMind
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Risveglio.
Guardava il cielo oscuro dalla sua finestra sul tetto, immaginando di poter essere libera, di poter realizzare i suoi sogni, di poter vivere una vita senza dover star continuamente a pensare alla sofferenza che si portava dentro.

 
 Gli oscuri pensieri che ogni giorno la divoravano dall'interno cominciavano a farsi spazio nella sua mente. Si sentiva così sola: sola con quei pensieri così strazianti che non riusciva a confidare a nessuno. Nonostante si trovasse in quel posto che da lei era considerato come un rifugio, un luogo  quasi sacro, sentiva un profondo sentimento di rabbia misto a un pizzico di solitudine che iniziava a crescere a dismisura. Aveva bisogno di parlare con qualcuno perché per la prima volta dopo tanto tempo stava cominciando a sentirsi di nuovo così abbandonata. Prese il telefono che aveva lasciato sul comodino affianco al suo letto prima di cadere in un leggero e tormentato sonno, per vedere se c'era qualche messaggio ma nulla, solo uno sfondo bianco con scritto l'ora e la data esatta di quel giorno. Erano le 03.14  e come ogni dannatissima notte era di nuovo sveglia, circondata solo dal buio e dalle sue paure che col passare dei secondi prendevano il sopravvento nella sua mente. Si rallegrò pensando che era ancora notte, ovvero il suo momento preferito di tutta la giornata perché anche se si trovava da sola in quelle quattro mura, rinchiusa e lontana da tutto ciò che invece poteva renderla felice, senza nessuno che potesse farle pesare ogni minima cosa, lì si sentiva al sicuro, come in un piccolo rifugio.
Dopo aver rimuginato a lungo su ciò che le si annidava nella mente, decise di riaddormentarsi e si lasciò accarezzare dal dolce abbraccio del sonno.




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