Capitolo I
Il
fischio di inizio risuonò facendo vibrare all'unisono i
cuori dei
quattordici giocatori e dell'intero stadio che fin'ora aveva
trattenuto il respiro, comune alla concentrazione dei giocatori. E
poi esplose la foga degli
spettatori, cori ovunque a
favore dei propri concasata e volti ad insultare gli avversari.
Nessuno veniva risparmiato.
Gli Slytherin, dal canto loro,
erano preceduti dalla loro fama e si dilettavano nelle più
fantasiose e crudeli filastrocche per demoralizzare gli avversari. Ma
i Gryffindor, in occasione delle partite con gli storici rivali
davano il peggio di loro, rispondendo a tono e colorando la partita
di adolescenziali insulti.
Il
cielo era plumbeo, denso di nubi grigiastre, che nonostante gettavano
un'ombra minacciosa sull'intero campo parevano non promettere
pioggia. Minuscoli puntini neri sfrecciavano in lontananza, fendendo
l'aria con la stessa energia dei giocatori di Quidditch. Ma il loro
boccino era nero e la sua cattura
non sarebbe valsa
150 punti ad Azkaban.
Jane,
sulla su nimbus 2002 inclinò la scopa e si diresse verso
l'area dei
Gryffindor, volava sopra Warrington, scrutando il gioco dall'alto,
osservando i bolidi che, minacciosi, ronzavano attorno ai giocatori.
Un fugace sguardo venne rivolto anche ai gemelli "pel di carota"
che a mazze levate proteggevano le tre cacciatrici. Non vi era alcuna
mossa da calcolare, era solo istinto allo stato puro e avrebbe vinto
il più scaltro. Intuizione e sangue freddo.
La rossa
solidificò la presa sul legno fino a quando non
sentì quasi le
unghie sprofondare in esso.
-Ritenta-
Un
sorrisetto sornione venne rivolto dal portiere dei rosso oro a Flint,
al quale aveva appena parato un tiro particolarmente insidioso.
L'espressione di sfida dipinta sul volto magro con la quale si
burlava del suo capitano fece infervorare la Slytherin che,
approfittando dell'occasione favorevole da regolamento, pluffa in
area di rigore, si scagliò verso il più vicino
bolide con l'intento
di colpirlo.
Le ginocchia strette al manico, unica presa sulla
scopa. Un brave torsione del busto, il braccio che obbediente scatta
in avanti, il gemello all'indietro per soppesate la forza e... BANG.
Fedele
alla sua fama scagliò il bolide, lontano, sulla traiettoria
perfetta
per il volto di Wood.... Trattene il respiro, certa che sarebbe
andato a segno, e così sarebbe stato se Fred o Geroge
Weasley, non
si fosse messo in mezzo sparando la palla lontana dal suo portiere.
Anche se distante scorse alla perfezione la scrollatina di spalle che
il battitore le rivolse, quei Gryffindor sembravano fatti con lo
stampino. O forse era Wood che li aveva addestrati a quella maniera.
Ma quando riuscivano a vincere uno scontro esibivano quelle snervanti
espressioni che avrebbero potuto far saltare la pazienza ad un santo,
e lei non era santa, ne tanto meno paziente.
-Ed
è Goal!!!-
La voce amplificata dal magimicrofono di Lee Jordan
risuonò potente in tutto lo stadio, annunciando il punteggio
aggiornato della partita.traspariva fin troppa gioia da quelle
parole. Jane più volte si era chiesta perchè
dovesse far la cronaca
uno studente che palesemente era di parte. Scosse il capo e si
lanciò
alla difesa di uno dei suoi che stava per essere colpito da un
bolide.
-30
a 40-
Proferì con forte disappunto il commentatore mentre un
festeggiante Warrington andava a godersi i complimenti della folla
verde argento. Lo sguardo della ragazza si spostò su un
pallido
Malfoy che per quanto fosse abile a manovrare la sua scopa non pareva
per nulla portato per il ruolo di Cercatore, si limitava a seguire
quel Potter, imitandone le mosse e cadendo in ogni trappola che
quello gli tendeva.
Scansando
un bolide con una mezza piroetta della propria nimbus si diresse a
tutta velocità da Bole, l'altro battitore,
richiamò la sua
attenzione affiancandoglisi.
-Hey Lucian-
-Puntiamo a Potter.
Quell'idiota di Malfoy non è capace di prendere un
boccino.-
aggiunse sprezzante adducendo con il capo al biondo che
aveva "comprato" la sua ammissione in squadra regalando a
tutti scope nuove e di ultima generazione. Bole annuì
servile ed
entrambi schizzarono verso i due bolidi. Uno, quello a cui
puntò il
ragazzo vagava minaccioso sopra gli spettatori; l'altro invece era
appena stato ribattuto da uno dei due gemelli Weasley, ed ad esso
puntava Jane.
Nel
frattempo un festante Jordan ruggiva l'ennesimo goal dei rosso
oro.
-60 a 30, due splendidi tiri delle nostre cacciatrici..
soprattutto Katie Bell, non trovate sia in splendida forma?-
La
rossa disegnò mentalmente la traiettoria che avrebbe potuto
compiere
e vide che era indirizzato al suo capitano, si blocco a mezz'aria,
ponendosi fra esso e la palla. Con la coda dell'occhio fissava il
ragazzo che era sopravvissuto mentre attendeva l'arrivo della palla
nera. Il secco suono del legno che cozzava con la superficie del
bolide risuonò cupo, precedendo il sorriso soddisfatto della
Slytherin nel vedere che il colpo andava a segno.
Il
tiro di Bole, per quanto ben piazzato, fu scansato da Potter, che
impegnato a salvarsi non aveva tenuto conto dell'azione di Jane che
colpì in pieno il sottile manico, senza fregiarlo ma facendo
ruzzolare il suo cavaliere parecchi metri in la.
Il diversivo
dette il tempo a Malfoy, che già inseguiva il boccino
insieme a
Harry, di afferrare la minuscola pallina dorata.
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Ecco il primo capitolo, spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate, anche di Jane :) alla prossima!
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