Nuova pagina 1
Disclaimer: Castiel e i
personaggi di Supernatural non mi appartengono, ma le storie che scrivo
ispirandomi ad essi SÌ, per cui vi chiedo gentilmente di non
copiare nuovi personaggi e/o trame-situazioni-ambientazioni di mia proprietà. Si
scrive per liberare la propria creatività, non quella degli altri. Buona
lettura :)
LAST GOODBYE
Quello non era
Castiel, non più. Qualcosa di malvagio si era impossessato di lui, quegli
schifosi esseri del Purgatorio l'avevano invaso, forse l'avevano ucciso. Allison
lo guardava atterrita, sgomenta. No, non era più lui, non l'avrebbe mai
scaraventata contro un muro come aveva fatto pochi istanti prima, con quello
sguardo carico d'odio.
«Cass! Ti
prego, se mi ascolti, reagisci.» gli urlò comunque, sperando scioccamente che
potesse sentirla, che potesse fare qualcosa.
Ma l'uomo che
sembrava ancora il suo Cass la guardò con disprezzo.
«Te l'ho già
detto, puttanella. Cass è morto, ora comandiamo noi qua dentro.» disse
ridacchiando.
Allison cercò
di mettersi seduta. «Quanti di voi pagliacci ci sono lì dentro, eh? Un
centinaio? Di più?» disse, sperando di distrarlo, o di svegliare Cass se mai era
ancora lì dentro.
Ma l'essere
non rispose, anzi impallidì, mentre un orribile fluido nero iniziò a colare
dalla sua mano sinistra. Allison sussultò, che cosa gli avevano fatto? Non aveva
più nemmeno sangue!
«Il tuo
tramite sta per esplodere, vero?» gli disse Dean da terra. «Io non farei niente
di troppo faticoso. Anzi, direi di chiuderla qui e andare a casa, eh?»
La donna si
tirò su poggiandosi al muro, si era presa una storta alla caviglia destra e a
malapena riusciva a poggiare il piede.
«Se faceste
esplodere Castiel, tutto il vostro lavoro andrebbe a puttane, giusto? Magari
ritornerete in Purgatorio o peggio, morirete tutti. Lasciatelo libero per
favore...»
Dio, stava
pregando un ammasso di orribili mostri! Ma se questo poteva salvare il suo
amore, li avrebbe supplicati in ginocchio.
Ma lui
continuava a non parlare, mentre quel liquido iniziava ad uscirgli anche dal
naso e dalle orecchie. Sembrava sul punto di cadere a terra. O di esplodere,
come aveva detto Dean.
«Torneremo.
Per voi.» disse infine ciò che restava di Cass, incamminandosi verso l'uscita.
Allison prese
subito a seguirlo, mentre Dean aiutava Bobby a rialzarsi. «Allison, dobbiamo
trovare Sam.» le urlo il più giovane.
Ma lei non lo
sentì nemmeno, l'unico suo pensiero era Castiel.
Dove stava
andando? Cosa volevano fare quelle bestie dentro di lui? Magari lo avrebbe
lasciato libero! E lei voleva esserci, questa volta non l'avrebbe lasciato solo.
Nonostante il
suo barcollare sempre più vistosamente, Allison non riusciva a stargli dietro, a
causa della caviglia gonfia e dolorante, ma provava a parlargli.
«Cass!
Castiel ti prego. So che sei ancora lì, lo sento! Combatti ti prego, mandali
via.» La sua voce riecheggiava lungo quel corridoio umido e buio, ma l'essere
non rallentò nemmeno, continuando il suo cammino verso l'uscita, lasciando
dietro di sé una scia di fluido nero e viscido.
Per poco la
donna non scivolò, riuscì a evitarlo solo aggrappandosi al muro, e in quel
momento la raggiunsero anche gli altri.
«Allison,
stai bene?» questa volta sentì la voce di Dean, ma non gliene importava nulla.
«Dobbiamo
seguirlo, Cass è loro prigioniero, andiamo!»
«Allison, per
Cass ormai...» provò a dirle Dean, ma lei lo fulminò con lo sguardo.
«Non osare
nemmeno dirlo!» gli urlò. «Cass non è un umano, è forte e può vincerli. Ne sono
sicura, è lui che li sta portando da qualche parte per disfarsene!»
Non ci
credeva nemmeno lei, ma aveva bisogno di dirlo a sé stessa.
Riprese a
camminare anche se le faceva male la caviglia, anzi quasi iniziò a correre,
seguita dagli altri tre uomini.
Uscirono
all'aperto, in tempo per vedere Castiel immergersi in quel bacino d'acqua.
«Cass...» lo
chiamò lei. Ma lui non si fermò, né si girò.
Continuò ad
avanzare nell'acqua, a braccia aperte. «Castiel, ti prego no!»
Allison
urlava disperata, sentiva che il suo amore stava andando a morire. Tentò di
seguirlo in acqua, ma Dean l'afferrò per la vita. «Ma che cazzo vuoi fare,
Allison!»
«Lasciami! Lasciami figlio di puttana, devo
andare da lui.» rispose lei dimenandosi con tutte le forze che aveva.
Ma il
cacciatore non la lasciò andare, mentre Castiel, o quello che ne restava di lui,
quasi con un tuffo si inabissò in acqua.
«NO!» gridò
Allison, mentre come in un'esplosione, un'enorme macchia nera si allargava sulla
superficie dell'acqua. Un rumore sinistro si levò da quella macchia, poi più
nulla.
Allison
scivolò a terra, in ginocchio, e restò a fissare l'acqua convinta che Castiel
prima o poi sarebbe riemerso, ignorando ciò che dicevano gli altri che si
preoccupavano di tutto tranne che l'angelo fosse sparito in acqua. Ma Cass non
riemerse, e non sarebbe tornato mai più. Cass era morto.
«Ally,
andiamo...» le disse Dean prendendola per un braccio.
Lei si
divincolò e nel farlo guardò in basso, tra l'erba che cresceva nell'acqua.
Spalancò gli
occhi e si buttò in avanti, recuperando ciò che galleggiava sull'acqua. Lo
raccolse e lo strizzò, poi lo fissò incredula e alla fine scoppiò in un pianto
disperato, stringendo quel pezzo di stoffa al petto, come fosse un bambino.
Era
l'impermeabile di Castiel, macchiato di sangue e terra e di quell'orribile
liquido che l'aveva reso una maschera irriconoscibile.
«Allison,
devi...» provò a dire qualcuno dei tre, non seppe riconoscere nemmeno la voce.
«Andate a
farvi fottere tutti e tre!» fu la sua risposta disperata. «Lasciatemi stare,
andatevene. Cass è morto, non l'avete capito? È morto! E noi l'abbiamo lasciato
morire.»
«E' lui che
l'ha scelto! Era impazzito, lo vuoi capire?» urlò di rimando Dean.
Allison lo
guardò con gli occhi gonfi di lacrime e rabbia. «Proprio tu, che gli devi la
vita mille e più volte, l'hai abbandonato al suo destino, l'hai lasciato
morire.»
Dean si passò
le mani nei capelli. «Ok, sei sconvolta e lo capisco, quindi la smettiamo qua e
ce ne andiamo. Avanti, alzati...» e fece per prenderla di nuovo per un braccio.
«Toccami
ancora e ti uccido, lo giuro!» lo minacciò. «Voi andatevene pure, io resto
ancora qui.»
«Ragazza, non
fare così.» intervenne Bobby con fare paterno.
Allison
singhiozzò. «Ti prego Bobby, non ti ci mettere anche tu. Va' via insieme a loro,
lasciatemi qui.» disse stringendo più forte quell'indumento sporco e fradicio.
I tre si
guardarono e con un cenno d'intesa iniziarono ad allontanarsi. Era venuta con la
sua auto, quando si sarebbe sentita pronta, se ne sarebbe andata.
La capivano,
Cass per lei era la persona più importante al mondo e anche se a Dean un po'
scocciava ammetterlo, Allison lo amava più quanto avesse mai amato lui. E Cass
amava lei più di quanto Dean sarebbe mai stato capace di fare anche se fosse
vissuto altre dieci volte. Anzi, l'aveva amata, perchè ora era in fondo a quella
specie di lago.
«Avremo fatto
bene a lasciarla lì?» gli chiede Sam mentre salivano in macchina.
«Che potevamo
fare? La conosci, era capace di spararci sul serio.»
«Non aveva
pistole con sé.»
«Hai capito
cosa voglio dire Sam.»
«Ragazzi,
giusto o non giusto, quella ragazza ha bisogno di stare da sola, per cui
smettetela e andiamo via da qui.» intervenne Bobby seccato.
Lasciare
quella ragazza da sola a piangere per Cass non gli piaceva, ma come aveva detto
a quei due, aveva bisogno di stare lì da sola. Si sarebbe sfogata e poi sarebbe
tornata a casa, cercando di superare il dolore. Era forte Allison, avrebbe
superato anche quello.
Mentre i tre
partivano per tornare in città, Allison restò a lungo sulla riva di quel lago,
abbracciando l'impermeabile di Castiel, piangendo e invocando il suo nome.
Solo
all'imbrunire si fece forza e si alzò da terra, per raggiungere la sua macchina.
Vi salì stancamente e dopo essere rimasta almeno un'ora col capo poggiato sul
volante, mise in moto e partì per tornare nella sua stanza di motel. Era troppo
stanca per partire subito, voleva solo dormire.
O anche
morire.
Entrò nella
sua stanza trascinandosi verso il letto, sentiva di avere bisogno di una doccia
ma non ne aveva la forza. Voleva solo dormire.
Stringeva ancora in mano il trench di
Castiel, che era quasi completamente asciutto. Se lo avvolse intorno alle spalle
e si buttò a peso morto sul materasso, rannicchiandosi in posizione fetale.
Pianse di
nuovo, a lungo, fino ad addormentarsi esausta, consumata, dopo aver seriamente e
lungamente pensato di uccidersi.
Forse Bobby
si sbagliava, questa volta non l'avrebbe superato.
È
davvero finita così? Allison ha perso per sempre il suo Castiel? Se vi è
piaciuta questa oneshot, venite a leggere il seguito cliccando sull'immagine qui sotto
|