dawn x brick
Brick continuava a
rigirarsi tra le coperte, incapace, per chissà quale motivo, di
prendere sonno. Spalancò gli occhi, girò la testa da un
lato e osservò inespressivo la sveglia accanto a se: segnava le
3 e mezza di notte. Nell'hotel dei perdenti tutto taceva, il silenzio
era rotto soltanto da il rumore dell'infrangersi delle onde sul
bagnasciuga ma per il resto una tranquillità quasi innaturale
regnava su quella piccola isola. Si mise a sedere contemplando la luce
notturna, che teneva sempre accesa di notte a causa del suo terrore nei
confronti del buio, e sospirò sonoramente. Si prese la testa fra
le mani e si chiese, per l'ennesima volta, cosa diavolo ci facesse li.
Ah già, dimenticava che in quello stupido show non contava
quanto uno fosse bravo ed altruista anzi... questo diventava un vero e
proprio handicap nel Reality di McLean! Lui aveva solo salvato la vita
ai suoi compagni di squadra, che cavolo c'era di male? Eppure quella
perfida di Jo insieme al palestrato Lightning non si erano fatti troppi
scrupoli ad eliminarlo, solo perché avevano perso la sfida! Ma
da quando una vita valeva più dei soldi? A questa domanda non
trovò una risposta adeguata.
Si alzò completamente e decise di fare due passi in riva al mare, così da poter finalmente riordinare i pensieri.
Delle piccole
torce illuminavano tutta la spiaggia, proiettando una sua ombra
tremolante sulla sabbia mentre una leggera brezza marina lo sfiorava
dolcemente, come se volesse abbracciarlo e confortarlo. Il soldato
camminava lentamente da svariati minuti, finchè non decise che
era giunto il momento di tornare indietro, sebbene non avesse risolto
niente con questa sua piccola uscita. Invertì la rotta e
salì le scale che portavano all'enorme terrazza dove erano
presenti diversi sdraio per rilassarsi e una bellissima vista
soprattutto quando c'era il tramonto. Il ragazzo si appoggiò
alla balaustra e contemplò il mare davanti a se: perché
il mondo era diventato così schifoso? Da quando odio e
prepotenza erano diventati i capisaldi di una società civile?
- Non riesci a
dormire, eh?- una voce femminile lo fece trasalire e perdere qualche
anno della sua vita. Si voltò di scatto per identificare una
figura esile dai lunghi capelli biondi che lo osservava incuriosita.
- Ah, ciao Dawn...
che ci fai qua fuori?- chiese sorpreso il cadetto mentre la ragazza lo
raggiungeva appoggiando le braccia contro la ringhiera. Ovviamente
aveva saputo, grazie a quella pettegola di Anne Maria, che non era lei
la vera ladra dei Ratti Tossici ma Scott e, ora, un piccolo senso di
colpa si stava facendo spazio nel suo petto, stringendo in una morsa
ferrea il suo cuore.
- Potrei farti la stessa domanda- mormorò Raggio Di Luna sorridendo e puntellandosi ai gomiti.
- Non prendo
sonno...- sbottò il soldato osservando il suo profilo minuto e
gracile. Se fosse stata nell'esercito non sarebbe durato più di
mezzo secondo.
- No grazie, non
ho intenzione di intraprendere la carriera militare. Odio le guerre-
disse divertita la bionda roteando gli occhi nella sua direzione. Il
moro la guardò a bocca spalancata: come accidenti faceva ad
indovinare ciò che stava pensando? Giusto, la storia delle aure
eccetera...
- Senza battaglie il mondo sarebbe allo sbaraglio!- ribattè sulla difensiva Brick sfoderando il suo orgoglio da marine.
- Tu dici? Io
credo che sarebbe soltanto più popolato e felice...-
mormorò - Comunque è questioni di punti di vista-
Il silenzio calò tra i due finchè non fu proprio Dawn a romperlo.
- Stai soffrendo,
vero?- domandò voltandosi completamente nella sua direzione.
Brick fu sorpreso di trovarsela a pochi centimetri dal viso che lo
scrutava con quei suoi strani occhi cobalto terribilmente magnetici.
Erano limpidi, puri, per nulla turbati nonostante ciò che le era
successo pochi giorni prima.
- Come fai a non
odiare Scott? Voglio dire: ti ha umiliato, fatto passare come ladra,
eliminata eppure... sembri così tranquilla- borbottò il
cadetto passandosi la mano tra i capelli corti.
- Come faccio, dici? Tu come fai a non odiare Jo?- gli rispose di rimando e accennando ad un piccolo sorriso.
Brick se l'era
chiesto più volte ed era giunto alla conclusione che odiare era
semplicemente sbagliato. Oppure era troppo buono, non riusciva a
disprezzare così tanto una persona perché convinto che
prima o poi si sarebbe pentita o sarebbe stata punita da chissà
chi.
- Siamo troppo
bravi, eh?- chiese con un sorriso sconsolato di rimando il soldato. La
vide sorridere e per la prima volta si accorse di quanto fosse carina.
Non aveva esperienze in quel campo ma sapeva riconoscere una bella
ragazza quando ne vedeva una.
- Si,
evidentemente si- sospirò Dawn - Vai a dormire adesso, lascia il
tuo cuore libero di amare e mai di odiare...- detto questo si
voltò e fece per andarsene se non fosse stata trattenuta da un
braccio repentino del soldato.
- Potrei non
riuscirci, ricordi? Sono stato definito come uno dei concorrenti
più deboli del Reality...- mugugnò. La vide voltarsi e
guardarlo con assoluto stupore.
- Debole? Da
quando essere deboli significa salvare la vita ai propri compagni? Non
è essere deboli è... essere eroi Brick!- esclamò
Raggio Di Luna appoggiandogli una mano sulla guancia, gesto che era
solito fare per calmare l'interlocutore.
- Eroe?-
ripetè incredulo il soldato. Lui un eroe? Era entrato
nell'accademia militare solo per questo! Pensò subito che Mamma
sarebbe stata fiera di lui!
- Non solo lei. Anche io sono fiera di te- gli sussurrò Dawn ancora stretta nella sua presa.
Brick rimase
qualche secondo a rimuginare su quello che aveva appena detto la
bionda. Aveva ragione: quasi nessuno avrebbe sacrificato la propria
vita per salvare quella degli altri! Lui invece si! Sorrise e senza
pensarci due volte l'attirò a se, stringendola contro il suo
petto con le sue braccia muscolose. Quella strana ragazza aveva il
potere di calmarlo! Non le interessava se era bravo a correre o quanti
chilometri facesse la mattina! Semplicemente lo apprezzava così
com'era, senza più e senza meno e questo lo rendeva stranamente
felice.
- Grazie Dawn...-
mormorò lui mentre veniva timidamente abbracciato dalla compagna
- Sei sempre stata una validissima compagna di squadra e mi spiace
averti votato...-
- Non ti
preoccupare, è passato. Io e la Madre Terra ti abbiamo perdonato
da molto tempo- disse pacatamente la ragazza godendosi quello strano
affetto che le stava donando la recluta.
- Forse è
meglio rientrare ma...- Brick non finì la frase che le
alzò dolcemente la testa e le baciò dolcemente le labbra.
Un bacio casto senza dubbio ma incredibilmente delizioso. Le sue labbra
erano così morbide ed invitanti che immediatamente presero a
muoversi all'unisono con le proprie. La strinse più forte e si
staccarono dopo poco, a corto di fiato. Sentì le mani di Raggio
Di Luna aggrapparsi alle sue spalle per poi accarezzargli dolcemente la
testa e facendolo andare in pappa.
- E questo cos'era?- borbottò Brick ancora incredulo dalla propria audacia. Dawn ridacchiò prima di rispondere:
- Non saprei, la tua aura è tutta rosa e sai cosa significa?- il soldato scosse la testa.
- Che In te non
c'è posto per l'odio...- un ultimo sorriso la invase prima che
il soldato si avventasse di nuovo sul suo viso per donargli tutto
l'affetto di cui era capace e che non era mai riuscito a donare a
nessun altro.
Angolo autrice:
Emh... posso spiegare questa roba che è saltata fuori!
Scott: Lo spero!!
Vedete
girovagavo su diversi siti di immagini quando mi sono imbattuta in
diverse figure che ritraevano questi due! La più bella secondo
me è questa:
-
Si
i fan della JoxBrick e della Dott mi uccideranno ma abbiate
pietà! Nessuno di voi trova che anche questi no siano una coppia
pucciosissima? =D
Scott: Assolutamente no!
Duncan: Geloso :D
Vabbè quindi posso definirla una piccola coppia crack se vogliamo ma... a me piace veramente tanto! Alla prossima
Marty Angel
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