Cazzo, si può dipendere dal sorriso di una persona?
La mia testa diceva di no e mi allontanava da quel bancone, ma il mio cuore, beh, era come se ci fosse una persona dietro di me che ripetutamente mi dicesse “VAI DA LUI ”.
Raccolsi tutta la forza che avevo, e con le gambe che mi tremavano, non solo per i tacchi, mi avvicinai.
In quel momento, il mondo era assente, era ovattato, e nient’altro, o meglio, nessun’altro contava in quel locale.
“Dai, Luana vai, che ti prende? Sei sempre così diretta ed ora davanti alla buona occasione ti tiri indietro?” una voce mi ripeteva insistentemente ma l’unica voce che in quel momento sentii, fu quella di Flavia.
“Luana, vieni, sbrigati!” mi fece, Flavia, cenno con la mano a qualche metro da me.
Per un momento rimasi immobile ma subito dopo andai da lei.
Flavia, era la mia migliore amica, con cui condividevo tutto, con lei parlavo di lui, lui che per un istante tolse gli occhi dal bicchiere e mi seguì con lo sguardo, cercandomi tra i vari volti presenti.
“Luana, ma quello non è Enzo?”
Arrossii, ma schiettamente feci un cenno con la testa che subito voltai verso la parte opposta del locale con indifferenza per non farmi notare sia da lei, ma soprattutto da lui.
Volevo assolutamente cambiare discorso per togliermi quel peso dalle spalle, ma notai Luca.
“Flavia, ma quello non è Luca?”
Flavia andò in iperventilazione e l’unica cosa che potette dire fu un ‘SI’ seguito da vari schiamazzi che tuttora non riesco a comprendere.
Chi sono Luca ed Enzo?
Andate a rileggere il primo rigo e capirete.
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