Desclaimer:
nulla di quello che state per leggere è avvenuto nella
realtà, e io non ci guadagno una beata cippalippa, in ogni
caso. Le canzoni citate appartengono tutte ai rispettivi proprietari
- l'ascolto di ognuna di esse è fortemente
consigliato.
- Attenzione:
questa è una Larry Stylinson,
ma non è canonica, in quanto sono presenti anche scene
Louis/Eleanor - quella che
segue, per esempio. Avvisate, eh? :D Ah, c'è anche un po' di
Angst e tantissima introspezione. Io ve l'ho detto.
Shattered
Prologo
I
wanna be drunk when I wake up on the right side of the wrong bed.
Ed Sheeran - Drunk
La
stanza è immersa nella penombra – le tapparelle
abbassate fanno filtrare comunque un filo di luce -, la porta
è socchiusa e le lenzuola sono aggrovigliate sul fondo del
letto, quando Louis apre gli occhi, quella mattina. Non sono neanche le
nove, e un simpatico mal di testa gli martella già le
tempie. Buongiorno.
Si
sfrega gli occhi, cercando di mettere più a fuoco
l’ambiente intorno a sé. La prima impressione di
spaesamento non era sbagliata: quella non è camera sua
– quello non è il suo letto. E la mano calda che
sente sulla sua pancia nuda non è assolutamente quella
grande e ruvida di Harry. Anzi: ha delle dita affusolate e femminili, e
anche un accenno di french manicure, ormai piuttosto rovinata.
Nonostante
il mal di testa – e quella sottile sensazione di disagio che
gli serpeggia nelle ossa -, Louis sorride: Eleanor. Con i polpastrelli
le raggiunge il polso e comincia a carezzarlo con tocchi circolari, per
poi salire lungo il braccio nudo, la spalla, la clavicola e raggiungere
il suo viso. È bellissima e chissenefrega dei capelli
arruffati e di quella bocca mezza aperta: è meravigliosa
nella sua pazzia, nella sua risata e nella sua occasionale goffaggine,
e Louis ama stare con lei.
Così,
mentre Eleanor socchiude le palpebre e gli sorride, la bacia a fior di
labbra. “Ben svegliata.”
“No,
Lou, non ti avvicinare! Devo avere un alito terribile - tu e il tuo
kebab alle tre di notte!” Lei sposta il viso dal suo e parla
con le mani davanti alla bocca, mentre Louis scoppia nella prima
risatina della giornata, scuotendo la testa.
Eleanor.
Imprevedibile, buffa, adorabile, spigliata: gli piace proprio.
Ridacchia,
mentre la osserva stiracchiarsi e balzare energica giù dal
letto, infilandosi la prima maglietta che le capita a tiro, ma quel
fastidio - brividi di disagio lungo la colonna vertebrale - non si
placa. E il ricordo del risveglio del giorno prima – mugugni,
una massa informe di ricci, quella mano più virile che
scende lungo la sua pancia, per rimediare a un problema mattutino
piuttosto fastidioso, e quelle labbra… - si fa strada
prepotentemente nel suo cervello.
Harry.
Merda.
Louis
si mette seduto sul letto, mentre cerca sotto il cuscino il Blackberry
– nulla da fare, non è neanche sul comodino.
“El,
hai visto per caso il mio telefono?” Eleanor compare subito
dopo con indosso una maglietta della Guinness e lo spazzolino in bocca
– un amore. “Eccolo.” Biascica,
porgendoglielo; Louis la ringrazia con un sorriso.
Merda
di nuovo – un nuovo messaggio da Harry, risalente alla notte
precedente: “Non tornare fino alle 11 di domani: casa
occupata. Divertiti. Io lo farò.” Le tempie gli
pulsano più furiosamente e lui deglutisce, passandosi una
mano a sistemare la frangia, del tutto spettinata.
“Tutto
bene, Lou?” gli chiede Eleanor, dopo essere riemersa senza
più tracce di dentifricio attorno alla bocca - tutto bene un
cazzo, è la risposta che gli sale dal cuore.
Assolutamente
un cazzo di nulla. Perché in quel messaggio così
scarno, schietto e anonimo, Harry ci ha incanalato tutta
l’amarezza possibile – il risentimento è
così palpabile, in quelle poche parole, che gli toglie il
respiro -; perché riesce a leggere tra le righe la gelosia,
acutissima; perché l’infantile ripicca di Hazza,
che si è portato a letto la prima ragazza di turno, in
realtà gli da più fastidio di quanto sia disposto
ad ammettere. Perché Harry che gli scrive di non volerlo a
casa non è mai successo – e fa male, e ci deve
essere qualcosa sotto. Tutto bene un cazzo. Deve andare da lui, adesso.
Queste
constatazioni, brillantemente dedotte da sì e no dieci
parole, non le può però raccontare a Eleanor
– sono già in due, a barcamenarsi in quel casino,
è inutile aggiungere un’altra incognita
all’equazione, e per di più Louis è
sicuro che lei non capirebbe -, quindi le lascia lì dove si
sono fermate, nel groppo che gli blocca la gola, e le risponde con uno
dei suoi sorrisi: “Oh sì! Harry mi ha solo
impedito il ritorno a casa per un altro paio
d’ore… Evidentemente ha qualcosa di speciale in
cantiere…”
Eleanor
allora fa quella cosa che gli piace da morire – lo sguardo
diretto e la ciocca di capelli dietro le orecchie, sfacciata -, mentre
si avvicina e si mette a cavalcioni sopra di lui: “Allora
tanto vale passare queste due ore in modo più…
proficuo.”
Si
china e il viso di Louis affoga tra i suoi capelli – ma lui
non riesce a smettere di pensare a Harry, e il suo cuore è
pesante, mentre fa l’amore con Eleanor.
Nel prossimo capitolo: [...]Giocherella un
attimo con le chiavi, indeciso se entrare o meno; è
probabile che la fiamma di Harry non se ne sia ancora andata, e non
è che lui smani proprio dalla voglia di assistere allo
scambio di… liquidi corporei tra i due. Ma, in fin dei
conti, il suo nome è Louis Tomlinson e, da che mondo
è mondo, Louis Tomlinson non esita: quindi al diavolo i
liquidi corporei e quel cazzo di messaggio, quella è anche
casa sua e lui ha tutto il diritto di entrarci a qualsiasi ora del
giorno e della notte.
Così,
con un movimento deciso, gira la chiave nella serratura e spalanca la
porta [...]
Buon
pomeriggio!
Premettendo
che io in teoria sono quasi sotto maturità e che l'ultima
cosa che mi converrebbe fare nella mia vita è scrivere,
eccomi qui a pubblicare la mia prima "long" fic. Le virgolette stanno a
indicare il fatto che probabilmente si tratterà di una micro
Long, formata al massimo da altri tre capitoli, oltre a questo prologo.
In sintesi: una lunga oneshot. Il primo capitolo è
già interamente scritto, gli altri due sono in fase di
lavorazione, anche se non so con che frequenza riuscirò ad
aggiornare, visto che, appunto, io in teoria dovrei studiare/scrivere
la tesina/fare un tot di altre cose^^ - comunque spererei di
concludere nel giro di un mese o poco più.
Passando
adesso alla fanfiction vera e propria: come avete potuto notare dal
prologo, Eleanor in questa storia non è considerata come una
copertura dell'intrinseca gayezza dei due pasticcini (?),
anzi. Le dinamiche tra lei e Louis, ma soprattutto tra Louis e Harry -
che, mettiamo le cose in chiaro, secondo questa ff hanno una storia -, verranno
definite maggiormente nel corso dei capitoli. La fanfiction non
è leggera e sprizza Angst da tutti i pori: se non vi piace
il genere, la cosa non fa per voi.
Detto
questo, io mi rimetto al vostro giudizio, sperando che vi piaccia^^
Fatemi
sapere che cosa ne pensate
Elena
Ah,
solita menzione d'onore a shirayuki, Ludo, grande amica e
paziente critica: se non lo avete ancora fatto, andate a dare
un'occhiata alle sue Ziam, sono Amazayn!
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