Mefistofele

di Kengha
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Mefistofele

Mi alzo dalla bara e una nuvola di fumo attornia la mia terrificante figura, mi duole per quei poveri, innocenti, operai che, ignari della mia presenza, hanno violato il luogo del mio, credevo eterno, riposo.
Sono 11, una cenetta abbastanza consistente dopo tutto questo tempo: sono assetato e non impiego troppo a succhiar loro via tutto il sangue.
Un orribile mostro dai denti di metallo e con due occhi luminosi come lanterne mi guarda, probabilmente, terrorizzato dalla mia sete.
Fortuna sua che io mi senta già abbastanza sazio, non mi capita di essere tanto benevolo, solitamente.
Fatto sta che quel mostro si stia prendendo gioco di me: continua a guardarmi e ad emettere un verso alquanto derisorio e sospetto. Mi vuol forse sfidare?
Ha appena visto con i suoi stessi, luminescenti ed insoliti, occhi quello che sono capace di fare con pochi minuti a disposizione.
-Stai approfittando della mia benevolenza, oh ignota creatura?!- gli urlo, stralunato.
Mi volto un poco, finalmente deciso a cibarmi anche di esso e attaccarlo inaspettatamente da un lato.
Mi rendo conto solo adesso di quello che ho fatto: di aver compiuto questa strage sotto gli occhi di satana in persona e finalmente comprendo perché quella rombante creatura non fuggiva.
E’ tutto fin troppo chiaro, la “M” lampeggiante non può che essere il suo marchio. Mefistofele!

                                                                                     

Note dell'autrice: Una flashfic demenziale su una delle scene che ho preferito del film "Dark Shadows" di Tim Burton, da poco al cinema. 
I hope you like it! 
Besos





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