NDA:
Devo decisamente piantarla di iniziare long che non
finirò mai. Quante ne ho in ballo, adesso? Quattro? Cinque?
Boh. x°D
Questa
però l’ho iniziata più per divertimento
e
soddisfazione personale che altro. Vi giuro che ieri mentre le idee mi
venivano
in mente pian piano, mi sono spanciata dal ridere.
Sì,
perché in questa long AU crossover vedrete [sempre se
la continuerò] tutti i personaggi che avete imparato ad
amare nel corso del
tempo per il loro carattere e la loro psicologia completamente
STRA-VOL-TI.
Giusto per farvi capire, Linalee è una lap dancer, e pure
parecchio brava.
8°°°D
Dio,
quanto mi divertirò!
E quanto frignerò, sì. Perché dietro
ad ogni stravolgimento psicologico c’è una
storia strappalacrime. Piccini tutti quanti, quanto sono cattiva. Ma
tranquilli
che alla fine ne verrete tutti fuori, in un modo o
nell’altro, e tornerete voi
stessi. :°)
Per
farvi capire, vi lascio con un prologo che in realtà
sarà uno dei tanti epiloghi.
Beh,
buona lettura! *3*
[Crack Pairing]
[Grimmjow x Tatsuki]
[Lavi x Rukia]
[Ichigo x Linalee]
[Kanda x Orihime]
[Debit x Riruka]
[Tyki x Lust]
[Starrk x Neliel]
[Soi Fon x Hisagi]
-
PROLOGO
« Mi
dai una
mano? »
Fu
quel che le chiese appena la sentì entrare nel bagno,
senza neanche voltarsi verso di lei e lanciando nella sua direzione un
sacchetto di carta del supermarket sotto casa sua.
«
Cos’è? », replicò
lei perplessa, cominciando a scartare il pacchetto.
«
Tinta. Non ho
idea di come funzioni. »
La ragazza si
rigirò tra le mani la confezione, rimanendo a fissarla per
qualche secondo
buono. Poi alzò gli occhi verso di lui, che teneva in mano
un paio di forbici
con cui si accingeva a tagliare la lunga coda nera che gli ricadeva
sulla
schiena.
«
Ichigo… »,
mormorò sentendo un nodo salirle alla gola e stringendo tra
le sottili dita
laccate di viola la confezione di una tinta di un colore tanto assurdo
quanto
speciale. Arancione.
Dopo
un attimo di esitazione, il ragazzo diede un taglio
netto ai suoi capelli, per poi lasciar cadere le braccia lungo i
fianchi mentre
le ciocche nere si spargevano al suolo.
Rimase a fissare con occhi vacui il suo riflesso, cercando il fiato e
il
coraggio per parlare.
« ...
Aiutami,
Linalee. Da solo non ne sono capace. »
La
ragazza gli si avvicinò e prese la mano tra le sue,
sfilandogli
con delicatezza le forbici. Poi la strinse forte, portandosela alle
labbra e
baciandone il dorso.
«
Sono qui. »
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