Vuoto

di A g n e
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A ferao, come promesso.

Vuoto.
Vuoto.
Lo sguardo vuoto.
Č ad Azkaban da pochi giorni, ma č giovane, si č giā perso, i Dissennatori lo sanno, i giovani resistono di meno, impazziscono prima.
Č vuoto.
Sta in un angolo della cella, rifiuta il cibo.
Morirā presto.
Vuoto.

Ma nessuno di loro si accorge che in lui c'č ancora un'anima, un canovaccio rovinato e roso dalla follia che si fa largo in lui, ma grande abbastanza per non impazzire del tutto.
Una coscienza.
Un ricordo, un ragazzo orfano di abbandono.
Un ricamo rosso di vendetta, che sta filando piano e a fatica.
Un urlo contro un padre che non ascolta.
E morte, morte.





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