Salve a
tutti :D
Quello
che leggerete tra poco è un classico esempio di
ciò che la mia (stupida) mente riesce a partorire quando non
ho niente da fare. È una one shottina piccola piccola, una
sottospecie di ringraziamento per tutte le meravigliose persone che mi
hanno tanto incoraggiata nelle recensioni delle due storie che ho
postato nei giorni scorsi. Siete state davvero fantastiche! Tutte
quante, mi avete fatto complimenti che non pensavo di ricevere, e il
fatto che mi abbiate così tanto spronata a scrivere altro mi
ha veramente fatto tanto, tanto piacere.
Quindi,
detto ciò, vi lascio, vi auguro buona lettura e vi ringrazio
ancora una volta.
Un
bacio a tutte quante (L)
Delitto Con Amore
Mi aggiro con passo
furtivo nel silenzio di casa mia, questo tempaccio mi rende
suggestionabile. Dovrei guardare meno film splatter, decisamente.
Non sono un fifone,
ma non mi piace stare da solo… i pensieri si affollano nella
mente annebbiata dal buio e dal vino, e cominciano a passeggiare con te
lungo il corridoio. Faccio un salto sul parquet quando la pendola batte
le due di notte, rimbombando per la tromba delle scale. Forse
è il caso che mi metta al letto, penso, scotendo la testa e
dandomi dello sciocco.
Una sirena blocca i
miei passi, qualcuno sta colpendo violentemente la porta
d’ingresso, dopo un paio di spallate la sento cedere, si apre
completamente e sbatte contro il muro. Dei passi veloci mi rincorrono,
vorrei scappare, ma le mie gambe si rifiutano di muoversi.
- Mister Tom
Hiddleston? – vengo afferrato e sbattuto violentemente contro
il muro, delle braccia possenti mi trattengono le mani dietro la mia
schiena
- s…
sì – rantolo, ho il petto schiacciato e respiro a
fatica, l’uomo non molla di un millimetro.
- lei è in
arresto per l’omicidio di Chris Hemsworth. Ha il diritto di
rimanere in silenzio. Qualsiasi cosa dica può e
sarà usata contro di lei in tribunale. -
- COSA? –
cerco di divincolarmi, ma l’agente fa ancora più
presa sui miei polsi – omicidio? Ma sta scherzando? -
- sei in un mare di
guai, stronzetto – mi dice, scoppiando poi in una risata
roca, priva di allegria. Sento un tintinnare metallico, subito dopo
delle manette mi immobilizzano completamente le braccia –
secondo alcuni testimoni, voi eravate parecchio vicini -
- non… non
gli avrei mai fatto del male! -
- neanche quando ti
ha detto che voleva lasciarti per una donna? – finalmente mi
stacca dal muro, mi trascina con forza lungo le scale prima di
bloccarmi contro il tavolino dell’ingresso –
schifoso omosessuale pervertito! -
- non sia ridicolo!
Io non… - sento una mano accarezzarmi il petto e poi
scendere piano lungo il mio addome, l’agente mi stringe da
dietro, le sue labbra cominciano a divorarmi il collo – cosa
sta facendo? – chiedo, cercando di tenere a freno
l’eccitazione
- ti faccio vedere
come risolviamo le cose qui a New York, mia piccola ballerina
– affonda il viso nei miei capelli, le sue mani si muovono
senza ritegno sul mio corpo
- veramente sono un
attore… - ci tengo a precisare, nonostante il suo respiro
roco nell’orecchio
- vabbè,
è uguale… - commenta un po’ scocciato
dalla mia interruzione
- no senti Chris,
fermo – dopo altri due minuti me lo scrollo di dosso e mi
divincolo dalla sua presa – mi… mi sembra troppo
strano! Non possiamo farlo normalmente, come tutte le persone normali?!
-
- ma… -
nonostante il buio, riesco benissimo a leggere la sua espressione un
po’ delusa – guarda! Ho persino comprato il finto
distintivo! E ho scaricato la suoneria delle sirene sul cellulare!
– indica sconsolato il distintivo che si è
appuntato sulla camicia
- e sei stato
bravissimo! – gli accarezzerei il viso, se solo avessi le
mani libere – e credimi, le manette sono fantastiche! Ma si
può sapere come ti è venuta quest’idea?
-
- è per
dare un po’ di pepe al nostro rapporto! L’ho letto
su Glamour! – si giustifica, cercando nelle tasche la chiave
per liberarmi
- leggi Glamour?!
– gli chiedo, non senza tracce di sarcasmo nella voce
- non siamo tutti
cervelloni che leggono Shakespeare a colazione – risponde
immusonito, incrociando le braccia al petto – volevo fare
qualcosa di carino per noi due -
- se mi liberi, giuro
che ti ripagherò per tutto l’impegno che ci hai
messo… -
- ah davvero? E come?
– si abbassa su di me e m’intrappola in un bacio,
spingendomi contro il tavolino
- è una
pistola, quella che sento? – ridacchiamo sottovoce,
finalmente mi toglie le manette. Le mie mani corrono fra i suoi capelli
mentre mi bacia ancora
- mmm… non
proprio – sussurra, prima di sollevarmi di peso e portarmi
verso la camera da letto.
Fine
Ora,
capirete bene che se nella presentazione avessi inserito i generi
“commedia, demenziale” vi avrei sicuramente
rovinato la sorpresa! Ahahah perdonatemi :D
Lo
so, è veramente cretina come one shot, ma, come ho
già detto nell’introduzione di “Happy
Father’s Day”, quando qualche idiozia mi si forma
nel cervello, non posso far altro che aprire Word e scriverla!
Ancora
grazie a tutte quante,
alla
prossima!
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