All
those fairy tales are full of shit.
E a volte forse è proprio l’amore ad essere
sbagliato, ad essere impossibile, ad essere illegale anche e forse
è certo che non potrebbe mai esistere, ma vale la pena
provare, fare di tutto per la persona che si ama.
E a volte la cosa migliore che possiamo fare è lasciarlo
andare, essere felice, accontentarsi di un fottuto sorriso vicino a lei
piuttosto di una smorfia vicino a te.
E si soffre, si piange, si muore dentro, si vuole urlare quando Lui
comincia a parlare di quanto sta bene con Lei, e vorresti essere Lei,
vorresti essere al suo posto, vorresti essere guardato così,
invece così non è.
C’è Lei, lei che lo rende felice, che lo fa
sorridere, è lei la ragione della sua vita.
Allora Harry piange, quando si accorge che lui non lo amerà
mai, non potrai mai ricambiare l’amore che prova per lui.
Eppure quando si trova fra le sue braccia sta bene, nonostante
disprezzi il profumo della ragazza che si sente bene sulla sua pelle
candida.
E a volte si chiede se ha fatto bene e reprimere questo amore che ormai
è diventato troppo grande per essere nascosto.
Si chiede se ha fatto bene a non dirgli mai nulla, infondo è
il suo migliore amico, gli dovrebbe dire tutto, poi sa benissimo che ha
paura che tutto cambi, irrimediabilmente.
E Piange, incazzandosi con se stesso, abbracciando Zayn, Liam e Niall
che sono gli unici a saperlo.
E piange abbracciano il suo cuscino che mantiene il suo odore che
vorrebbe sentire sopra di se dopo una notte d’amore.
E Piange, dopo una notte insonne visto che Louis non è con
lui, è a casa di Eleanor a fare una cosa che si
può benissimo intuire.
E soffre, sbattendo i pugni contro il muro, forse il dolore interiore
può essere compensato da quello esteriore, ma sa che non
è così.
E a volte vorrebbe smetterla, mandare la band a puttane, scappare a
casa, da sua madre, da sua sorella, che forse sono fra le uniche
persone che lo possono aiutare a superare tutto ciò, ma
forse ci vorrebbe solo lui.
Poi pensa che potrebbe morire pensando di non rivedere il suo sorriso
ogni mattina al risveglio, le battute squallide, gli scherzi insieme,
tutti gli attimi con lui da fottuti amici gli ripassano per la testa e
allora sbatte ancora il pugno destro contro il muro, imprecando per il
dolore, reprimendo una lacrima, accasciandosi a terra con un sospiro.
E si guarda allo specchio, guarda come si è ridotto per
Louis, le profonde occhiaie, i suoi occhi che non sono più
vivaci come prima, il suo corpo è più
magro, più gracile, i ricci sono spettinati, gli
occhi sono arrossati dalle lacrime, il corpo ricoperto da lividi dovuti
alla sua rabbia.
Tutto per lui, per quel fottuto sentimento, quel sudore freddo alle
mani, quell’eccitazione che va nascosta se lui lo tocca.
E da piccoli ci raccontano com’è
l’amore, un principe, una principessa, che si amano. E la
fanno semplice le favole, con quel “e vissero per sempre
felici e contenti” alla fine, ti fanno credere che anche tu
lo avrai, invece vivi e ti accorgi che c’è solo
sofferenza, odio e allora capisci che tutte queste fiabe sono piene di
merda.
E vide, la foto di loro, il riccio ormai quasi impazzito.
Lui e Lei, Eleanor e Louis, il principe e la principessa.
Prese la cornice urlando di dolore e la scaraventò a pezzi,
un po’ come il suo povero cuore, mentre i pezzi di vetro si
disperdevano per terra, sorrideva invano Harry, un sorriso ironico, un
sorriso amaro.
Un sorriso di lacrime, un sorriso di rimorso, un sorriso finto, un
sorriso arrabbiato, un sorriso solo per fingere che tutto vada bene.
E sorride, dice che sta bene, che va tutto ok, che lui è
felice invece in camera sua piange, piange rannicchiato in un angolino,
imprecando contro di Lei che lo tiene lontano da lui.
E lo abbraccia sussurrandogli che è il suo migliore amico,
che gli vuole bene, invece vorrebbe solo urlargli che lo ama.
Louis aprì la porta di casa, ed entrò in camera
loro per togliersi il giubbotto.
Lo vide sdraiato per terra, fra i vetri taglienti e appuntiti che
ferivano la sua candida pelle, con gli occhi arrossati di lacrime, col
respiro corto dovuto ai singhiozzi.
E non disse una parola, lo abbracciò, lo strinse a
sè ignaro del dolore che gli stava provocando.
Non sapeva che era lui la causa per cui si ero ridotto così,
non lo sapeva e lo stringeva a se e lui lì ci stava bene,
troppo bene, e anche male, troppo male.
Non sapeva che lo faceva soffrire ancora di più.
Ed era come una sigaretta per un malato di cancro ai polmoni,
più gli stava vicino più gli faceva male, eppure
non riusciva a smettere, non riusciva ad allontanarlo.
Ed era come una droga, si sa, fa male eppure se ne sei dipendente la
vuoi anche se sai che poi, a lungo andare ti ucciderà.
Gli sussurrava che tutto andava bene, invece non c’era nulla
che andava bene. E lui non sapeva un cazzo di quello che era successo,
o che succedeva nella sua testa.
-Cosa ti succede Hazza?- sussurrò il castano.
-Te ne frega così tanto di me? Va da lei, scopatela,
trombatela, fatti fare quel che cazzo ti pare però ora
levati di culo, non vedi che ci sto ancora peggio.- urlò il
riccio respingendo Louis tirandogli pugni sul petto.
-Harry, non dirmi così, cazzo, non vedi che non me ne frega
nulla di lei?- ribatté il castano.
-Ci tieni a me? E allora perché non hai capito nulla? Eri
troppo attento a lei per vedere il mio sguardo triste, per vedere le
mie lacrime.- gridò Harry.
-No Hazza, anche io ti amo.- disse Lou.
Il silenzio in casa, Harry si gettò contro di Louis
abbracciandolo stretto.
-Fottuto coglione, cosa cazzo ti ci voleva a dirmelo prima.-
Sussurrò Harry prima di unire le labbra a quelle di Louis.
E si baciarono, si scambiarono il loro primo bacio, mentre i corpi
tremavano uno contro l’altro, mentre le mani un po’
incerte si scoprivano a vicenda.
E unirono le loro labbra per coronare il loro amore che superava tutte
le difficoltà, ed era certo che non si sarebbero
più allontanati.
L’ho
scritta ieri sera tardi ma mi si chiudevano gli occhi e ve la posto
stasera. Non so cosa dirvi, è una cagata, me ne rendo conto.
LASCIATEMI
UNA RECENSIONE PER CAPIRE SE VI E’ PIACIUTA O NO.
Passate
a leggere le altre storie.
-Ly.
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