Love and pain

di Francy_92
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Salve!! Come va? Sono molto molto molto e ancora molto nervosa per questa storia. L'avevo già pubblicata qui e non aveva riscontrato molto successo e quindi, l'avevo eliminata. Spero che stavolta sia diverso e soprattutto che piaccia a qualcuno, solo che... a chi può piacere se non piace neanche a me stessa?! Beh, questo non lo so, ma vedete voi... :D
Posterò i capitoli tre volte a settimana: Lunedì, mercoledì e venerdì. La storia è stata già scritta, conclusa e mezza corretta xD
Vi prego, siate sinceri su questa storia... se fa schifo ditelo, se vi piace anche xD A me sembra molto... come dire... non infantile ma una cosa del genere!! Però vediamo voi che ne pensate!!
Vi lascio al prologo... per il primo capitolo attendete mercoledì, sempre se vi piace!! xD Adesso vado a dedicarmi a storie più interessanti e belle :*
Un bacio e a presto :* :* :*

 


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Brianna


Brianna Tilden, una ragazza italiana di nascita, ma americana nel cuore, proveniva da un’ottima famiglia che avrebbe fatto di tutto per lei e che aveva deciso di vivere in Italia. Aveva un unico grande desiderio: quello di vedere il mondo, di viaggiare, di essere indipendente.
 
Era stata sempre la più alta della classe, non riusciva mai a farsi delle vere e proprie amiche: era troppo alta per sentirsi a suo agio con le altre ragazze che spesso erano la metà di lei in altezza. Ciò che compensava la sua troppa altezza era il fisico: carnagione chiara, snella, seni rotondi e mani delicate. Poteva permettersi di tutto, era uno schianto.
 
Finito il liceo, decise di dedicarsi alla sua passione più grande: diventare una stilista. E così i suoi genitori, un anno dopo, come regalo di diploma, un po’ in ritardo, le regalarono tre viaggi nelle più famose capitali dell’alta moda: Milano, Parigi e New York.
Brianna non riusciva a credere a quello che vedeva. Quei tre biglietti erano circondati un’onda argentata e gli occhi le brillavano. Era strafelice.
E proprio mentre si imbarcava per volare a Milano, prima tappa del suo tour, sentiva già nostalgia di casa, ma non vedeva l’ora di staccarsi dalla sua famiglia; era rimasta per 19 anni e mezzo troppo legata e attaccata ai suoi genitori, era ora di cambiare, di andare avanti da sola. Era abbastanza determinata, purtroppo non lo era stata nelle amicizie, ma quello che più desiderava era una vita modesta, facendo quello che più amava e se gli altri le volevano davvero bene, sarebbero andati da lei.
Brianna non soffriva la solitudine, stava bene da sola. Stava meglio da sola che con gli altri.





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