Ciao a tutti,
oggi mi sento ispirata grazie ai vostri commenti che non mi sarei mai aspettata
così Numerosi…..così ho deciso di aggiungere subito un altro
capitolo….
Allora prima di tutto
però i ringraziamenti che per la prima volta voglio fare come si
deve…
KIKI LA MIGLIOR:grazie per il tuo consiglio.
Effettivamente mi sono resa conto di aver scritto con una grandezza un po’
esagerata e così ho messo subito in pratica ciò che mi hai detto, spero che
adesso la storia possa piacere di più.
HERMY POTTER:guarda prima di tutto è veramente un
onore ricevere un commento così da te che sei così brava nel parlare di Heric.
Sono molto contenta che ti sia piaciuto, nello scrivere la lettera ho pensato a
te, al suo diario e ho capito con più chiarezza qual era il personaggio che
volevo fare emergere da questo chappy, grazie mille!
MIKI 18: grazie michi sono contenta che ti sia
piaciuta continua a recensire mi raccomando. Grazie per avermi sostenuta fin
dall’inizio.Sei stata una delle mie lettrici più fedeli grazie mille
miki.
VIRGO:è molto interessante ricevere dei commenti
dai maschi,è bello sapere ke qualcuno di voi in fondo desideri qualcosa di serio
e profondo,tu mi sostieni già da un po’ di tempo e x qst volevo ringraziarti,io
nn nutro molta fiducia nei confronti del tuo sesso,xke sno stata ferita tante
volte,ma è cmq bello sapere ke qualche maschio decente è ancora in
circolazione….
AYA
CHAN: grazie il tuo entusiasmo mi fa molto piacere, grazie per
l’appoggio e la carica che mi ha danno i tuoi commenti, grazie mille baci
giuli
MIKI 90: anche tu mi sostieni già da tempo e sono
contenta di leggere nei tuoi commenti lo stesso entusiasmo che c’era all’inizio,
sei una delle persone che mi dà più carica per aggiornare la storia, i tuoi
commenti mi spronano sempre a dare il meglio di me, hai un primato che ti rende
ai miei occhi la più speciale mi hai lasciato ben 9 commenti grazie michi 90
grazie mille…
ANNA C: se non mi sbaglio anche tu mi hai
lasciato altri commenti in passato, beh magari ti sembrerò ripetitiva ma volevo
ringraziare anche te come gli altri. Il finale cercherò di farlo il più lungo
possibile, spero che risponderà alle tue aspettative ce la metterò
tutta….
LIZDREAMER: ed ecco una delle mie sostenitrici
preferite! Grazie mille liz per le cose che scrivi sempre su di me e complimenti
per il tuo nick è veramente bello ed originale, un bacio
giuli.
Dany 91:non sai quanto mi abbia fatto piacere il tuo
commento grazie mille, avere un'opinione del genre da una mia coetanea mi riempe
di soddisfazione grazie grazie davvero
Allora ragazze
pirma di iniziare la lettura, ho voluto ringraziare le persone che hanno
commentato il mio ultimo capitolo ma in realtà ce ne sarebbero molto altre come
Reppy, Gingi, Luchia Nananami, Chigo, Geo 88, Silyn….Sinceramente io non amo
molto fare queste cose, secondo me fanno apparire lo scrittore un po’ ipocrita e
i ringraziamenti mi sembrano sempre un banale tentativo per ingraziarsi i
lettori, però penso che quando ci vuole ci vuole, e siccome voi con me siete
sempre fantastici era giusto per una volta ringraziarvi, un bacio buona lettura
giuli.
I’m with you
Heric guardava
sorridendo suo figlio giocare a palla con un suo coetaneo.
Molta gente diceva che
sia assomigliavano moltissimo, stessi capelli biondo cenere, stessi occhi
imbronciati, stesso carattere scontroso, ma Heric non ne era mai stato molto
convinto e più lo guardava giocare più se ne rendeva conto.
Si chiamava Alessandro
in onore delle origini italiane della madre.
Era un bimbo forte,
vivace, ma non lo si poteva definire un bambino difficile.
A differenza di Heric
era molto più aperto e nonostante le apparenze anche più amabile,
Da sua madre aveva
preso la spontaneità, quel bel sorriso sincero capace di toccarti il cuore e di
lasciarti qualcosa dentro.
Aveva bisogno di quel
bambino in quel momento.
Nadia l’aveva capito e
così glielo aveva lasciato per qualche settimana.
Com’era dolce la sua
Nadia, ogni volta così comprensiva e materna, così dolce, così forte.
Heric si chiese ancora
una volta cosa non avesse trovato in lei, cosa gli avesse impedito di
innamorarsene.
Una fitta al
cuore……maledizione.
Era un idiota, lui il
dolore se lo andava a cercare.
Era ovvio, come puoi
amare una donna quando il tuo cuore è già stato rubato da un angelo?.
Nadia era fantastica,
ma non era quello che lui voleva, era questo il problema, puro e semplice nella
sua complessità e nei guai che questo aveva comportato.
Heric ripensò alla
frase di un film di cui non ricordava il titolo…
"Io non voglio qualcosa
che mi serve, io voglio qualcosa che voglio"…
Ci aveva riso su
all’inizio, era un controsenso, ma ora capiva bene cosa significava quella
frase.
Non puoi costringerti a
desiderare qualcosa, una donna, una famiglia, un figlio, i sogni partono dal
cuore, non dalla mente.
E il suo di sogno non
era in Giappone.
Un’altra
fitta….
Non ci riusciva a non
pensarla, no proprio non ce la faceva.
Il suo cuore era a
pezzi, ogni speranza era stata infranta da quello che aveva visto a casa di
Sana…
"Mi dispiace mark, ma
adesso è veramente tutto finito…"
Finito….Non era
l’aggettivo che avrebbe apposto in quel momento al suo dolore, al suo
amore.
Cercava di convincersi
di aver capito male, che era stato tutto un errore, ma non serviva a
niente.
Stava male,
parecchio.
Un grigiore freddo e
sinistro avvolgeva i suoi pensieri, il suo cuore che sembrava aver smesso di
battere.
Stava per lasciarsi
andare ad un altro pianto.
Sentì qualcosa
stringergli la mano, alzò lo sguardo e incrociò gli occhi del suo bellissimo
bambino, il suo sorriso fresco sapeva di sogni, di gioia di allegria e di
speranza, tutto ciò di cui Heric aveva bisogno.
Era questo di cui
parlava, quel bimbo era tutto sua madre.
Lo abbracciò
teneramente scacciando quelle lacrime testarde e lasciandosi andare al suo
profumo di estate, di fiori e di infanzia.
ALESSANDRO:
papà….
H:cosa c’è
peste?
A: perché sei
triste?
H: se ti dicessi che
sei piccolo per capire non servirebbe a niente vero?
A:verissimo…
H:vedi, nella vita è
difficile essere veramente felici, però a volte ci riesci.
Succede quando trovi
qualcuno che riesce a farti sentire sempre contento, una persona che ti fa
venire sempre voglia di sorriderle e di fare altre cose meravigliose per farla
contenta( HERIC MA è SOLO UN BAMBINO )….
A: e tu sei triste
perché non ce l’hai questa persona?
H:no io sono triste
perché questa persona l’ho persa….
A:papi tu hai me adesso
non devi essere triste…
Heri sorrise, per la
prima volta dopo tanto tempo, lo abbracciò di nuovo.
H:si piccolo mio,
si…..
Aveva proprio bisogno
di suo figlio….
Heric era andato a
prendere una bottiglietta d’acqua per il suo ometto.
Lo chiamò più volte e
lo cercò ovunque ma del suo amato piccolo non c’era l’ombra.
Era molto preoccupato.
Poteva essergli successo di tutto.
Maledizione avrebbe
dovuto stare più attento.
La preoccupazione e
l’ansia, gli offuscavano la mente, l’agitazione gli impediva di essere
lucido
Ad un certo punto si
ricordò di non aver ancora cercato in un posto.
Sentì il suo cuore
stringersi.
Erano anni che si
teneva lontano da quel gazebo…
Troppi ricordi, troppo
dolore, non era mai riuscito ad affondare quel luogo, da quando lei se ne era
andata.
Ed ora era ancora più
difficile…
Arrivò al gazebo
trafelato.
Si guardò
intorno
Poi all’improvviso li
vide non riuscendo a credere ai propri occhi, il suo cuore irrorava gioia e
confusione, non poteva essere vero si ripeteva, era solo un sogno.
Sana era arrivata in
Giappone in mattinata, rendendosi conto che non sapeva assolutamente dove
cercare
Così si era recata
nell’unico luogo che ricordava con esattezza della sua infanzia, un luogo che
custodiva molti dei suoi ricordi più belli, e che stranamente non le facevano
più tanto male: quel gazebo.
Era rimasta seduta là
con il borsone in cui aveva messo alla rinfusa pochi vestiti, per
ore.
Poi aveva sentito
piangere qualcuno, aveva cercato in giro per un po’ poi aveva visto vicino al
cespuglio un bambino col ginocchio sbucciato…
All’inizio non lo aveva
riconosciuto, ma poi l’emozione era stata così grande che le aveva bloccato la
voce.
S: ciao piccolo ti sei
fatto male?
Il bambino sentita la
voce della ragazza aveva subito ricacciato indietro le lacrime.
ALESSANDRO:certo che
no, io sono un bimbo grande e non ho paura di niente…
S:o si non lo metto in
dubbio si vede che sei coraggioso.
Sana sentiva di
volergli già bene, aveva qualcosa del suo Heric, a adesso lo aveva capito,
quall’adorabile e terribile orgoglio.
La guardava con sguardo
fiero e sfrontato, mascherando il dolore per la sua gamba dietro quello sguardo
impenetrabile.
Tanta tenerezza la
colmò, sentiva di provare tantissimo affetto verso quel bambino, che
inizialmente l’aveva spaventata per ciò che rappresentava, ma che adesso l’aveva
conquistata.
Era una parte di Heric
e lei amava tutto di quel ragazzo.
S:dai vieni qui, se
qualcuno ti vede lì per terra tutto tremante è possibile che possa pensare che
tu stessi piangendo.
Il bimbo a queste
parole scattò in piedi.
A:io non stavo
piangendo chiaro?
S:certo che no, l’ho
visto subito che tu sei un ometto tutto d’un pezzo, però anche gli uomini più
valorosi vanno medicati quando si feriscono…
A:medi..che?
Sana lo guardò
teneramente senza trattenere un sorriso spontaneo.
Heric restò sorpreso da
quel sorriso.
La sua Sana era lì
davanti a lui.
Le cose più importanti
della sua vita erano sotto lo stesso cielo.
Il suo cuore iniziò a
battere più forte.
A:anche tu sei
triste
S:come?
A:tu sei triste come il
mio papà
S:mi dispiace penso che
sia colpa mia se il tuo papà è triste…
A:tu sei sana vero? La
ragazza dell’aeroporto
S:si
A:il mio papà parla
sempre si te, è triste perché dice che ti ha persa.
Heric sorrise, quel
bambino era più maturo e intelligente di quante sembrasse.
Beh probabilmente aveva
preso da lui.
S: Senti ma se io
adesso dicessi a quel signore che cerca di non farsi vedere e che si nasconde
dietro al cespuglio, che è l’unico amore della mia vita? Tu cosa ne
penseresti?
A: beh ti direi che era
ora!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!( ma quanto mi sta simpatico sto
bambino!)
Sana osservò Heric
negli occhi dopo aver detto quella frase, aveva percepito fin da subito la sua
presenza, non sapeva spiegare come, ma l’aveva sentito.
Era stata invasa fin da
subito dal suo profumo, forte e pungente, ma anche così dannatamente
dolce.
Aveva avvertito il suo
sguardo su di se dal primo attimo in cui lui li aveva scorti
esterrefatto.
Heric dal canto suo,
credeva di essere in uno dei suoi tanti sogni illusori, cercava di non
emozionarsi troppo alla vista di quella ragazza, per la paura che presto tutto
svanisse con il sopraggiungere dell’alba.
Ma com’era
possibile?
Quietare quel battito
troppo veloce, quell’emozione così bella che solo la sua presenza sapeva
donare.
Convincersi che non
poteva essere vero quando la sua pelle già reagiva a causa di quella vicinanza
bramata.
L’aria era pura
elettricità, tutto era in silenzio.
Dio com’era
bella.
Coi capelli sciolti
baciati dal sole estivo, con le guance rosee, gli occhi velati di emozione e
speranza, quelle labbra dolci e carnose tremanti per la paura di un rifiuto che
non sarebbe arrivato non quel giorno….
Gli stava offendo il
suo cuore ancora una volta, con la semplicità di cui solo lei era capace, con
una fiducia in cui heric non aveva più sperato.
S: e se io gli
chiedessi di sposarmi? Ti andrebbe bene anche quello?
Sana disse queste cose
guardando negli occhi il suo Heric, la domanda posta al bimbo gli arrivò al
cuore.
Heric si stupì del
fatto che Sana aspettasse una risposta.
Era talmente ovvio che
il suo sogno fosse trascorrere la vita con lei, davvero poteva temere di essere
respinta?
A:uffi ma io sono solo
un bambino, cosa mi mettete in mezzo a queste cose per femminucce,
papààààààààààààààààààààà sveglia!!!!!!!!!!!
E con queste parole il
bambino se ne tornò a giocare da qualche altra parte.
I due si guardarono un
attimo stupiti, poi non poterono fare a meno di lasciarsi andare ad una
risata.
La tensione era ancora
palpabile ma era stata in parte stemperata dall’ingenuità di quel bambino tanto
speciale.
S:inizio a capire da
chi ha preso…
H:credimi è tutto sua
madre….Sana ascoltami dicevi sul serio?
S:ascoltami tu Heric.
Io non mi reputo una persona facile, tutt’altro.
Sono piena di paure, di
manie, e non sarà sempre una passeggiata starmi vicino.
Ti garantisco che
arriveranno momenti difficili, che non sarà tutto come nella favole, dove il
finale è sempre felice e i mostri immaginari.
Ci saranno dei momenti
in cui non riuscirai più a sopportarmi e in cui io non riuscirò più a sopportare
te.
Ma ti giuro che non
scapperò più, ti giuro che questi miei difetti lì combatterò con te.
Se ci sarai sempre e
comunque troverai in me, un’amica, una moglie, una madre, una donna solo per
te.
Io ti amo heric, sei
l’unica cosa che riesce a rendermi felice, l’unica persona che io voglia al mio
fianco fino alla fine, perché sei testardo, taciturno e a volte quasi
impossibile.
Amo i tuoi difetti, amo
i tuoi silenzi, insomma amo tutto di te e ti chiedo solo di far
altrettanto
Mi rendo conto che ti
ho fatto soffrire e che forse ora ti sto chiedendo molto, è successo tutto
talmente velocemente che…..
Non devi rispondere
adess…..
Sana fu interrotta
dalla cosa più bella che esistesse per lei su questo mondo così
tormentato.
Lui la stava baciando
sorridendo.
Non pensava neanche che
si potessero fare le due cose contemporaneamente.
Ma era così.
Il tempo delle parole
era finito.
Anzi no non
ancora…..
S:aspetta un secondo
non ho ancora finito….
H:che c’è?
S:ora sono due le
persone d’amare….
H:perché?
Heric la guardava
stranito, non capiva proprio la sua ultima frase.
Poi Sana si accarezzò
il ventre dolcemente, per lui fu tutto chiaro, tutto bellissimo.
Ormai il suo cuore era
così leggero che gli sembrava che sarebbe volato via se non fosse rimasto coi
piedi per terra.
Il suo angelo gli aveva
donato un altro motivo per essere felice.
H:Sana ti
amo….
Un altro
bacio.
Aliti d’amore
sussurrati si fusero ancora una volta, sulle labbra di due amanti che i passanti
invidiosi additavano arrossendo.
Il dolore li aveva
cambiati, il destino li aveva fatti incontrare, l’amore li avrebbe legati fino
alla fine.
Dietro un cespuglio
intanto un bambino osservava la scena sorridendo…
Sapeva che le cose
sarebbero cambiate anche per lui.
Ma non aveva paura, era
felice.
Il suo papà era
contento…finalmente…questa era la cosa più importante.
Perché l’amore è
così.
Non è facile, per
niente.
A volte dura poco, a
volte troppo, a volte è unilaterale, a volte terribile per una terza
persona.
Non è una certezza,
qualcosa su cui dare sempre affidamento,qualcosa di scontato e facile da
gestire.
Se no ci annoierebbe,
come la maggior parte delle cose
Ti dà felicità,,
dolore, gioia e rassegnazione nella stessa lacrima, e a volte anche se lo
cerchi, lo brami e lo custodisci esso non fa altro che spezzarti il
cuore.
A volte ti dona la
felcità più pura e magnifica di questo mondo per poi provartene quando le
cose sebrano andare per il meglio.
Ma bisogna provarci,
perché se non hai tentato non hai mai vissuto…
Devi cercare, fino alla
fine, qualcuno d’amare e che ti ami alla stessa maniera.
Chissà un giorno quel
bacio potrebbe essere tuo.
Ragazzi mi viene da
piangere!
È finita!
Non mi sembra vero.
Sono mesi che penso a un finale, ma alla fine come le cose migliori è venuto da
se, si è scritto praticamente da solo!
Ci sarà un ultimo
capitolo conclusivo, ma la storia più o meno non ne subirà varianti.
Allora cosa ne dite? Vi
è piaciuto?
A me scriverlo è
piaciuto tantissimo, Ho voluto dare un po’ di spazio anche ad Alessandro e spero
che questo personaggio vi piaccia.
é passato molto tempo
da quando ho cominciato questa storia e tante cose sono cambiate da alloraì, io
sono cambiata e anche il mio modo di scrivere, ma una cosa è sicura senza di voi
non sarei mai riuscita ad arrivare da nessunissima parte.
Grazie di
tutto
Mi raccomando fatemi
sapere presto cosa ne pensate un bacione giuli
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