Ricordi giovani, acerbi, immaturi
si confondono competrandosi come punte di spilli
 fluiscono densi tra le pieghe dell'anima,
 condensano toni d'ocra e d'amaranto,
 per cuagularsi in un immagine: I tuoi occhi.
Li vedo con chiarezza ed è come averti qui,
incerto se amarmi o farmi sparire
ed io ancora bambina sorrido dei tuoi gesti
credendoli d'amore.
Non era amore era possesso.
Sono fuggita dai tuoi occhi
seppellendone i colori
la dove mai li avrei ritrovati.
Sono fuggita e solo ora tu sai d'avermi amata.
Ma ora ,
ora,
ora per me sei già passato.