Salve a
tutti, eccomi con il capitolo 25 che come scoprirete leggendolo,
è di introduzione al prossimo spero comunque che vi piaccia
... se mi fate sapere che ne pensate ve ne sarei molto grata.
Grazie a tutti. sperando di non deludervi vi auguro : Buona lettura
Capitolo 25
Salve
gente! Siete arrivati al
momento giusto. Sono appena uscito dalla doccia dandomi il cambio con
Harry; Severus non
è in vista quindi posso
aggiornarvi su cosa vi siete persi senza nessun problema. Allora
cominciamo da
ieri, da dove eravate rimasti …. Mentre i sei elfi domestici
cominciavano a
lavorare alla camera, Severus insonorizzò la stanza,
roteò una delle due
poltrone coordinate che stavano di fronte al camino verso il divano di
pelle
d’avorio, la trasfigurò in un puff e me la
indicò dicendo “Puoi sederti lì
Draco, in questo modo sarai più comodo, ma più in
basso di Harry che siederà
con me sul divano.” “Grazie.” Risposi
sorpreso (di solito queste accortezze vengono
da San Potter) pensai “Di
nulla, il tuo padrone stava pensando proprio questo.” (Ah ora mi torna) “Ehi!!! Non
vale usare così la legimanzia, non ero
preparato.” “Il Signore Oscuro non
aspetterà che tu lo sia Harry, per questo d’ora
in poi ti preparerò a contrastare l'intrusione innalzando
scudi, ti insegnerò
ad essere pronto in qualsiasi momento.” “Mm lo
vedremo!” rispose il Golden boy
schivando uno scappellotto e sedendosi “ … di cosa
voleva parlarci?” “Un attimo
e lo saprete.”
D'improvviso
Piton sembrò
stranamente nervoso, anzi incredibilmente, leggermente impacciato come
se non
sapesse da dove cominciare, ma poi una volta tutti seduti disse
“Per prima
cosa, non date a nessuno la password di questi alloggi che
…” “Potremmo? Io non
l’ho sentita quando siamo entrati qui e dubito che Draco
dietro di me abbia
avuto più fortuna.” “Se una volta tanto
mi lasciassi finire una frase senza
interrompermi capiresti … stavo dicendo, che per ragioni di
sicurezza è pensata
e non detta.” Sollevò una mano per non essere
nuovamente fermato continuando “E’:
Cor Serpentis, ma non vi preoccupate non correrete
il rischio di non
entrare.” “Forse per te è facile
Severus, ma noi non siamo ancora così bravi
con gli incantesimi non verbali.” Commentai dopo aver chiesto
e ottenuto il
permesso di parlare “E’ una cosa diversa, qui non
dovete accompagnare il
pensiero al movimento corretto della bacchetta.”
“Allora va bene, porteremo il
segreto nella tomba.” “Non c’è
da scherzarci Harry.” “Lo so, dico seriamente,
nessuno saprà però c’è una
cosa che non capisco professore … noi andremo a
lezione in questa settimana e lei negli stessi orari avrà
anche altre classi,
come potremmo stare con lei sempre?” “Questa
è la seconda cosa che vi devo dire.”
Vi
ricordate il braccialetto che
il mio padrino mi chiese di dargli giorni fa? Bravi, siete
attenti… lo tirò
fuori dalla tasca insieme a uno apparentemente identico per Harry e
disse “Questo
bracciale …” Me ne porse uno “ Lo
regalai a Draco quando era più piccolo, è
incantato in modo che in caso di necessità lui e solo lui
sia in grado di richiamarmi
a sé …. Questo invece lo regalo a te
Harry.” Gli porse l’altro e continuò
“Ha
la stessa particolarità, ma in più sul tuo
c’è un incantesimo spia acceso,
desidero che lo portiate sempre.” Io annuii (nessuno
si preoccupò di richiedermi una risposta verbale),
mentre
il mio padrone disse “ … Sì, grazie
professore.” “E questo porta alla terza e
ultima cosa … poiché Draco già lo fa
… in privato Harry, puoi chiamarmi Severus.”
“Perché non padre o papà?”
Chiesi di botto “Vanno guadagnati certi privilegi.”
Aggrottai la fronte pensieroso “Maestro si sente bene?"
Chiesi dopo uno
sguardo a Potter che, già strano da prima, parve sul punto
di svenire "Sembra
un po’ pallido." “Sì credo di
sì, sto bene … il professore ha ragione, ci
sono privilegi che vanno guadagnati, Severus va bene.” Non so
perché, ma i
soggetti delle risposte mi parvero differenti.
“Padron
Piton Signore, Blindlin e
gli altri elfi hanno finito Signore.” Disse
l’esserino entrando nella stanza “Riusciamo
a sentirlo nonostante il Muffliato?” Domandò Harry
“Chiamandomi l’ha spezzato …
Veniamo a vedere Blindlin grazie.” Corsi quasi al pari di
Harry che, con
trepidazione, aprì la mia stanza e sorrise “Guarda
Draco, in più nella tua c’è
anche il camino.” “Ora, anche nella tua." Disse
invece Severus, mentre io
mi affacciavo prima all'una poi all’altra stanza controllando
“E’ vero mio
Signore … grazie.” “No Grazie a Blindlin
… grazie a te e a chi ti ha aiutato.”
“Di niente giovane maestro … Blindlin fa sempre
cosa padron Piton dice di fare
per aiutare padron Potter.” “Cosa
…” “Niente Draco … Basta
così. Blindlin
puoi andare.” Tagliò corto il mio
Capocasa.
Padre
e figlio, lo sapevo bene,
avevano bisogno di conoscersi e in fretta, ma avevano anche bisogno di
aiuto ..
ci provai " Che si fa adesso?" Domandai a nessuno in particolare
"Per voi due è giunto il momento di prepararvi e andare a
dormire, in
quanto a me ho una pozione di cui occuparmi." "Ma Severus ci sono
molte cose di cui parlare." Mi impuntai. "Cose che una mente riposata
recepisce meglio." Replicò lui deciso "Ma è
presto." "Allora,
una volta a letto potrete leggere per una mezz'ora in più."
"Sei serio?"
"Serissimo." "Possiamo usare il bagno immagino, mi può
indicare qual
è?" Entrambi ci voltammo verso Harry ...
quell'incomprensibile sfregiato,
con il suo docile comportamento, mi diede un silenzioso comando ....
avevo
perso la battaglia ma non la guerra.
Il
secondo round avrei voluto
iniziasse stamani appena sveglio, ma sembrava che Severus e Harry
avessero
stipulato un tacito accordo che prevedeva la quasi totale indifferenza
delle
parti. Non mi credete? Allora ascoltate .... "Buongiorno."
Augurò
Harry in generale quando ci ritrovammo tutti fuori dalle proprie stanze
"Buongiorno Maestro, buongiorno Severus." "Buongiorno a voi ...
Bene, se avete preso tutto possiamo andare in Sala Grande." "Un
momento Severus." Lo chiamai quando vidi il mio padrone annuire e
l'altro
avviarsi alla porta "Come giustificheremo il fatto che dopo le lezioni
verremo qui?" "Lui," indicò il grifone "è in
punizione con
me fino a Natale per aver sottratto il Veritaserum; sarà
sufficiente e, dal mio
ufficio, accederete a queste stanze." "Più stringato no?"
....
Guadagnai un'occhiataccia. A pranzo Harry rimase concentrato sul suo
cibo (che non mangiò),
senza neanche rendersi
conto della mancanza del padre al tavolo degli insegnanti e ...
ciliegina sulla
torta (anche se questo non c'entra con il
loro comportamento) durante Erbologia, ultima lezione della
giornata,
cominciò a piovere ... "Mi bagnerò la mia
splendida chioma." Mi
lamentai petulante "Potrai fare una doccia appena rientrati al
castello."
Mi rispose il Golden boy accondiscendente "Mi si elettrizzeranno
aspettando
anche solo dieci minuti uffa." "Io la farò dopo." .... Lo
amai
ancor di più. Torniamo al presente.
Prima
del vostro arrivo avevo già
scartato due prospettive di svago, la prima: spiare Harry sotto la
doccia (scartata per ovvie ragioni di
rigonfiamenti).
La seconda, scoprire dove si trova Severus e cosa sta facendo (anch'essa scartata per ovvi problemi a
rimanere in un unico pezzo) quindi non mi è
rimasta che la terza: sedersi e
osservare la sala principale in cui ora mi trovo (questa
mi piace di più, è innocua). Vediamo
... è a forma di trapezio,
nel lato corto si trovano il divano
a tre posti, un tavolino da fumo in vetro e come vi avevo accennato,
una delle
due poltrone coordinate. Una fornita libreria, in legno di noce
intarsiato occupa
invece la maggior parte della parete alla mia sinistra mentre la porta
subito affianco,
conduce al laboratorio privato - e per noi proibito - del mio padrino
quindi
continuo a esplorare. La parete opposta, la più lunga di
tutte, ha una mensola
carica di altri libri proprio sopra il camino di marmo e tre porte che
conducono alle camere. Davanti a me, nella parte obliqua c'è
la porta del
bagno, quella d'ingresso e, molto distanziato, un basso mobile dove
sono
appoggiati un set da scrivania, (con
tanto di piuma, calamaio e una montagna di compiti da correggere)
un
calendario e una candela ... "Ah, tu sei qui, dov'è Harry?"
....
Il
mio Capocasa: un uomo amante
delle entrate a effetto, è appena sbucato dalla parete che
ho or ora finito di descrivervi
e per sbucato
intendo letteralmente. Deducendo
quindi che la porta citata ieri, quella che va da qui al suo ufficio e
viceversa, è a scomparsa, limito il mio stupore al minimo
rispondendo "Sta
facendo la doccia, dovrebbe essere ..." Il mio padrone esce dal bagno
già
vestito e con un asciugamano in testa con il quale friziona i capelli
nell'intento di asciugarli "Eccolo!" "Per Merlino Harry sei un
mago, usa un incantesimo essiccante invece di fare alla babbana."
"Scusi?" "Lascia perdere piuttosto: non ti avevo detto di non
toglierti mai il bracciale?" "Sarebbe pura pedofilia se guardasse in
certi momenti." (Oh se lo sguardo
potesse uccidere ....) "Se non te lo fossi tolto avrei visto
che stavi
entrando in bagno, se avessi guardato dopo avrei visto solo la porta
chiusa e
avrei capito che eri dentro." "Se ce lo avesse detto non saremmo qui
a parlarne." "Non essere insolente." "Scusi ... non lo
toglierò più." "Lo voglio sperare o la tua
Firebolt resterà chiusa
nel mio armadio per alcuni giorni." " Ecco a proposito di
punizioni...." Dice Harry facendo evanescere l'asciugamano "Oh avremo
modo di cui parlarne, ma ora ... cominciamo con le lezioni extra."
annuiamo
all'unisono.
Ammetto
che non ho la più pallida
idea di cosa intende insegnarci e l’ordine "Datemi le
bacchette, per ora
non vi serviranno." Non mi tranquillizza esattamente come non
tranquillizza
il mio padrone "Non ci farà lezioni come L' Umbridge spero!"
"Certo che no, ma non voglio che nessuno qui dentro perda un arto ...
prima vi mostrerò l'incanto e farete pratica usando questi."
"Cosa
sono?" Chiedo confuso alla vista di corte bacchette metalliche con un
foro
sull'estremità anteriore, il Golden boy risponde "Puntatori
luminosi ...
sono oggetti babbani, non credevo li conoscesse Professore." "Mio
padre era babbano." Risponde (non ci
posso credere) "Sei un Mezzosangue?" "Non voglio che usi
quel termine Draco." Mi rimprovera Harry immediatamente "Va bene ..
sono fiero di esserlo." Dice invece Severus "Non doveva comunque
dirlo e lei lo sa meglio di tutti." "Sì Harry, ma torniamo
all'argomento principale ... prendete questi." "E’
così
pericoloso?" Chiedo "Sì ... serve pure un bersaglio."
Rinchiude
tutti e tre noi dentro una bolla protettiva (che
lascia fuori solo l'arredamento), evoca una riproduzione
molto
fedele di un Mangiamorte e pronuncia chiaramente "Sectumsempra"
TRE
GIORNI DOPO ‘passati a studiare e
allenarci’
Con
il senno di poi posso
affermare che l'idea dei puntatori luminosi era ben pensata
perché se avessimo
usato le bacchette, non so se sarei qui a raccontarlo. "Non si
può andare
avanti così Potter, guarda dove punti quel coso, accidenti!
Se fosse stato un
vero combattimento, avresti quasi ucciso Draco squarciandogli il
petto." Aveva
gridato esasperato il mio padrino durante l'allenamento di due giorni
fa "Non
riesco a concentrarmi come dovrei, se devo far attenzione pure a dove
metto i
piedi." Ribatté l'altro riferendosi agli ostacoli che aveva
piazzato
Severus lungo la stanza "Il campo di battaglia pensi sia privo di
ostacoli?"
"Certo che no ma più grande che sei metri per quattro
sì." "Ha
ragione Severus." Intervenni prima di veder scorrere sangue "Non
potremmo usare la stanza delle necessità? Ci sarebbe tutto
lo spazio necessario
e tutti gli ostacoli che preferisci." "..Ma che tu migliori o no
Harry, ti porto dall'oculista ... quegli occhiali sono un Handicap che
non ti
puoi permettere." Ecco perché adesso siamo qui nella Londra
babbana.
"Signore
aspetti, qui non
accettano Galeoni." Sta dicendo il mio padrone trottando per stare al
passo di Severus "Avremmo dovuto fermarci alla Gringott per cambiare
valuta, non ho contanti babbani con me." "Non ti serviranno .. ora
seguitemi in silenzio." Harry si volta verso me e sospira pesantemente
"Come
se potessimo farci spedire il conto a Hogwarts." Faccio spallucce e lui
sospira di nuovo.
Arriviamo
al negozio un minuto più
tardi, entriamo e ci avviciniamo al bancone. "Buongiorno signori,
desiderate?" "Abbiamo un appuntamento alle tre." Dice il mio
Capocasa "Può dirmi il nome?" "Piton." La signorina bionda
controlla in una strana macchina e sorridendo al professore dice "Ah
siete
qui per delle lenti a contatto accomodatevi pure, il medico vi
chiamerà a
momenti." "Grazie." Severus
si ferma a leggere un manifesto con pubblicizzati prodotti oculistici,
mentre
Harry passeggia avanti e indietro per la stanza ed io mi accosto al
muro
osservandolo "Nervoso?" Chiede un ragazzo forse ventenne, guardando
Harry
che annuisce "Anch'io lo ero la prima
volta, vedrai
ci farai l'abitudine, non è complicato come sembra mettere
le lenti. Io sono
qui per farmi prescrivere quelle colorate. Vorrei gli occhi verdi come
i
tuoi." "Non sapevo esistessero." Risponde Harry "Oh si, le
fanno di qualsiasi colore anche viola." "Capisco." "Sai che
è maleducazione non presentarsi? Io sono Draco e tu chi
sei?" Intervengo
irritato "Come? Ah scusa, ho capito, non ci stavo provando con il tuo
ragazzo, sono Jasper." Arrossisco, ma è il mio padrone a
rispondere
balbettando "No, no non ti preoccupare, cmq piacere io sono Harry."
"Piacere ..." "Jasper Green?" "Si eccomi, arrivo ....
a presto ragazzi." "Se lui non ci stava provando con te, io sono una
ballerina in tutù rosa." Dico osservando la porta dietro la
quale è
sparito il damerino "Sei geloso?" "Chi io? non essere idiota."
Mi tappo la bocca con le mani, ma ormai l'ho detto "Mi dispiace
Signore."
Si guarda in giro notando solo noi tre nella stanza "Lo so." Dice
sedendosi ... inginocchiarmi al suo fianco questa è la
punizione (chissà perché
Severus non dice niente),
penso.
NELLA
TESTA DI HARRY
-
Harry Piton? E' questo il nome
che ha dato all'oculista, dice che per sicurezza meglio non usare il
mio vero
cognome .... no, no Harry smetti di arrossire - ..... - mi vergogno un
pò sono
l'unico che entra dal medico accompagnato, ma sembra che nessuno ci
faccia caso
- .....- ma come fanno a dire che è facile mettersi le lenti
.... tirare su la
palpebra con l'indice, fin qui ci sono .... con il medio dell'altra
mano tenere
in equilibrio la lente ... più o meno ci sono ... con
l'indice della mano che
tiene la lente esporre il basso dell'occhio e inserire la lente ... poi
rilasciare tutto ... ohi l'occhio destro mi sa che l'ho compromesso ...
mi
viene da ridere istericamente - .... - oh ora ci siamo ... allargo
l'occhio con
la destra e inserisco la lente con la sinistra ... molto più
facile sì - .....
Cosa? No, non posso permetterlo. Non può pagare Piton ...
abbiamo richiesto le lenti
più lavorate e costose, per facilitare la manutenzione ...
lo devo fermare ....
- ..... - stavo davvero per chiamarlo Papà pur di vincere lo
scontro? (mi hai
fermato troppo presto) ma sei impazzito cuore? [hai ottenuto quello che
volevi
comunque] ... ha pagato lui, caro il mio subconscio [mi riferivo
all'altro
desiderio, quello masochista]; non farci arrossire di nuovo per favore
(gli hai
dato tu accesso a leggerti i pensieri), mi sorprende comunque che abbia
accettato [non l'ha ancora fatto]. Ma non sei tu a leggere il
linguaggio del
corpo? [...] - ..... - spero che Draco non abbia capito, ora
è meglio che non
sappia come voglio pareggiare un pò i conti . - ... - pensa
a non vomitare
Harry, la smaterializzazione non fa per te -
FUORI
DALLA TESTA DI HARRY e
fuori dai cancelli di Hogwarts
Non
prendetevela con me per il
salto temporale, stavolta non ho scelto io, comunque ....tralasciando
quanto mi
stupì sentire l'oculista chiamare Harry Piton e vedere le
buffonate del mio
padrone alle prese con le lenti a contatto, quello che vale la pena
raccontarvi
è la lite, se così si può chiamare,
fra padre e figlio al momento del
pagamento. "No, no , no cosa stai facendo?" Sentii chiedere da Harry
quando si accorse che Severus era vicino al registratore di cassa (per me altro macchinario strano)
"Occupati
degli affari tuoi..." "Questi sono affari miei." "Io non
penso proprio, se avessi voluto farti pagare, non ti avrei
accompagnato!"
"Ma p..." "Niente ma, non insistere." E lui che fece? Gli
strappò di mano il portafoglio "HARRY JAMES ... DAMMELO
IMMEDIATAMENTE!"
"No se non prometti almeno di farti rimborsare il denaro." "Non
prometto un bel niente, sono responsabile per te fino alla maggiore
età anche
economicamente, quindi smettila con questi capricci o a casa, facciamo
i conti."
Non capii cosa intendesse, ma evidentemente Harry sì
perché rispose "Quei
conti?" "Oh sì!" "Hai letto ..." "Ovviamente."
E tese la mano sulla quale, un nanosecondo dopo, l'altro
lasciò cadere
l'oggetto richiesto "Grazie ... ci scusi, ma il ragazzo a volte ha
bisogno
di esser rimesso in riga." Disse Severus voltandosi nuovamente verso la
signorina
bionda dietro al bancone " Oh non si preoccupi, dovrebbe esser fiero di
suo figlio che ha un così buon senso di
responsabilità, alla sua età non molti
lo sono purtroppo." " Lui più di quanto vorrei ... quanto le
devo?" .. Il silenzio in cui il mio padrone si rinchiuse, ci
accompagnò
fin dopo la smaterializzazione congiunta avvenuta in un vicolo buio
dietro il
negozio, quindi ora torniamo a questo esatto momento.
"TEMPUS
... le 4.10 bene!"
Dice il mio padrino guardando l'ora "Possiamo andare direttamente nella
stanza delle necessità, dovete prendere più
pratica con il Dolohoferio e
sopratutto non dovete dimenticare di usare gli incantesimi non
verbali." Già,
perché in questi giorni oltre al Sectumsempra, Severus ci ha
insegnato altri
incantesimi molto interessanti fra cui questo, Dolohoferio: una
maledizione che
provoca ferite interne serie, ma non mostra alcun sintomo esterno "Ma
il
professor Silente approva, sa cosa ci sta insegnando?" Chiede Harry
ancora
leggermente rosso in volto da prima "Non ha bisogno di sapere tutto."
"Ma potrebbe avere dei guai se lo scopre." Dice preoccupato passando
nuovamente alla formalità con cui si rivolge al padre (deve aver pensato che fra i babbani era
più credibile non farlo), penso
"Mi pareva che tu non volessi più essere manipolato."
"Maestro?"
lo chiamo attirando la sua attenzione "Credo che sia lo stesso
ragionamento per cui l'anno scorso avete creato l'ES: volevate essere
preparati
a cosa c'è la fuori." "E’ magia nera?"
"Sì." Risponde Severus
"... Legale e la useremo per la luce contro chi non si fa scrupoli. Se
ti
fa sentir meglio. Usata correttamente non uccide."
Prendiamo,
come ogni volta, le
precauzioni necessarie per arrivare al settimo piano senza essere visti
tutti
assieme, io e il mio padrone stiamo facendo il giro lungo "Signore,
pensando a Silente ... non abbiamo più cercato di scoprire
cosa aveva fatto a
quella mano." Chiedo più per passare il tempo che per
curiosità "Ho
chiesto a Hermione e a Ron di scoprirlo appena li ho visti il giorno
dopo a
pranzo." Mi risponde lui con un sorriso molto malandrino che mi fa
chiedere "E cosa hanno scoperto?" "Che è folle quanto
pensiamo: non
so cosa ma ha visto dentro il cristallo nero come fosse una delle sfere
della
Cooman tentando poi di maneggiarlo a mani nude." "Come è
andata a
finire, ha ottenuto ciò che voleva?" "Non te lo so dire
....a quel
punto li hanno sgamati." "Chi?" "Hermione e Ron."
"Hanno spiato il preside?" Chiedo un pò più forte
"Shh, Hermione
aveva un altro piano, ma ci voleva più tempo." La cosa non
mi stupisce e
comunque potrei chiedere chi li ha scoperti o se sono stati puniti, ma
Harry
dopo aver borbottato qualcosa di incomprensibile cambia bruscamente
discorso
"Secondo te c'è un modo per riconoscere un Mangiamorte
quando è
incappucciato e indossa la maschera?" "Il Signore Oscuro, da quello
che ne so, riesce sempre a distinguere i suoi seguaci quindi un modo
deve
esserci, ma perché questa domanda?" "Non voglio che Lucius
resti
ucciso da uno di noi due se la situazioni ci sfugge di mano.
Dovrà pagare per
quello che ti ha fatto, ma non con la vita." "Perché?"
"Perché
è tuo padre ed è un bene prezioso averne uno." (Il che vuol dire anche un'altra cosa)
"Non vuoi neanche rischiare
di colpire Severus vero?"Annuisce "Ma credo che lui non
terrà la
maschera una volta scoperta la mia presenza lì, soprattutto
se ci sarà uno
scontro dove tutti saranno coinvolti ... siamo arrivati! Ora per far
comparire
la porta devo togliere il Muffliato che avevo messo su di noi." (Io non mi ero accorto neanche che lo aveva
messo) penso annuendo e facendomi un pò da parte
... un attimo dopo
entriamo nella stanza.
UN'ORA
DOPO
"Va
meglio, ma i tuoi
incantesimi più semplici Draco sono ancora imprecisi." Ci
dice il mio
padrino porgendomi una mano dopo esser stato atterrato da Harry per la
ventesima volta " Ricorda, può servirvi anche un semplice
expelliamus, non
va sottovalutato niente. Tu invece Harry, esercitati di più
sugli incantesimi
non standard. Quello su cui ora mi concentrerei però
è L'Occlumanzia,le altre
sere eravate troppo esausti per prestare la giusta attenzione, ma
stasera
niente scuse, dovete impegnarvi, soprattutto tu Harry." "Lo so, ma
prima di cominciare vorrei parlarle." "Lo stiamo facendo."
"Da soli intendo." Dice guardandomi "Cosa? No, perchè non
posso
sentire?" " E’ una cosa che devo sapere e non ti riguarda
Draco."
"Ma Signore ...." Mi prende per un braccio portandomi un po’
più in
là, in modo che Severus non ci senta "Concedimi un momento
da solo con
lui, non posso affrontare le lezioni di Occlumanzia senza sapere delle
cose. E'
stupido lo so, ma per me sarebbe più facile se a insegnarmi
tale arte non fosse
il mio professore ma mio ... Qualcuno che ci tiene a me abbastanza da
adottarmi" (Santissimo Salasar, non ero
io a volere che si conoscessero un pò?) Penso
arrossendo vergognosamente
"Capisco Signore, è più che giusto. Mi perdoni."
"Va bene ....
eccoci professore, posso avere quella conversazione privata con lei?"
"Ti basta un'ora immagino, dopo dovremmo andare a cena."
"Sì,
grazie."
NEGLI
ALLOGGI DEL PROFESSORE
(dieci minuti dopo)
Secondo
voi può essere scoperto
l'incantesimo di trasparenza? Quello che se lo lanci su un muro, esso
diventa
trasparente per l'incantatore? Come sarebbe a dire il mago sono io? Va
bene
avete ragione, però intanto ci provo. I due sono in camera
di Harry e hanno
gettato l'incantesimo silenziante .. per fortuna so leggere il labiale.
"Non
hai personalizzato la
stanza, mi aspettavo di trovarla nel solito caotico modo in cui ho
visto quella
negli altri alloggi." Sta dicendo Severus, guardandosi intorno (le cose di Harry devo essere ancora nello
zaino) "E’ una sistemazione provvisoria professore,
prendo solo quello
che mi occorre al momento." "Alla fine della settimana non
tornerà a
essere la classica stanza degli ospiti, confido che tu lo sappia." Gli
occhi di Harry si ampliano incredibilmente "Ve .. veramente?" "Proprio
così, comunque di che volevi parlare?" "Di noi. Quello che
ho capito
è che i fallimenti passati sull'apprendere l'Occlumanzia,
erano dovuti
maggiormente alla scarsa stima che io avevo di lei e di conseguenza al
mio poco
impegno. Ora è diverso il motivo per cui mi sottopongo ad
apprendere, non
voglio partire con il piede sbagliato." "Belle parole, ma cos'hanno a
che fare con me?" Il Golden boy lo guarda intensamente "Mia madre si
fidava di lei, però io non so cosa aspettarmi. Non
è più soltanto il mio
professore, ma sembra che non voglia pensare a questa differenza
sostanziale, ho
bisogno di sapere: non sono voluto neanche da lei non è
così?" "Lo
sei fin troppo invece." CRAC "Cosa è stato?" Chiede Harry,
mentre io sono preso dal panico "Draco avrà fatto cadere
qualcosa."
"Si sarà fatto male devo andare a vedere." "Sta benissimo
siediti." "Ma come lo sa?" "Lo so e basta, siediti!" Tiro
un sospiro di sollievo puntando la bacchetta sul bicchiere in frantumi
e lo
riparo, poi torno a leggere il labiale dei due "Non sono mai stato un
uomo
piacevole, ma non ti tratterò duramente come prima."
Riprende Severus
prima che l'altro possa chiedergli spiegazioni su quel - lo sei fin
troppo -
" Ti chiedo rispetto, ubbidienza, sincerità e
autoconservazione. Con te
sarò onesto, ti proteggerò come e più
di quel che ho sempre fatto, ti punirò
tutte le volte che te lo meriti, ma ti darò modo di
giustificarti prima di
farlo. Saprò ascoltarti e ci sarò quando avrai
bisogno che qualcuno ti ascolti.
Non aspettarti però affettuosità, non sono quel
genere di persona." (Wow, è molto
di più di quel che è stato
disposto a fare mio padre) penso, mentre Harry annuendo
chiede "Come
mi punirà?" "Penso che tu lo sappia." "Ma ho sedici anni!"
"Ciò non toglie che sia stato tu a chiederlo." "Non gliel'ho
chiesto."
"Vero, ma nel subconscio hai applicato esattamente la regola d'oro
dell'Occlumanzia: hai spinto avanti a tutto proprio l'immagine che
volevi
mostrarmi." "Perché lei lo accetta?" "Non è abuso
e forse ti
farà pensare prima di agire sconsideratamente." Vedo Harry
arrossire e
Severus sollevare un sopracciglio quando l'altro lo ringrazia "Non ero
un
suo onere, ma mi ha preso comunque e la ringrazio." Il mio padrino
annuisce
e si alza dalla sedia sulla quale era seduto "Ti lascio il tempo di
cambiarti per andare a cena." (Merda)
penso, mentre il mio sguardo si incrocia con il suo: (è stata
una coincidenza vero?)
NELLA
SALA GRANDE
"Se
il vecchio non si sbriga
a finire il discorso mi mangio il piatto." "E io le stoviglie, ho una
fame." "Tiger, Goyle, ma siete impossibili; avete fatto uno spuntino
neanche un'ora fa!" Dice Pansy disgustata "Ma che ci fa la McGranitt
con il cappello parlante in mano?" "Credo di saperlo Blaise." Dico
in un sussurro udibile solo dai miei quattro amici "Ve lo dico poi" (Ninfadora Tonks, Remus Lupin e Charlie
Weasley sono arrivati) penso. Siccome credo che la cosa vada
raccontata per
bene io ora vi saluto. Bye.
__________________________________
se avete trovato delle
imprecisioni mi scuso ma ho messo fretta alla mia stupenda beta Luisa
per pubblicare il capitolo ora perchè per una settimana non
ci sarò ... me ne vado in ferie .... niente pc per
sette giorni ma non preoccupatevi non aspetterete troppo per il
capitolo 26 che ho già cominciato a scrivere e quando torno
prendo gli appunti che scriverò nonostante le
ferie x trascriverli sul pc. Baci, Pamela
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