Immersed in the Dark

di Moira__03
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Salve a tutti! Come ho già specificato nell'introduzione, questo modo di raccontare come siano andate le cose tra Bulma e Vegeta è fondamentalmente incentrato sull''introspezione, sui pensieri e sulle motivazioni. Ma ovviamente cercherò di non far mancare, in futuro, discussioni, scontri vocali e dialoghi.
Che dire più ... spero davvero che vi piaccia ^_^ è ben accetto ogni tipo di consiglio! Un bacione a tutti e buona lettura :D








-     DOUBT     -


Continuava ancora a chiedersi il perché.
L’aveva vista tremare di fronte a lui.
L’aveva vista nascondersi da lui cercando una vana protezione dietro il suo amico terrestre.
L’aveva vista indietreggiare, i lineamenti del volto piegati in una smorfia di terrore, mentre lui avanzava verso il gruppetto in cui vi era lei, in mezzo alla stesura verde del pianeta ove si trovavano e che tutti stavano cercando ancora di riconoscere.
L’aveva sentita pronunciare il suo nome con sillabe tremanti riconoscendolo, quando era apparso dinanzi a lei all’improvviso sul pianeta Namecc, notando come i suoi occhi si erano dilatati a causa della paura di averlo di fronte.
Lei lo aveva riconosciuto e aveva reagito così come tutti gli altri esseri dell’universo che in passato disgraziatamente avevano incontrato il suo cammino.
Ed era inevitabile che ora Vegeta fosse tartassato dal dubbio dacché davvero non riusciva ancora a spiegarsi quale angolo irrazionale del cervello di quella donna fosse riuscito ad eliminare i ricordi del terrore provato nei suoi confronti, elaborando il pensiero di invitarlo a casa sua.
Aveva già dimenticato chi egli fosse?
 
 


-    
hazard     -
 
Lo aveva visto in disparte, le braccia incrociate al petto, con uno sguardo severo volto altrove.
Aveva visto quel saiyan intenzionato a distruggere la Terra, i suoi amici, la sua vita.
Nonostante fosse giorno, riusciva a vederlo costantemente avvolto dalle tenebre, gli occhi di un taglio spietato tanto che avrebbe suscitato terrore persino se non lo avesse voluto.
Intravedeva il suo corpo muscoloso e lacerato dai segni di battaglie che lo avevano visto protagonista probabilmente sin da quando era molto piccolo.
Ma in quel saiyan riusciva a scorgere la vita di un uomo sconfitto dentro, dilaniato dal rancore.
Un uomo solo.
Sapeva che si era spinta un po’ troppo decidendo di offrirgli la sua dimora come luogo in cui soggiornare.
Ma lei era sempre stata un po’ imprudente, per quanto intelligente fosse.
Bulma sapeva che Vegeta era ossessionato dal voler rincontrare Goku per poi distruggerlo con le sue mani, e che fino ad allora non avrebbe distrutto il pianeta. O almeno ci sperava.
Ma che differenza faceva avere Vegeta in casa o in giro per la Terra?
Nessuna.
Oltretutto … avrebbe potuto persino conoscere cose nuove no?








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