PROLOGO
All’ufficio dell’hokage tutto era
tranquillo. Naruto, che ormai era riuscito a convincere la vecchiaccia ad andare
in pensione e a farsi nominare al posto suo, sedeva beato sulla sua bella
poltrona, mettendo i piedi sul tavolo e guardando con approvazione una sua copia
che firmava le scartoffie in vece sua. Il novello hokage era soddisfatto, e
mentre sorseggiava una fresca aranciata si crogiolava al tepore dei suoi
pensieri: “Ah, che bella la vita dell’hokage se sai fare il kage bunshin!
Nessuno ti rompe, sei il capo, fai quello che ti gira, hai l’entrata gratis al
cinema, niente missioni assurde…”. Ma tale corso di pensieri fu interrotto da un
fastidioso casino proveniente dalla strada. Difatti, a Konoha c’era un gran
macello. Era come se ci fosse una sollevazione di popolo. E i protagonisti
sembravano molto arrabbiati. Tra l’altro, in tale sollevazione erano presenti
volti più o meno noti: i genitori di Sasuke, Konohamaru e co., Kimimaro, …
“Basta! Non è giusto che solo
perché siamo brutti, morti o entrambe le cose nessuno ci considera!” strepitò
Fugaku Uchiha, padre di ben due geni dalle tendenze assassine. Moegi, la
compagnetta di Konohamaru, si aggiunse e disse “Giusto! Tutti parlano sempre dei
soliti protagonisti, e nessuno ci si fila mai!” “Ehy! State dimenticando i
Personaggi Misteriosi! Solo perché non ci hanno mai visto, non vuol dire che non
esistiamo!” strepitò il membro del mistero dell’Akatsuki, facendosi portavoce
delle frustrazioni sue e del suo datore di lavore. “Ha ragione! L’hokage ci deve
aiutare! Ne ha il dovere!” aggiunsero uno o due anonimi personaggi.
“Ehy! E che colpa ne ho io?
Parlatene ai fan writer! Mica l’ho deciso io di essere carino e
interessante!”
Si udì un ruggito animalesco.
Naruto era preoccupato. Era pur vero che nelle fan fiction si parlava poco di
certa gente, ma in fondo cosa volevano? La maggior parte non li aveva uccisi
lui! Che se la prendessero con i loro assassini! Quelli brutti invece dovevano
arrabbiarsi col papà Masashi e basta. Che colpa aveva un povero hokage? Come se
lui avesse tempo da buttare in simili scempiaggini! Fratelli, lui è l’hokage,
mica il primo cretino che passa per strada! ha mille impegni e tempo libero
zero, come pensavano che… *SBONK!*
Un sasso atterrato in mezzo agli
occhi del biondo Capo di Stato lo costrinse a prestare più attenzione alle
lamentele dei presenti. “Ok, ok! Cosa rivendicate, quindi?”
“VOGLIAMO CHE ALMENO IN UNA
FANFICTION SI PARLI DI NOI! IN TUTTO IL WEB NON C’È UNA SOLA PULCIOSA DRABBLE IN
CUI SIAMO PROTAGONISTI!!”
Vociferò il Popolo.
“Uh…okay. Sentite, io conosco una
fan writer, una di quelle pantofolaie sfaccendate che invece di studiare
scrivono cavolate. Se volete, magari… potrei chiederle se…”
“NO! VOGLIAMO UN AUTORE SERIO!
QUALCUNO CHE CI SCRIVA UNA ROMANTICA, O UNA FANFICTION DI 70 CAPITOLI!!” pretese
la Folla.
“Ehy, vabbè che sono l’hokage ma
non sono mica dio! L’unica cosa che vi posso concedere è parlare con questa e
farle scrivere una storiella su ognuno di voi! In fondo l’avete detto voi
stessi: o siete brutti o siete morti. Che pretendete?”
“ooooooooh” mugolò la folla mogia
mogia, facendo una splendida assonanza di “m”. Naruto lo prese per un sì, e
contattò la summentovata scrittrice fancazzista.
“Pronto?”
“Ciao. Senti, sono Naruto
Uzumaki. Hai presente? Quello bello, biondo, con gli occhioni blu.” ”AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! SFIGA, SFIGA, C’È AL TELEFONO NARUTO!
ODDIO!”
“Zitta e senti qua. Ti andrebbe
di scrivere una raccolta di drabble? Ti pago! (seeee)”
“Per te lo faccio gratis! Capita a fagiolo!
Avevo giusto in mente una KisaIta che…”
“No, mi servirebbe
piuttosto….” ”Ah no? Preferisci una
bella lemon con te e Sasuke?” ”Solo se sono io il se…NO! Non distrarmi!
Dovresti scrivermi cose che hanno protagonisti tipo Kimimaro, i genitori di
Sasuke,… quella gente lì.” ”Eh?! Ma
sono tutti brutti o morti!”
“Appunto.”
“Vabbè… se me lo chiedi tu, Naruto chan…lo
farò!”
“GRAZIE! Mi hai appena salvato la
vita! Ganbatte tebayo, mi raccomando!”
“Ci penso io, fratello…”
***
Kukuku... vedrete... trema, Fugaku Uchiha!
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