Primo capitolo
Era la mattina del primo settembre, la sveglia segnava le
nove del mattino, io sapevo che il treno partiva alle undici e volevo arrivare
puntuale almeno quest’anno. Erano già passati tre anni da quando avevo scoperto
di essere una strega, ricordavo ancora quel giorno come fosse ieri, quando mio
padre lesse per la prima volta la lettera di Hogwarts non riusciva a crederci,
ma era felicissimo per me. Mia madre dal canto suo mi accompagnò senza
esitazioni a Diagon Alley, era una strega dopo tutto e aveva sempre sperato che
io avessi ripreso da lei. Quando arrivò il momento di partire, giunsi al
binario nove e tre quarti con le gambe tremanti e le farfalle nello stomaco,
non conoscevo nessuno che fosse un mago o una strega, fino a quel momento avevo
trascorso tutta la mia vita con i babbani, poiché mia madre era entrata in
conflitto con la sua famiglia per aver sposato mio padre, un comune babbano.
Allora non comprendevo il motivo di tale ostilità, ma quando capii che mia
madre e la sua famiglia erano dei serpeverde non feci più domande. Quello
stesso giorno fu davvero speciale e segnò definitivamente la mia vita,
cambiandola radicalmente. Sul treno conobbi i miei due futuri migliori amici, Albus Severus Potter e Rose Weasley. Albus per me era davvero
un grande amico, mi aiutava sempre quando ne avevo bisogno, capiva se avevo
qualcosa che non andava e mi difendeva quando qualche serpeverde,
col cervello di un rospo, mi dava della mezzosangue. Durante questa estate però
Albus si era allontanato da me, passando la maggior
parte del suo tempo con suo fratello maggiore James e il suo gruppo di palloni
gonfiati, facendo tutto il possibile per evitarmi, così inevitabilmente avevo
passato tutta l’estate in compagnia di Rose e la maggior parte del tempo trascorso
con lei scoppiavo di continuo in lacrime per suo cugino.
Quella mattina preparate le valige e controllato che non
mancasse nulla all’appello presi la mia bellissima Sif,
barbagianni di trentacinque centimetri di lunghezza e scesi a far colazione
verso le dieci, certa che per la prima volta non avrei tardato. Mangiai latte e
biscotti, poi preparai il caffè per mamma e papà, già in sala ad aspettarmi.
Ero davvero felice di tornare ad Hogwarts, quest’anno
puntavo a vincere tutte le partite di quidditch e a
prendere il massimo dei voti in tutte le materie, non volevo vedere nemmeno un
Troll su uno dei miei compiti svolti.
Arrivai alla stazione di King’s
Cross verso le dieci e mezza, pochi minuti prima che arrivassero le famiglie
Potter e Weasley , li vidi dirigersi verso me e mia
madre, quando guardai Albus e James cambiare
direzione e andare verso i loro nuovi amici, o meglio i nuovi amici di Al! Per
fortuna l’abbraccio forte di Rose e Lily mi impedì di versare nuovamente
lacrime, feci un respiro profondo e le salutai “ Ragazze mi siete mancate da
morire queste ultime tre settimane! Che avete fatto di bello?” Rose mi sorrise
“ Abbiamo passato la fine dell’estate in Francia con Bill e Fleur
e l’ultima settimana siamo stati alla Tana. Tu che hai fatto?” “Io sono stata
in vacanza alle Hawaii con i nonni da parte di mia madre! Hanno deciso che
volevano conoscermi e quindi mia madre mi ha abbandonato al mio destino. Sono
stata anche bene ad essere sincera, mi hanno anche comprato una nuova scopa
volante, l’ultimo modello della Firebolt!” Lily era
rimasta a bocca aperta “Devi promettermi che mi permetterai di farci un giro,
promesso?” disse cercando di convincermi “ Certo lily!”
“grazie Amata!” e mi sorrise. In quel momento spostai, senza volerlo , il mio
sguardo verso Al e lo colsi in flagrante mentre baciava una ragazza del suo
gruppo, con lunghi capelli dorati, dal fisico snello e slanciato.
Inevitabilmente un fremito di rabbia e gelosia si fece sentire, mi veniva
voglia di prendere quella ragazza per i capelli e lanciargli l’incantesimo Mucus
ad nauseam. Poco dopo salimmo sul treno e ci sedemmo
sul primo vagone che trovammo libero e alle undici precise partì il treno.”Lily
tu sai perché Al si sta comportando così con Amata?” “No Rose, mi dispiace, ma
Al e James non mi parlano mai di loro, ed Albus specialmente
è cambiato notevolmente, non lo riconosco più ormai.” “Tranquille ragazze, non
dovete preoccuparvi per me, sto bene davvero” “ Non è vero non stai bene, tu….” Rose fu interrotta dalla strega che spingeva il
carrello portavivande, “qualcosa dal carrello care?” “ Si grazie, io vorrei un
succo di zucca e una cioccorana “ dissi uscendo dal
vagone e mi ritrovai di fronte ad Albus,per un attimo
rimanemmo a fissarci, ma arrossii e distolsi lo sguardo da lui, quando sentii
la voce di James che diceva “ C’è spazio nel vostro vagone Amata? Sai io, Al e
i nostri amici non sappiamo dove metterci” “Mi dispiace per voi James!” dissi
io in tono sprezzante “sono disponibili solo tre posti e voi siete otto” “Va
benissimo verremo solo io, Al e Amy, non ti dispiace vero?” “Certo che no!” * invece
si, mi dispiace, gira alla larga * li feci entrare nel vagone, pagai il mio
succo di zucca e la mia cioccorana e mi sedetti di
fronte ad Albus, cercando di non incrociare i suo
sguardo. Si fecero le undici e il treno partì. “Quest’anno voglio cercare
di entrare nella squadra di Quidditch! Quindi Amata preparati che mi avrai tra i piedi
molto spesso!” disse James, ma feci finta di non averlo sentito e per tutto il
tragitto parlai solo con Rose e Lily, non facendo caso alle stupide battutine di
James e alle smancerie che Amy rivolgeva ad Al, il mio Al.