Pelle di lucertola
Pelle
di lucertola
Con quei capelli biondi e fluenti,
quegli occhi
verde smeraldo, quel corpo alto e sensuale...è sexy dalla
testa ai piedi -
Katniss su Glimmer, The Hunger Games
La pelle della lucertola sotto il sole appare ruvida, ricoperta da
piccoli rigonfiamenti verdi e regolari. Sembrerebbero minuscole punture
di vespe, se non fosse risaputo che si tratta di schifose squame da
rettile.
L'aria
sibila quando Clove lancia il suo coltello nel terreno con
noncuranza, troppo veloce perché la sua preda possa
scappare. La
lama appuntita la trapassa da parte a parte, aprendola a
metà.
Ma
quel colpo non le va giù, è una morte troppo
silenziosa
per i
suoi gusti.
-
Smettila Cato, mi fai il solletico! - a far rumore ci pensa la
sgualdrina del distretto 1 che sghignazza in modo insopportabile,
stringendo il braccio di Cato e sbattendo le ciglia così
tante
volte da sembrare in preda ad un attacco isterico. Clove proprio non
capisce
che cosa ci trovi il suo alleato in una biondina senza cervello come
lei.
La
coda della lucertola si muove ancora, i suoi dannati muscoli non la
smettono di contorcersi, e a Clove non piace quando le sue vittime non
muoiono al primo colpo. Sembra quasi che vogliano prendersi gioco di
lei.
-
Muori. - ringhia, estraendo dallo stivale un piccolo coltello dalla
lama sottile, e con un
gesto fulmineo inchioda il rettile a terra.
Prova
a muoverti adesso,
bestiaccia schifosa,
ridacchia.
-
Che orrore! - Glimmer storce il naso, avvinghiandosi a Cato e
nascondendo il viso nel suo petto.
-
Possibile che tu non abbia niente di meglio da fare che comportarti
da selvaggia? È una selvaggia, vero Cato? -
-
Finiscila Clove. - la rimprovera lui, ma il suo tono è
solo un
po' infastidito. Cato è troppo intelligente per schierarsi
contro di lei a favore di quella stupida con la mira di un ubriaco.
Quando
scaglia le sue frecce sembra davvero poco sobria, come il
mentore del distretto 12. Solo che lei non porta sul suo corpo
l'odore acre del vino.
Gli
altri favoriti chiamano Cato alla Cornucopia e il ragazzo si
allontana, imprecando. Lei e Glimmer rimangono sole nella foresta, ma
Clove non le
rivolge la parola; continua ad estrarre i coltelli dalla lucertola
martoriata, per ricominciare a colpirla in più punti con la
stessa freddezza. Immagina che sia Glimmer, con i suoi boccoli chiari e
i suoi occhi verdi come la menta selvatica e le sue labbra rosse come i
mattoni del distretto 2.
-
Sei gelosa, non è vero? È per questo che mi
detesti, povera
piccola Clove. -
-
Gelosa? - gli occhi di Clove si fanno due fessure, la sua voce
è come veleno. Proprio non si rende conto che potrebbe
ucciderla
da un momento all'altro?
-
Di Cato, perché lui è affascinato da me.
Perché mi trova bella, mentre in te vede solo un'assassina.
Brava, certo, ma solo un'assassina. -
-
Chiudi quella bocca. - non
sono senza cervello come la
povera ragazza di fuoco,
vorrebbe aggiungere, che
prova
dei sentimenti per uno che dovrà fare fuori, ma quelle
parole non riescono a convincere nemmeno lei stessa.
-
Ma certo, tra te e Cato non c'è niente. - sul viso radiante
di
Glimmer si apre un sorriso mozzafiato.
-
Come potrebbe. -
Clove
estrae il coltello dal corpo della lucertola stecchita,
ripulendolo sull'erba umida e specchiandocisi dentro. Lei non ha dei
bei lineamenti pronunciati, la sua pelle è piena di
lentigini e i capelli sono corvini, non dorati come le distese di grano
nel distretto 9. Lei non può definirsi bella.
Eppure
non trattiene una smorfia insolente.
-
Sai Glimmer, la bellezza non è un arma. -
-
Cosa vorresti insinuare? - la ragazza del distretto 1 tutto d'un
tratto sembra aver perso sicurezza. Clove deve proprio sembrare
pericolosa
con un ghigno stampato sul viso e un coltello da manico in mano.
-
Dico solo, che il tuo bel faccino non ti sarà tanto utile
contro di questo. - sventola la lama a pochi centimetri dal suo naso,
poi indica un punto scuro sul terreno, - Potresti fare la stessa fine
di quella lucertola se te ne stai placida sotto il sole, a farti
ammirare da tutti. -
-
E ti assicuro che quella lucertola, da morta, è ancora
più schifosa. - aggiunge.
-
È una minaccia? - le sopracciglia chiare di Glimmer
schizzano
verso l'alto per esprimere tutto il suo disappunto e il suo tono di
voce sale incontrollato di un'ottava.
Paura, povera, piccola Glimmer?
-
Stai lontana da Cato. - Clove le sfiora una guancia rosea con la lama
affilata e gelida, finchè un rivolo di sangue non le scivola
lungo lo zigomo.
-
Questa è una minaccia. -
Prima
di correre verso la Cornucopia, alla piramide di provviste, lancia un
ultimo sguardo al
rettile immobile ai piedi di Glimmer, e il suo volto s'illumina in un
sorrisetto infantile. Per una
volta, si accorge la ragazza del distretto 1, sembra essere carina
quanto lei.
***
La
prima puntura è talmente improvvisa che quasi stenta ad
accorgersene. È il rumore delle migliaia di minuscole ali
che sbattono
incontrollate a svegliarla, il suono orrendo di uno sciame di insetti
in volo.
Quando
il secondo pungiglione le si infilza nella mano, scavando nella
carne e liberando il suo veleno mortale, Clove si desta all'improvviso
e alza lo sguardo davanti a
sé.
Tutto
accade in pochi secondi, ma le ci vuole ancora meno per capire
che quelle non sono semplici vespe, bestiacce maledette che puoi
schiacciare con una mano in cambio di un'innocua puntura;
quelli sono ibridi, Aghi inseguitori. Abomini la cui tossina
è
capace di scioglierti il sistema nervoso fino a farti impazzire.
In
un attimo ne è circondata. I favoriti ne sono circondati.
Cato, Marvel, il ragazzo innamorato, la sgualdrina del distretto 1,
quella del 4.
Quando
la nube scura di insetti la avvolge, Clove sente gli Aghi
inseguitori sul suo corpo, che la sfiorano con le loro ali vibranti e
che
pungono, pungono dappertutto. Quasi non si rende conto di urlare a
perdifiato, di fendere l'aria con un coltello pur di scacciarli.
Il
dolore è tremendo, ma il pensiero di quegl'esseri su
di lei è ancora peggiore. È questo che le da la
forza di
lanciarsi verso il lago, sempre che la strada sia quella giusta. Tutto,
intorno a lei, ha iniziato a deformarsi, a prendere forme e colori
innaturali.
Allucinazioni.
A Capitol City vengono utilizzate per torturare i criminali.
Qualcuno
chiama il suo nome, la prende per un braccio e la trascina via.
La presa è salda su di lei, si stringe forte intorno al
polso, facendo
scoppiare una grossa vescica da cui escono sangue e pus e veleno di
ibrido.
-
Corri Clove, al lago! -
È la
voce di Cato allora, di lui che la porta lontano da
quell'Inferno. Deve essere lui, perché nonostante la vista
offuscata riesce a carpire l'immagine della sua espressione furibonda,
l'ira nei suoi occhi. Tutto l'ardore di un guerriero, perfetto perfino
quando combatte contro degl'Aghi inseguitori.
Che sia un'allucinazione anche questa?
-
Cato! Non lasciarmi qui, aiutami, Cato! -
Le
grida e il ronzare degli insetti sono altissimi, ma uno suono diverso
riesce a raggiungere le sue orecchie, sovrastando tutti gli altri.
È la voce di Glimmer quella,
che supplica stridula, che urla di terrore. Che cerca Cato
perché è rimasta indietro, divorata dalle
punture, il
corpo dilaniato.
-
Cato! -
Ma
Cato non risponde, continua a tenere stretto il polso di Clove,
trascinandola via, al sicuro.
Dopo
quella che sembra un'eternità, Clove sente il gelido
contatto dell'acqua sul suo corpo e le
braccia del suo alleato spingerla al centro del lago, il più
lontano possibile dalla riva.
Le
urla di Glimmer cessano, un cannone spara, ma potrebbe trattarsi del
tributo femmina del distretto 4.
Prima
di perdere conoscenza, nel suo cervello si fanno spazio poche
immagini, parole e allucinazioni, che combattono contro l'oblio
causato dal veleno: uno sciame d'insetti sul suo corpo, una lucertola
morente. Cato che
sceglie di salvare lei, Clove, la ragazza che non ha niente a renderla
desiderabile.
Glimmer che si contorce al suolo, i suoi splendidi capelli biondi che
le coprono il viso devastato. Il suo cuore cche smette di battere. Il
mio no, le
sembra di sussurrare, il
mio non si è ancora arreso.
Io sono ancora viva grazie a Cato.
***
Quando
tornano indietro, il nido degl'Aghi inseguitori è ridotto a
un guscio vuoto. Gli insetti sono spariti, la ragazza di fuoco pure, e
il
ragazzo innamorato se l'è data a gambe dopo aver cercato di
salvarla.
In
compenso il corpo di Glimmer è ancora lì immobile
e
nessuno è venuto a portarselo via. Clove sospetta che sia
per
l'audience. Chissà che divertimento, per quelli di Capitol,
commentare le esspressioni sulle loro facce disgustate.
Si
avvicina al corpo contorto sulle foglie, cercando di respirare con
la bocca. L'odore di carne impregnata di veleno le fa venire il
voltastomaco, ma non le impedisce di tirare Glimmer per le trecce e
girarla a pancia in su, in modo da poter quantificare i danni causati
dallo sciame.
Cato,
ancora furioso per la fuga degl'innamorati sventurati, emette un suono
gutturale, come di repulsione.
-
Devo vomitare. - Marvel corre trai cespugli prima che il suo ultimo
pasto gli esca dalla bocca in fiotti acidi.
Clove
invece rimane inginocchiata a guardarla, studiando quel corpo dai
lineamenti irriconoscibili, come per accertarsi che sia davvero lei.
Niente
ricorda la ragazza tanto sensuale quanto insopportabile di un tempo.
Gli
occhi verdi, adesso vitrei e senza luce, fissano un punto imprecisato
del bosco. Sono vuoti. Morti.
Quelli
che erano stati i suoi capelli, ciocche di prezioso oro
fluente, sono appiccicosi e arruffati, meno luminosi.
E
la pelle. Oh,
la sua pelle. Clove
non riesce a risparmiarsi un risolino divertito.
Le
punture l'hanno ridotta ad un cumulo di carne informe, mostruoso, e
tutto il suo corpo - mani e gambe, viso e perfino bocca - è
devastato da rigonfiamenti bluastri e infetti, grandi come mele.
Ricoprono ogni centimetro di pelle scoperta, come tante ed enormi
scaglie
di lucertola.
Dovrebbe
sentirsene inorridita, ma la situazione, a suo parere, è
piuttosto divertente.
-
Glimmer la bella ha perso, fine dei giochi. - Cato sbuffa, scocciato.
Per lui eri solo una perdita di tempo, povera,
piccola Glimmer, vorrebbe
dirle.
Clove
si allontana dal cadavere, accorgendosi dell'hovercaft in arrivo sopra
le loro teste.
Era ora.
-
Te l'avevo detto io, che avresti fatto la fine di una lucertola. Una
schifosa lucertola morta, ecco cosa sei, Glimmer.- urla, prima che la
portino via.
Le
risate di Cato attirano la sua attenzione. Forse pensa che sia pazza.
-
Devi sapere, Cato, che ci sono due cose che proprio non sopporto.
Prima: le lucertole. - comincia a spiegare.
Soprattutto
quelle che ti strisciano intorno.
- E la
seconda?
-
- Mi sembra
chiaro, no? Le ragazze di fuoco.
-
Cato
le circonda la vita con un braccio, mentre con l'altro fa roteare la
sua spada affilata.
-
Io e te abbiamo parecchie cose in comune, Clove. Anche io detesto le
ragazze di fuoco. -
Clove
appoggia la testa sulla sua spalla, e con aria compiaciuta risponde al
ghigno perfido del suo alleato.
-
Siamo d'accordo allora, andiamo ad ucciderne qualcuna. -
Cato
la stringe più forte.
-
Non sto più nella pelle. -
Parole a caso, conosciute come
note dell'autrice: che
palle, ancora Cato e Clove. Scommetto che molti di voi pensano questo.
Di certo non avete tutti i torti, perché dopo l'uscita del
film
questa è diventata la coppia modello, la preferita del
fandom, e
c'è il serio rischio che diventi anche la più
noiosa.
Però mi sono detta: il triangolo non l'ha considerato
nessuno?
No, perché io sono rimasta malissimo che nel film abbiano
considerato la coppia Glimmer/Cato. Ebbene, mi dispiace per i/le fan
delal biondina, ma io la detesto, quindi
una storia del genere dovevo proprio scriverla. Sia chiaro,
è
sempre una povera ragazza mandata a morire, ma una persona che punta
tutto sulla bellezza, a mio parere, è una povera stupida.
E poi diciamoci la verità, Clato è Clato.
Voglio spendere alte due parole (sì, due, certo) sulla shot:
- Glimmer è il nome originale della Lux italiana.
- Come avrete capito è ambientata in tre momenti diversi. Il
primo è da considerarsi subito prima dell'avvistamento di
Katniss da parte dei Favoriti. Il secondo durante l'attacco degl'Aghi
Inseguitori, il terzo qualche ora dopo.
- La storia della lucertola martoriata da Clove è vera. Nel
film, infatti, la vediamo infilzarne una con un
coltello. La storia nasce da quella scena in particolare, che si svolge
proprio mentre, dall'altra parte, Glimmer fa gli occhi dolci a Cato
(orrore).
- Potreste non averci fatto caso, ma molti dei paragoni usati per le
descrizioni, sono fatti riferendosi ai distretti, per esempio: le
labbra rosse come i mattoni del distretto 2 (che è quello
delle
costruzioni). Volevo far vedere le cose con gli occhi di una persona
che è nata e cresciuta nella realtà di Panem,
dove i
distretti e la Capitale sono il fulcro della vita di tutti i giorni.
Spero di essermi spiegata in modo decente.
- Quello del mentore del distretto 12 è un chiarissimo
riferimento ad Haymitch, che è sempre nel mio cuore.
- Molte delle parti in corsivo, quelle fuori dal
discorso diretto, sono i pensieri di Clove.
Credo di aver detto tutto, non voglio tediarvi ancora. Scusate
eventuali errori, la scuola non mi lascia il tempo di ricontrollare
meglio le storie. Fatemi sapere se il film vi è piaciuto o
vi ha deluso!
Alla prossima, and may
the odds be ever in your favor!
Ps. Ecco,
una cosa l'ho
dimenticata. Ci tenevo a ringraziare tutte le splendide persone che
hanno recensito le mie precedenti shot nel fandom di THG, Clover
( anche le 18 che
la preferiscono e le 4 che la ricordano) e Bacio
della vittoria
( anche le 4 che la preferiscono e le 4 che la ricordano). Un bacio
anche a chi ha recensito la mia ultima flash su Shadowhunters.
Grazie, grazie, grazie, avete
scritto dei commenti che mi hanno fatto davvero piacere. Questa storia
è tutta per voi <3
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