Titolo: Habby B-day!
(Do you like your first date, darling?)
Fandom: Bleach
Personaggio/Coppia: Orihime Inoue,
Grimmjow Jaggerjack, Neliel Tu Oderswanck, (GrimmHime)
Prompt: # Pop Corn al caramello
Rating: pg
Conteggio Parole: 2076
Riassunto: [...]Grimmjow non era il tipo
da primo appuntamento. Fino a quel momento, con ogni ragazza col quale
aveva avuto una sorta di relazione, andava a colpo sicuro. La
cosiddetta una botta e via ed a mai più rivederci.
Ma con lei, che la conosceva praticamente da una vita, le cose non
andavano affatto così. Lei era sempre stata gentile con lui, l’aveva
sempre sopportato in ogni momento più strambo della propria vita e mai
una volta si era lamentata di tutti i guai che gli aveva causato. Così,
quando aveva cominciato a capire che forse
provava un certo interesse per Orihime, aveva deciso che era il caso di
andarci con i piedi di piombo [...]
Note: AU, OneShot
Ed ecco qui con un altra GrimmHime! Ultimamente mi è venuta la fissa
per questa coppia e chi altri poteva aiutarli nei loro immensi casini
che fanno ogni volta (uno alquanto egoista ed una un tantino insicura)
se non Neliel? Adoro questi tre assieme, anche perché Nel è una
trollona assurda XD (come giustamente mi fa sempre notare ElderClaud
u.u)
Diciamo che questa fic è un seguito della mia storia “Tutta colpa di un
tiramisù”
Scritta per un altro contest sempre indetto da fan world. U.u come
infatti potete leggere qui sopra partecipa all’ennesima iniziativa del
sito XD eh oh m fanno venire in mente parecchie idee ed io le sfrutto,
come potrei altrimenti? XD
Buh, spero che questa fic vi piaccia come la precedente (su fan world
ormai perdo le speranze in quanto a recensioni visto il numero) XD
il finale come sempre mi convince poco ma sarete voi a giudicare XD cmunque è una cosa che ho scritto nel periodo di novembre^^ pian piano m rimetto in pari con l'altro sito XD
Buona lettura a tutti <3
Grimmjow non era il tipo da primo appuntamento. Fino a quel momento,
con ogni ragazza col quale aveva avuto una sorta di relazione, andava a
colpo sicuro. La cosiddetta una botta e via ed a mai più rivederci.
Ma con lei, che la conosceva praticamente da una vita, le cose non
andavano affatto così. Lei era sempre stata gentile con lui, l’aveva
sempre sopportato in ogni momento più strambo della propria vita e mai
una volta si era lamentata di tutti i guai che gli aveva causato. Così,
quando aveva cominciato a capire che forse
provava un certo interesse per Orihime, aveva deciso che era il caso di
andarci con i piedi di piombo. Perché lei era totalmente diversa da
tutte le altre ragazze con cui era stato. Era dolce e affettuosa ed
andava conquistata con attenzioni e piccole premure che, tante volte,
uno come lui si dimenticava di rivolgerle. Se non ci fosse stata Neliel
a dargli una mano più di una volta sicuramente sarebbe successo il
finimondo. Da quando era arrivata in quella casa erano accadute tante
cose interessanti, soprattutto grazie al sorprendente intuito che
sembrava sfoggiare ogni volta. Per non parlare della malizia.
Lo scherzo dell’ospedale che aveva architettato per farlo fiondare
niente meno che in déshabillé nell’appartamento
della giovane era stata la ciliegina sulla torta, doveva ammetterlo.
Però, ora che ci pensava, lui ed Orihime non avevano mai avuto un vero
e proprio primo appuntamento. Lui lavorava di notte, ne aveva davvero
poco di tempo per cose del genere. Che poi fosse un tipo che preferiva
restarsene a casa a divertirsi lo si capiva fin
troppo bene. Però, da quando Neliel gli aveva fatto notare che il suo
compleanno si stava avvicinando e che lui, povero scemo,
si era dimenticato di farle un bel regalo, le cose si erano fatte un
tantino complicate. Mancavano neanche sei ore al giorno del suo
compleanno e lui era ancora lì, a scervellarsi su cosa fare a quella
povera ragazza che aveva avuto la fortuna – o la
sfortuna, dipende dai punti di vista – di mettersi con lui. Non fosse
stato che quella sera doveva lavorare, avrebbe trovato una soluzione.
Se il suo telefonino non si fosse messo a squillare, probabilmente
sarebbe diventato scemo fino all’alba del giorno dopo.
“Pronto?” aveva risposto lui, la voce bassa e ed alquanto irritata.
“Sono io, Grimmjow. Sono Nel. Volevo sapere cosa avevi intenzione di
regalare ad Orihime. Sempre se gliel’hai fatto, il regalo.”
La ragazza rise quando sentì il vecchio compagno di scuola bestemmiare
a denti stretti, mandandola al diavolo in ogni maniera possibile.
“A quanto pare non le hai ancora trovato niente, vero? Ahh, santa
pazienza, se non ci fossi io!”
A quelle parole il ragazzo saltò su come una molla, attento su ciò che
Neliel stava per dirgli. Come facesse, ogni volta, a trarlo fuori dagli
impacci, per lui era un vero mistero. Ma sapeva che anche lei ci teneva
alla felicità della sua coinquilina e che quindi era disposta a dargli
una mano, una volta tanto.
“Ho infilato due biglietti per il cinema sotto la tua porta poco fa.
Erano gli ultimi rimasti. Sappi che rivoglio i soldi in dietro. Per ora
ti saluto e buon lavoro, rincitrullito.”
Se non fosse stato per l’enorme favore che gli aveva fatto, sicuramente
l’avrebbe richiamata mandandola al diavolo. Però, al pensiero che,
anche quella volta, la dea bendata – in questo caso una Neliel furba
come poche – aveva voluto dargli una mano tutto sembrava andare per il
verso giusto. Non restava che sperare nella riuscita del loro primo
appuntamento.
Il messaggio da parte di Grimmjow era stato alquanto criptico, per
Orihime. Lei era abituata a festeggiare il compleanno praticamente
chiusa in casa con lui a vedere un bel film per poi... Beh, fare altro.
Era normale per lei essere alquanto perplessa sul da farsi. Se ne stava
lì, seduta sul muretto vicino alla fermata del bus, aspettando l’arrivo
del ragazzo che, come suo solito, era decisamente in ritardo. Era
sempre stato così, con Grimmjow, fin da bambini. Era sempre lui quello
che si faceva inseguire, desiderare, mai il contrario. Se pensava che,
a parere di Jaggerjack, era stata a lei a rendersi in un certo senso
più appetibile ai suoi occhi tutto pareva ancora più assurdo. Lei si
era limitata a stargli vicino, niente di più. O forse avevano ragione
sia Tatsuki che Neliel. Aveva il prosciutto sugli occhi e le cose ovvie
non riusciva mai a vederle. Soprattutto se si trattava di sé e dei
sentimenti che provava. Avrebbe voluto essere più sicura di sé, un po’
meno dubbiosa su ciò che le vorticava nel petto ogni volta che vedeva
Grimmjow. Perché, nonostante fossero ormai una coppia fissa da più di
un anno aveva ancora il timore di essere lasciata in disparte, come un
giocattolo vecchio che non vuole più nessuno. Eppure lui, Grimm, glielo
faceva capire in ogni maniera possibile che a lei ci teneva. Anche con
piccoli gesti che alle volte faceva fatica a notare, come quando si
addormentava sul divano di casa sua e si svegliava con una coperta
addosso o come quando Grimmjow le riservava la porzione più grande
nella coppa gelato...
Venne destata dai suoi mille pensieri quando un lieve buffetto rovinò
contro la sua testa, facendola voltare su sé stessa di almeno novanta
gradi.
“Ehi. Scusa se sono in ritardo.” La voce che raggiunse le sue orecchie
era la sua, non c’era dubbio. Le sembrava un po’ imbarazzata ed anche
sulle spine. O forse era lei che si faceva dei strani castelli in aria?
“Hai aspettato molto?”
“No, no! Sono... arrivata da poco tempo pure io.”
“Orihime! Lo capisco subito quando dici una bugia, lo sai!”
“S-scusa...”
Lo sbuffo che uscì dalle labbra semi-chiuse del ragazzo si espanse
tutt’attorno come un suono lieve e greve al tempo stesso, facendo
venire i brividi alla ragazza.
“Non dovresti scusarti anche quando sono io che ho torto, Orihime...
comunque forse è il caso di finirla qui.” Concluse lui, allungando al
mano verso di lei, invitandola a stringerla, come avrebbe fatto una
normale coppia durante un’uscita. “Dai, andiamo. Altrimenti il film
inizierà senza di noi!”
“Film? Quale film?”
“E’ una sorpresa!”
La cosa che non sapeva, la nostra Orihime, era che il film risultava
essere una sorpresa pure per Grimmjow. Ma la cosa sembrò non pesare
molto, sulla loro stramba ed insolita uscita.
L’urlo che lanciò la ragazza seduta vicino a ai due fece sobbalzare
Orihime più di quella scena da due soldi che il film mostrava sul
grande schermo. Grimmjow avrebbe voluto avere Nel tra le grinfie, per
poterle tirare il collo e farla pentire del pessimo lungometraggio che
praticamente li aveva costretti a vedere. Un Horror da due soldi con
protagonista un lupo mannaro non era il massimo del romanticismo e
nemmeno era un regalo da fare ad una ragazza come Orihime. Però c’era
una cosa che non gli dispiaceva affatto. Ad ogni scena alquanto
spaventosa Orihime scattava come una molla, avvicinandosi sempre di più
a lui, premendo il suo corpo contro il proprio. Il che non era per
niente male. Non fosse stato per quello e per i pop corn al caramello
che quel cinema forniva la giornata sarebbe risultata un emerito
disastro. Quando finalmente il film terminò, permettendo al pubblico di
abbandonare la sala, i due si ritrovarono il viso di Nel a pochi
centimetri dal proprio, il suo miglior sorriso sornione stampato sulle
labbra piene.
“Allora, piaciuta la sorpresa, Orihime?”
La ragazza annuì cordiale ed un po’ incerta, posando poi i suoi grandi
occhi ambrati sulla figura massiccia di Grimmjow che guardava la sua
coinquilina in cagnesco.
“Se un film del genere lo consideri un bel regalo..!”
“Ma io mica riferivo al film!”
Lo sguardo stupito che si dipinse sui visi dei due fece allargare
ancora di più il sorrisetto di una Neliel alquanto soddisfatta del suo
operato. Doveva proprorsi come agente matrimoniale, ne era sicura.
“Sapete, entrambi vi lamentate – più che altro Grimmjow e non tu Hime!
– del fatto che non avete mai passato un vero e proprio primo
appuntamento assieme visto che questo qui non ha
mai voglia di uscire perché di notte lavora. Così ho preso due piccioni
con una fava. Vi ho fatto passare una giornata diversa e vi ho regalato
il vostro sospirato e fantomatico, primo appuntamento!”
Grimmjow rischiò di ritrovarsi una decina di mosche in gola a causa
della bocca che andò a spalancarsi fino all’esagerazione. Orihime si
limitò ad arrossire ed abbassare lo sguardo, memore del discorso fatto
con la propria coinquilina neanche una settimana prima, riguardante
esattamente questa sua esigenza di poter avere un primo appuntamento
con Grimmjow per sentirsi parte di una coppia a tutti gli effetti.
“Sapevo che Hime andava pazza per i pop corno al caramello e questo era
l’unico cinema che ho trovato. In molti vengono qui solo per quello,
infatti i biglietti vanno molto a ruba.” Aveva continuato Nel, mentre
Grimmjow si girava verso la propria ragazza, incredulo.
Alla fine Neliel si alzò, intimando i due di fare altrettanto – c’era
il ragazzo che si occupava di controllare che nessuno entrasse senza
biglietto che cominciava a guardarli in malo modo – continuando a
ridacchiare sotto i baffi come una bambina di dieci anni dopo una
marachella.
Non appena uscirono dall’edificio l’aria fredda l’investì in pieno,
facendo rabbrividire Inoue fino alla punta dei capelli. Non si accorse
la ragazza della premura – almeno non subito – con cui Grimmjow la
strinse a sé, in un abbraccio caldo e possessivo, tanto per farle
dimenticare il freddo – e per mettere in chiaro ad ogni malintenzionato
che passava che lei era roba sua – per un po’.
I tre continuarono il loro viaggio fino all’appartamento, tra le
minacce non tanto velate di Grimmjow e le rispostine secche di Nel, con
una povera Orihime che tentava di calmarli. Appena la coppia si fu
salutata Nel chiese ad Inoue di poter controllare una cosa in casa più
che altro per riuscir a parlare con il suo vecchio e scorbutico
compagno di classe a quattrocchi.
“Comunque Grimmjow ad Orihime il regalo più grosso glielo avresti dato
anche senza portarla fuori, lo sai?”
Al suo sguardo smarrito ed alquanto perplesso la ragazza sorrise di
nuovo, entrando in casa e cominciando a socchiudere la porta con molta
non curanza.
“Il suo regalo di compleanno sei sempre e solo tu, Grimmjow.” Mormorò
alla fine, sincera, senza lasciare il tempo al ragazzo di ribattere.
Perché lo sapevano entrambi, che era vero. E lo stesso valeva per lui.
Non c’era regalo più grande di tutto l’amore che Orihime gli dimostrava
ogni volta con ogni suo gesto d’affetto. E non l’avrebbe scambiato per
niente e nessuno. Nemmeno per tutto l’oro del mondo.
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