Note dell'autore: Eccovi il
primo capitolo dell'episodio Adipose Industries (o Partners
in crime se preferite il titolo originario).
Naturalmente ora si entra veramente nella quarta stagione, e spero davvero
tanto di non combinare pasticci e deludervi.
Disclaimer: Doctor Who e tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà
(purtroppo), tutti i diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un
divertimento.
Adipose Industries
Capitolo 1
Lavoro sotto copertura
Rose camminava sicura di sé tra
i corridoi della Adipose Industries, aveva abbandonato i suoi comodi jeans e
felpe, per un taulier a gonna nero, molto
professionale, che sua madre le aveva procurato. Le sue comode scarpe da tennis
avevano fatto spazio a delle scarpe con tacco, davvero poco adatte per correre.
I capelli raccolti in uno chiffon e un paio di occhiali da vista, finti, che
secondo il Dottore era un tocco di classe.
Lei e il Dottore avevano ricevuto una telefonata di
Mickey che sospettava che l'Adipose Industries nascondeva qualcosa,
così avevano deciso di indagare meglio, e Rose era riuscita a entrare
all'interno nel call center. Dopo due giorni di calma
apparente che avevano messo a dura prova la pazienza del Dottore, qualcosa
sembrava cambiare.
Entrò in un corridoio secondario, non c'era nessuno in
quella parte della struttura, solo qualche guardia ogni tanto. Si avvicinò alla
porta di sicurezza, vedendo che il Dottore aspettava pazientemente guardandosi
attorno con disinvoltura.
"Spero non aspetti da molto." Gli disse facendolo
entrare.
"Appena arrivato." Le rispose sorridendo.
Lo guidò attraverso il corridoio che aveva appena
percorso.
"La conferenza è iniziata da poco, siamo ancora in
tempo." Spiegò guardandosi attorno, camminando spedita con il Dottore che
la seguiva. Due guardie li incontrarono e il Dottore con tranquillità tirò
fuori la carta psichica.
"John Smith, sicurezza sul lavoro." Annunciò ai
due che neanche si fermarono a controllare, il Dottore riposò la carta psichica
e fece l'occhiolino a Rose.
"Ti piace proprio dirlo vero?" lo richiamò
scherzando.
"Allora cosa hai scoperto?" le chiese poi.
"Oh nulla di che, ma sono riuscita a procurarti
questo." Disse consegnandoli uno dei ciondoli che la società regalava ai
suoi clienti.
"Oh brillante, non c'è che dire." Si complimentò
prendendo con sé il ciondolo. Arrivarono a destinazione, la sala proiezioni era
perfetta per non destare sospetti, almeno questa era la teoria del Dottore.
"Bene, ci vediamo quando hai finito." Disse
Rose aprendogli la porta, il Dottore la guardò confuso.
"Perché, tu non vieni?" chiese
"Dottore, è meglio se mi tengo ancora questo
posto." Disse sottovoce guardandosi attorno.
"Potrei fare qualche altra ricerca per conto
mio." Continuò facendogli l'occhiolino, e il Dottore le
sorrise orgoglioso di questo suo slancio autonomo.
"Oh Rose." La richiamò prima che la ragazza si
allontanasse.
"Ti donano gli occhiali." Continuò sorridendole
per poi entrare nella sala di proiezioni. Rose rimase interdetta per un po’
ripetendosi nella sua testa ciò che il Dottore le aveva appena detto.
Scosse la testa e si diresse alla sua postazione,
cercando di non pensare a ciò che il Dottore le ha detto.
"Finalmente." Si avvicinò la sua collega, una
ragazza simpatica, ma forze un po’ troppo appiccicosa.
"Allora, è quello il tuo famigerato amico?"
chiese indicando la direzione da cui era arrivata, sicuramente l'aveva vista passare con il Dottore.
"Oh beh sì. Lavora per la sicurezza sul
lavoro." Le rispose Rose cercando di essere il più cordiale possibile, anche
se in realtà non vedeva l'ora di rimettersi a cercare indizi.
"E dimmi sai se per caso frequenta qualcuno?"
Le chiese ancora avvicinandosi di più. Rose si sentì a
disagio e anche infastidita. Aveva detto che non era impegnata con nessuno,
quindi la sua collega non aveva minimamente pensato che il Dottore poteva
essere impegnato con lei.
"Non proprio." Rispose un po’ scortesemente,
distogliendo lo sguardo da lei.
"Mi potresti organizzare qualcosa allora." Continuò ancora, Rose alzò lo sguardo al cielo esasperata, doveva porre fine a quella maledetta
discussione.
"Mi dispiace, non credo proprio va contro una regola.
Paragrafo 5 comma C." chiuse la discussione
rimettendosi le cuffie. La vide sbuffare contrariata e rimettersi al suo posto.
Rose era da Jackie a
dormire, sul Tardis c'era tranquillità e
silenzio, lui e Rose avevano cercato di parlare con uno dei clienti, senza
ottenere molto, e mentre il Tardis elaborava i dati relativi all'energia che
aveva letto poco prima per strada, poteva dedicarsi a quel piccolo oggetto
della Adipose Industries.
Tirò fuori la sua lente d'ingrandimento, smontò il
piccolo cilindro, appoggiandolo sulla console, iniziando ad analizzarlo.
"Oh molto affascinante." Disse a voce alta, poi
di nuovo il silenzio concentrato sul quel piccolo oggetto, finché non sentì la
porta aprirsi, alzò la testa e vide Rose entrare nel Tardis, si era cambiata e
adesso era tornata ad indossare felpe e jeans, no che
a lui dispiaceva, ma non era male con quel vestito.
"Che ci fai qui?" chiese scacciando via il suo
pensiero fasciata da quel completo.
"Oh ciao anche a te Dottore." Gli rispose con
ironia avvicinandosi a lui.
"Sai cosa intendo." Aggiunse lui guardandola.
"Dovresti essere a letto a dormire. Il patto
con tua madre era questo." Le ricordò con calma.
"Non riuscivo a dormire e da sola mi annoiavo."
Rispose lei mettendosi accanto a lui sbuffando. Il Dottore la guardò un po’
preoccupato.
Era capitato diverse volte che l'aveva sentita agitarsi nel
sonno, invocare il suo nome e piangere, ma era passato del tempo e sembrava che
adesso andava meglio. Anche i suoi mal di testa andavano diminuendo.
"Qualcosa non va?" chiese con preoccupazione,
Rose lo guardò sorridendogli.
"Tranquillo Dottore, è solo che mi sento più a mio
agio qui." confessò distogliendo lo sguardo da lui.
"Rose, hai promesso …" inziò lui con calma
prendendola per le spalle per farla voltare verso di lui.
"Lo so, ma non riesco a dormire in quella
stanza." Confessò lei tenendo comunque lo sguardo basso.
"Da sola." Aggiunse poi con voce sommessa, il
Dottore sorrise dolcemente nel sentirla e si rese conto ciò di cui Rose gli
stava chiedendo.
"Ti farò compagnia finche
non ti addormenti." Le disse prendendole le mani, Rose alzò lo sguardo su
di lui sorpresa.
"Scapperò all'alba prima che tua madre si
svegli." Gli disse con ironia.
"Allora cosa hai scoperto?" chiese volgendo la
sua attenzione al ciondolo dell'Adipose Industries.
"Oh nulla di che, il Tardis sta ancora elaborando i
dati raccolti poco fa." Le spiegò con calma.
"Cosa credi abbia scatenato quei valori?" chiese ancora curiosa, guardando verso lo schermo del Tardis
come quasi ad aspettarsi di riuscire a decifrare la scritta.
"Oh beh diversi fattori. Senza
dubbio l'Adipose Industries è più di quello che vuole fare credere." Aggiunse il Dottore, togliendosi gli occhiali.
"Questo a cosa serve?" chiese ancora la ragazza
indicando il piccolo ciondolo.
"Sembra proprio un congegno biodigitale."
Spiegò.
"In pratica non sai a cosa serve, vero?" chiese
lei con ironia, il Dottore si grattò la nuca nervoso e
alzò lo sguardo verso l'alto.
"Beh, più o meno si."
Ammise, facendo scappare a Rose una piccola risata.
"Stai ridendo di me, Rose Tyler?" chiese
fingendo di essersi offeso.
"Non potrei mai farlo." Scherzò ancora lei,
aggrappandosi al suo braccio e sorridendogli dolcemente.
"Allora Dottore, cosa sta nascondendo la Adipose Industries?" chiese la ragazza.
"Ci penseremo domani quando avremo tutti i dati. Adiamo
adesso." Le disse prendendole la mano e conducendola fuori dal Tardis.
Fine
Capitolo 1
Note Finali: Allora
come vi è sembrato il primo capitolo? Ho voluto incentrare tutto su Rose e il
Dottore, ma non preoccupatevi Donna arriverà.
Spero non
ci siano grossi errori di grammatica, in caso contrario vi chiedo umilmente
scusa.
Mi
raccomando aspetto i vostri pareri, alla prossima.
KQ