Alla mia nonnissima Giulia che oggi diventa grande!!!Buon compleanno amora mia, ti
adoro!!!^^
PERCHE’ POTTER E’ PER SEMPRE
If you believe in love tonight,
Im gonna show you one more
time
If you believe then let it out,
No need to worry theres no doubt
If you believe, if you believe,
If you believe, then let it out
Sasha-if you believe
La finestra aperta faceva entrare nella camera un filo
d’aria, fresca e primaverile, tanto da permettergli di respirare. Fredde
gocce di sudore scendevano sulla sua fronte mentre
continuava a guardarsi imperterrito allo specchio passandosi una mano tra i
capelli corvini.
La sua faccia era di un colorito strano,insolito,
un misto tra verde marcio e bianco marmoreo. Si passò una mano tremante
sugli occhi e respirò forte.
Sentì la porta aprirsi alle sue spalle dopo un busso
leggero. Ron entrò nella stanza tutto agghindato con
in braccio il piccolo James che giocherellava felice col suo
meraviglioso farfallino di velluto rosso.
“C’è qualcosa di veramente sbagliato in
tutto questo!”
Disse Harry con voce funerea. Ron alzò un
sopracciglio divertito e posò James sul letto avvicinandosi alle spalle
dell’amico e incrociando il suo sguardo nello specchio.
“Ti riferisci all’essere ancora in boxer ad appena mezz’ora al tuo matrimonio?”
Harry non si mosse di un millimetro e rimase silenzioso per
un po’. Improvvisamente girò i racchi deciso
e si avviò verso la porta.
“Devo andare da Ginny! Non
possiamo farlo!”
Ron lo trattenne a stento per un braccio “Cosa?! Sei impazzito?! Non puoi andare
da Ginny, lo sai quanto ci tengano
le donne alle tradizioni!Non puoi vedere la sposa prima del matrimonio”
“Oh, si che posso!Non ci
sarà nessun matrimonio, io non sono pronto!”
Il rosso lo guardò un attimo con la bocca aperta e
gli occhi fuori dalle orbite, cercando di riprendersi
e parlare razionalmente “No, no Harry aspetta un attimo. Tu hai sconfitto Tu-sai-chi, non puoi
fartela sotto per un matrimonio!”
Harry gli lanciò un’occhiataccia
“Io non me la sto facendo sotto! Sono solo…nervoso,ecco!”
Ron sospirò pesantemente e gli passò i vestiti
facendogli cenno di infilarli. L’altro lo guardò un po’
incerto in un primo momento,ma lentamente
cominciò a vestirsi, senza proferire una sola parola. Rimase a fissare
la cravatta nella sua mano destra.
Ron alzò un sopracciglio.
“Beh?”
Il moro alzò lo sguardo su di lui
“Non posso metterla, mi strozzerà! Prima l’ho dovuta
togliere!”
“…aspetta un momento…cosa vuol dire prima? Ti eri già vestito?!” Harry annuì leggermente bianco come un
cadavere e Ron sospirò facendo accomodare l’amico sul letto e
sedendogli accanto “Senti, si è tutti nervosi in questi casi,
voglio dire…è vero che io ed Hermione non abbiamo avuto una
cerimonia sfarzosa e con centinaia di invitati, ma ti ricordi quanto ero agitato,
vero? Non facevo altro che grattarmi dappertutto e ho fatto la doccia dieci
volte prima di convincermi ad andare! Ma ti assicuro
che quando vedrai Ginny non esisterà
più niente…solo lei!”
Fece un sorriso rassicurante e gli batté una mano
sulla spalla. Dopo diversi minuti, in cui rimase a guardare l’amico stare
immobile nella stessa identica posizione, cominciò davvero a
preoccuparsi. Si schiarì la gola un paio di volte.
“Ehm…Har-harry?”
Harry si alzò di scatto dirigendosi nuovamente verso la porta col passo deciso di prima.
“Devo andare da Ginny!”
Con un balzò il rosso
riuscì a bloccarlo di nuovo. I loro sguardi si incrociarono.
“Ron, non posso sposarmi! E se Ginny non mi amasse davvero?”
Ron si passò stanco una mano sulla faccia
“Harry, Ginny ti sta dietro da
quando era bambina!”
“E se non fosse quella
giusta?”
“Non credo dovresti dirlo al fratello della sposa,questo” si incupì Ron
Harry rimase un attimo in silenzio “Giusto!....chiamami Hermione!”
“Cosa?!”
Ma Harry aveva già
cominciato a spingerlo prepotentemente verso la porta non lasciandogli molta
scelta se non replicare apertamente ad alta voce. L’ultima cosa che
sentì prima di sbatterlo fuori dalla porta fu
uno sbuffo e ritornò a fare su e giù per la stanza.
Improvvisamente un rumore lo riportò al presente.
Il suo sguardo si incatenò
con degli enormi occhi scuri su cui ricadevano piccoli ciuffi rossi.
Guardò il piccolo James che confuso gli offriva una scarpina ricoperta
di saliva. Gli puntò un dito contro.
“Tu non sai quanto sei fortunato!”
*
Hermione sbuffò portandosi una mano alla tempia. Non
poteva reggere quella tortura ancora per molto. Le spose isteriche erano una
bella gatta da pelare.
Raccolse l’ultimo pacco di fazzoletti gettati sul
pavimento del bagno e li gettò nel water. Il quinto pacco. Sopirò
e posò la testa contro al muro, accomodandosi
meglio Alex sulla spalla che schiacciava un pisolino
nonostante il pianto incessante di Ginny.
La quasi-sposina
se ne stava per terra sul pavimento del bagno a piangere e farfugliare cose
senza senso. Hermione le sedeva accanto allo strenuo delle forze,cercando di non farle macchiare il vestito.
“Lui non mi ama,davvero!Io lo
so!” scosse la testa in un gesto nevrotico continuando ad asciugarsi gli
occhi con un fazzolettino ormai inesistente.
Hermione si sforzò di rimanere calma “Come può non amarti? Per cosa ti sposerebbe sennò?
Per i soldi?” disse sarcastica
“Lo so” frignò l’altra “Ma se
ci ripensa? Io non voglio essere piantata all’altare! Sai quanto sarebbe
umiliante?”
“Nemmeno Ronald è arrivato a tanto…”
Ginny la guardò un
po’ e scoppiò a piangere di nuovo tra le sue braccia “Oh,Hermione sono così felice per te! Ron è
proprio un bravo ragazzo!”
“Gi-ginny…tesoro,
anche Harry lo è!”
“Non di certo se mi lascerà!”
Hermione era al limite “Ma
lui non vuole lasciarti!”
Ginny tirò su col naso
“E se litighiamo in continuazione?”
La riccia fece un sorrisetto
“Beh,io e Ron ci siamo sposati per questo. Oh
andiamo, non ricordi più chi è che passava per intelligente tra i
due ad Hogwarts? Se Ron è riuscito a sposarsi senza scappare o svenire
chiunque può farlo!”
La rossa fece un sorriso tremolante “Sì, ma non
dirlo a Ron” tirò su col naso e Hermione poté vedere
chiaramente due grossi lacrimoni formarsi sui suoi
occhi “Chiamami Ron!”
“Cosa?! E
perché?”
Ginny aveva ricominciato a
piangere tra le mani lasciando che i capelli fiammeggianti ricadessero lungo le
spalle “Tra poco non avrò più il suo cognome! E’ come
se non fossimo più fratelli! Ti prego Hermione,chiamami
Ron! Ron Weasley” concluse marcando il tono sul
cognome.
Hermione la guardò allibita ma
si alzò e sospirò stando ben attenta a non svegliare Alex. Lanciò un ultimo sguardo
seriamente preoccupata a Ginny prima di
chiudersi la porta alle spalle.
Si lasciò andare un attimo contro la porta stropicciandosi
stancamente gli occhi e si incamminò lungo le
scale sentendo i tacchi risuonare in tutta la casa, si ricordò di alzare
il vestito per non sporcarlo.
Arrivata sul secondo pianerottolo si trovò a faccia a
faccia con Ron e gli sorrise caldamente. Ron la
guardò dall’alto in basso e fece un lungo fischio.
“Wow, sei un schianto!”
Hermione arrossì e si
protese per baciarlo sulle labbra “Grazie,amore” sospirò
stancamente “Senti, di sotto c’è tua sorella in crisi
isterica…dice che deve vederti perché tra meno di mezz’ora
non sarete nemmeno più fratelli, per via del cognome” alzò
gli occhi al cielo
Ron la guardò stancamente “Oh,fantastico!
Perché di sopra c’è Harry che
vuole vedere te e cerca di boicottare il matrimonio”
“Capisco…senti puoi
tenermi Alex?”
Ron prese la sua bambina dalle braccia di Hermione e stette
ben attento a non svegliarla “Certo! E senti,
James sta giocherellando con il fiocco e le scarpe…e con la saliva. Vedi
quello che riesci a fare”
Lei lo baciò su una guancia “Nessun problema,amore” cominciò a salire le scale tenendosi il
vestito,ma tornò indietro di qualche passo “Ron?”
“Si?”
“Siamo stati davvero così terribili
quando ci siamo sposati?”
Ron rise “No. Ma penso fosse
dovuto al fatto che tu rischiavi la morte, avevamo già un bambino e dopo
esserci dichiarati tutto ci è sembrato estremamente facile”
“Giusto, ok vado!”
Ron la seguì con lo sguardo fino a che non
sentì qualcosa di piccolo e morbido muoversi tra le sue braccia.
Incatenò lo sguardo con due occhi immensamente blu
tanto quanto i suoi e sorrise.
“Ehi, piccola di papà” le pizzicò
una guanciotta “Andiamo a sentire le urla
isteriche dell’altra unica femmina Weasley”
*
Hermione bussò lentamente aprendo la porta con
cautela. Cercò di trattenere un risolino quando
vide Harry stare sul bordo del letto con la testa tra le mani e James a suo
fianco nella stessa identica posizione. Entrò rivolgendogli un sorriso.
“Ehi, non starai cercando di far cadere in depressione
anche mio figlio?”
Harry alzò la testa di scatto “Oh,Hermione sei qui! Va di sotto da Ginny
e dille che non posso sposarla!”
Lei rimase calma e si sedette su una sedia
lì vicino “D’accordo, e per quale motivo devo dire
che hai preso questa decisione?”
Il moro aprì un paio di volte la bocca ma la richiuse dopo qualche secondo. Prese un sospiro profondo
“Non la merito”
“Credo che questo dovrebbe deciderlo lei, no?”
gli rispose dolcemente
“Allora dille che non posso
mantenerla”
“Harry… sei un Auror e
guadagni un sacco di soldi, e Ginny è
cresciuta in una casa con sei fratelli e i risparmi ridotti al minimo. Credi
davvero che se la beva?”
Harry sospirò e si alzò per fare su e
giù per la stanza passandosi una mano tra i capelli spettinandoli
ulteriormente “E se non stessimo bene insieme? E
se litigassimo sempre? E se mi lasciasse? E se non fossimo in grado di mandare avanti una famiglia?”
“Ti ricordo che sono sposata con Ron”
Sembrò tranquillizzarsi un attimo e lasciò
ricadere le braccia lungo i fianchi “Ginny come
sta?”
Hermione sorrise “Bene, è solo un po’
nervosa”
“E’ nervosa?! Perché è nervosa? E’ successo qualcosa?
Oddio!Non ha invitato quel Micheal Corner al
matrimonio,vero?”
“No, è nervosa perché ha paura che tu la
pianti sull’altare, cosa che a quanto pare si sta
realizza…James!”
Harry sobbalzò per l’urlo di Hermione e si
voltò velocemente verso il piccolo che, dopo aver completamente
distrutto le scarpe con la saliva, si accingeva a completare l’opera col
farfallino. Hermione scattò in piedi e lo prese in braccio strappandogli
dalle mani l’oggetto bramato.
“Mio!” urlò lui in un tentativo disperato
di riaverlo indietro
“Lo so benissimo che è tuo, per questo ora te
ne stai qui con lo zio Harry mentre io vado a pulire
tutto quello che hai sporcato. E ti avevo avvertito
signorino, se lo rifai di nuovo te li puoi veramente scordare i biscotti stasera!”
Il bambino ritirò la mano in fretta rimanendo quiete
tra le braccia della madre. Hermione raccolse anche le scarpine ormai dimenticate sul letto e passò James a Harry.
“Tienimelo un attimo, torno subito”
Harry lo prese sotto le braccia e guardò allarmato uscire Hermione dalla porta. Si voltò
disperato a guardare James che sembrava essere piuttosto infastidito da quella
posizione.
“Senti, non guardarmi in quel modo, io non lo so mica
come si tengono i bambini. Non ti prendo in braccio da quando
avevi cinque mesi! Accidenti, sembra ieri che sei sbucato
fuori nel peggior momento che ci potesse capitare” lo guardò un
po’ “Dì la verità lo hai fatto apposta!”
James lo guardava serio cercando di non scivolare dalla
presa di Harry. Harry capì e si sedette sul letto tenendolo sulle gambe.
“La sai una cosa, se sposassi zia Ginny
diventeremmo parenti. Certo che già mamma e
papà dicono che sono lo zio Harry, ma tu non
crederci perché non è vero! Se tra un
quarto d’ora mi decido a sposare Ginny allora
sì che puoi chiamarmi zio”
James protese le mani verso di lui e Harry lo alzò facendolo stare in piedi sulle sue cosce.
“Hai ragione, anche a me piace guardare le persone
negli occhi quando mi parlano. Stavo
pensando…magari potremmo pure farti un cugino,
ma non so se riuscirei a fare il padre. Non sono tanto bravo
in questo genere di cose, anzi, sono una schiappa”
“Cio”
Harry lo guardò un po’ “Come scusa?”
James gli mise un dito sul naso “Cio!”
annuì freneticamente e passò le sue piccole braccia attorno al
collo di Harry posando la testa fulva sulla sua spalle
“Cio!”
La realizzazione di Harry che quella ‘ci’ fosse in realtà una ‘zeta’ fece nascere
un sorriso sulle sue labbra, massaggiando la schiena del bambino “Ehi
giovanotto, è zio che stai dicendo?”
James si tirò indietro con uno sguardo che sembrava
dire ‘mi sembra ovvio,no?’ e ripeteva
instancabilmente “Cio!Cio!Cio!Cio!Cio!Cio!Cio!”
Harry rise e gli scompigliò i capelli “Sai non
sarebbe niente male sentirsi chiamare papà dopotutto”
*
“Due donne Weasley in preda
al pianto. Non desideravo di meglio!”
Ron teneva su una spalla Ginny che
singhiozzava incontrollabilmente e sull’altra Alex
che probabilmente piangeva per solidarietà. Sospirò stancamente
battendo una mano sulla schiena di entrambe e rassicurando un po’ una e
un po’ l’altra.
Ginny continuava a dire cose senza
senso.
“Oh Ron, non sarò mai una brava moglie,
rovinerò la vita di Harry! Non posso portare il suo cognome, è un
cognome importante,io non sono
all’altezza!”
Ron alzò gli occhi al cielo “Ginny, per l’amor di Merlino, che diavolo stai dicendo? Nessuno ha forzato Harry a sposarti, se vuole
farlo pensa che tu sia benissimo all’altezza. E lo sarai, ci hai parato il
culo non so quante volte e hai saputo tenere testa a
tutti noi, da Bill a me. Mettevi in riga persino i
gemelli!”
“E se mi tradisce? Può
avere tutte le donne che vuole!”
“Sì,ma lui vuole te!”
Ginny alzò gli occhi
lacrimosi sul fratello e lo abbracciò stretto quasi fino a soffocarlo.
Ron tentò di liberarsi dalla stretta voltando un po’ la testa.
“Oh,no Alex!”
Ginny si staccò da lui per
vedere quale fosse il problema e dovette trattenere un
sorrisetto quando vide Ron intento a togliersi la
saliva dalla giacca.
“Oh,accidenti! Non posso
andare all’altare accanto a Harry in queste condizioni! Ginny, tienimi un attimo Alex,
devo cercare Hermione”
Ginny prese la bambina in braccio
un po’ intimorita mentre guardava il fratello
alzarsi e andare via. Portò lo sguardo su Alex
e le accarezzò dolcemente una guancia e la bimba posò gentilmente
le piccole manine sul seno di Ginny fasciato da un
corpetto bianco. Ginny ridacchiò.
“Amore non posso darti da mangiare,
non sono la tua mamma….anche se potrei
sembrarlo”
Rimase a guardare la nipote muoversi tra le sue braccia e
sistemarsi fino a che non fu comoda abbastanza. Sorrise accarezzandole la
testa.
“Non pensavo che i bambini fossero così piccoli,sai? E non pensavo neanche di
veder spuntare fuori una femmina da Hermione, insomma i geni Weasley parlano chiaro. Non sei orgogliosa? Sei la seconda femmina Weasley da
generazioni!”
Alex fece una bolla di saliva e Ginny rise
“Lo prendo come un sì” le rivolse uno sguardo amorevole “Ehi, magari tra qualche anno
avrai una cuginetta. Una femmina. Una Potter”
Le accarezzò i pochi ciuffi rossi che aveva sulla testa “Però per farlo prima devo andare
all’altare e sposare lo zio Harry,no?” sorrise sotto lo sguardo
profondo di Alex “Credo proprio che mi convenga
andare”
*
“Amore, cerca di stare fermo o non verrà mai
via”
Hermione cercava di togliere senza troppi risultati la
macchia dalla giacca di Ron che Alex gli aveva
lasciato come ricordino.
“Non puoi toglierla con la magia?”
Hermione sospirò “Non ho la bacchetta
dietro”
Ron si lagnò come un bambino
“Ma quella di James l’hai mandata via così
facilmente!”
“Questo perché Alex
prende ancora il latte da me, non credo fosse proprio saliva la sua”
Ron si guardò un po’ con una faccia disgustata,
Hermione lo vide concentrarsi su qualcosa dietro di lei con la bocca semiaperta
e si voltò automaticamente. Harry stava in piedi all’inizio del
pianerottolo tenendo in braccio James che giocherellava con la sua cravatta. I
due si voltarono dalla parte opposta quando notarono
che Harry non stava guardando loro ma qualcuno alle loro spalle. Ginny.
Ginny se ne stava lì nel
suo abito bianco con dei fili ramati che le scendevano
scomposti sulle spalle nude e la piccola Alex in
braccio che si guardava intorno.
“Che ci fai qui?”
“Cosa ci fai tu qui?”
Ginny si passò
una mano lungo la gonna di gonfia dai veli “Non avresti dovuto
vedermi prima del matrimonio. Porta sfortuna”
Harry sorrise appena “Sfortuna o no
sei bellissima”
Anche Ginny
sorrise mordendosi un labbro. Ron e Hermione stavano fermi tra loro due senza
osare proferire una sola parola. Harry si mosse verso di lei fino a che lei non
fu costretta ad alzare la testa per guardarlo in volto. Si chinò su di
lei e la baciò dolcemente sulle labbra catturandola con la sua passione.
Dopo diversi minuti si staccarono e Harry posò la sua
fronte contro quella di Ginny
sorridendo “Senti, lo so che siamo dannatamente agitati e che abbiamo
qualche dubbio sull’andare o no all’altare ma io qui ho promesso un
cugino a questo pargolo”
Ginny sorrise mordendosi un labbro
“Allora sarà meglio andare, perché qui io ho promesso una
cugina a questa pargola!”
Hermione si strinse a Ron con le lacrime agli occhi
guardando i suoi amici ad un passo dal matrimonio “Aaaw,Ron, non sono carini?”
Ron le passò un braccio attorno alla vita
“Certo…solo,vorrei i miei figli indietro
dopo!”
*
Harry prese un respiro profondo e si grattò
nervosamente una tempia. Sentì una mano posarsi sul suo braccio e
sorrise a Ron che stava in piedi dietro di lui. Lo vide abbassarsi un po’
per arrivare al suo orecchio.
“Rilassati, sarà qui tra pochissimo”
Harry espirò di nuovo e annuì sussurrandogli
“Mi raccomando,sai cosa devi fare. Se svengo riprendimi prima che tocchi terra, se cerco di
scappare tienimi stretto e se mi vedi diventare sempre più verde prendi
il secchio che c’è dietro di te e mettimelo più vicino
possibile!”
Ron ridacchiò e gli batté su una spalla
facendogli cenno con la testa di girarsi verso la fine della navata. Harry si
sentì mancare il fiato in gola quando vide Ginny avanzare verso di lui a braccetto col signor Weasley.
L’aveva vista solo pochi minuti
prima, ma in quella luce, con quel portamento che teneva nel suo abito
bianco, con quel sorriso non poteva essergli mai sembrata più bella.
Perfetta.
La vide prendere posto al suo
fianco con il viso velato e non riuscì a staccarle gli occhi di dosso.
Sentì il sacerdote cominciare la sua messa, ma lui
non ascoltava una sola parola. Lui e Ginny si
limitavano a guardarsi negli occhi sorridendo e arrossendo come dei bambini.
Harry pensò che non ci fosse una cosa più
bella che stare all’altare con il suo migliore amico alle spalle, la sua migliore amica dalla parte opposta e la donna che amava
al suo fianco.
“Signor Potter?”
Harry tornò alla realtà come se avesse fatto
un lungo sogno, si guardò in giro un po’ spaesato e notò
che tutte le teste dei presenti erano rivolte aspettativamente
verso di lui. Ginny lo guardava fisso ed era
completamente sbiancata.
“Co-come?”
Il sacerdote si schiarì la gola
imbarazzato “Ho chiesto…vuoi tu Harry James Potter prendere la qui presente Ginevra Molly
Weasley come tua legittima sposa?”
Harry sentì il silenzio perforargli le orecchie e
vide Ginny stringere i pugni sull’abito bianco.
Si voltò verso Ron che gli fece un cenno col capo come per chiedergli cosa diavolo stesse combinando e si riprese in fretta.
“Certo!Cioè sì!
Sì,che lo voglio!Altrimenti che ci sto a fare
qui?”
I presenti in chiesa dovettero fare del loro meglio per
reprimere le risatine. Ron e Hermione si incontrarono
con lo sguardo e si morsero un labbro per trattenersi, soprattutto quando
videro la Signora Weasley tirare una gomitata nelle costole
al marito per farlo smettere di ridacchiare. Persino Ginny
si morse un labbro trattenendo un risolino.
Il sacerdote si schiarì nuovamente la gola per
richiamare l’attenzione dei presenti “Bene. E
vuoi tu Ginev…”
“Sì!” urlò lei senza neanche
fargli finire la frase. Harry la guardò con un sorrisetto
sulle labbra e Ginny arrossì abbassando lo
sguardo “Mi scusi…”
“Bene…beh allora…può baciare la
sposa,suppongo”
Harry e Ginny si sorrisero. Lui si
chinò fino a raggiungere le sue labbra e le catturò in un bacio, subito
nella chiesa partì un applauso sentito e Harry si voltò un
secondo verso Ron che alzò i pollici in segno di vittoria. Hermione
ridacchiò alle loro spalle e li abbracciò uno per uno.
Ginny alzò il viso verso
Harry con il sorriso più radioso che potesse
avere “Per un attimo ho temuto che dicessi di no”
Harry le sorrise “Per un attimo l’ho pensato
anche io”
“Ma non l’hai
fatto”
“No. Te l’avevo promesso che non ti avrei
lasciato essere una Weasley per sempre”
*
Ah! Vi ci vedo
già tutti lì a dire ‘ma allora mi
ha ascoltato quando le ho detto di fare i Missing Moments!’ la verità è che…no,non
vi ho ascoltato XDXD! Scherzo, il semplice fatto è che i MM
c’erano già sul mio blocchetto degli appunti (leggi. Quaderno di
matematica) da diversi mesi e addirittura due episodi sono già belli belli sul mio pc. Ho solo aspettato un po’ a postare perché
volevo che si quietassero le acque…ma è
sempre un gran bordello XDXD!!
Spero davvero sia
stato di vostro gradimento,soprattutto per GiulyWeasley che oggi compie 20 anni ( si è oggi,
mentre scrivo mancano due minuti a mezzanotte quindi quando posto è
già il tuo compleanno XD) accidenti nonna…sembra ieri che eri alta
un metro e una dentiera…e oggi già ti ritrovo in via di
decomposizione XDXD!! Auguri!!
Un bacione
a tutti quanti esappiatelo per chi mi ha cercato…non ho ancora scritto una parola degli
altri chap XDXD!!
Bacissimi,zia Funkia