Correvi, continuavi a correre e ad agitarti, continuavi ad
affannarti, finchè hai potuto.
Hai corso finché la tua vita non aveva rigurgitato
ingiustizia e squallore, finchè la buona stella non ti era caduta addosso.
Tanto il tuo percorso lo avevi già fatto, lo dicevi sempre.
-Cosa vuoi che sia una vita su sei miliardi!-
Davvero, cosa dovevo fare? O io o lei, e io non potevo
morire di nuovo, voi cosa avreste fatto?
Scappa! Fuggi! Corri!
Sarà lui a provvedere, lui cura le ferite, lui accoglie i
poveri, lui è buono, ma perché non c’era, perché non c’era quando l’ho fatto,
perché ha lasciato che la mano premesse il grilletto, perché, perché?
Non sento più niente.
No, non c’è vita in me, solo morte, morte.
La morte è tutto quello che vedo intorno a me, corpi morti
che mi circondano, e dolore, tanto dolore, e pianti, urla, lacrime, cuori
infranti e promesse infrante.
E poi la luce.
La luce rossa del fuoco, la mia intera vita va a fuoco, il
fuoco viene dall’inferno a stringermi.
Morte, e dolore. Questo sono io.
Ti chiedi cosa sia una promessa? Cosa significhi un
giuramento?
È forse insito nella natura umana rompere i giuramenti,
spezzare le promesse, spezzare la vita?
Rido forte. Rido per me, ma non di me, mai!
Sembrava difficile, ma no, è così facile!
Apri il cassetto prendi quell’oggetto di metallo e poi
guarda la sua espressione e poi premi.
E poi…
Silenzio.
Desolazione.
Mi faccio orrore.
Le ginocchia piantate nella sabbia, le mani ancora cremisi.
Salvami, devi salvarmi! Non posso farcela da solo! Devi
salvarmi, devi!
Nessuna lacrima. Il mio viso è straordinariamente privo di
rimpianto.
Il rosso è solo quello del tramonto, e a me piace il
tramonto del sole, perché tutti prima o poi muoiono, anche lui che vuole sempre
sovrastare tutti.
Non ho sbagliato. Doveva succedere, ho solo anticipato i
tempi, nessuno mi punirà per questo, non possono punirmi; ma perché le mie
lacrime non esistono?
E le mie unghia –cremisi, color del sangue – ora mi solcano
il volto e il sangue –il sangue rosso cremisi– scorre al posto della lacrime.
Urlare! Voglio solo urlare! E poi spegnermi, lentamente,
come il fuoco. L’ultimo guizzo di questa fiamma, e intanto continua a scorrere
il sangue, incurante.
Sì, vorrei essere una goccia di sangue, viva e morta, e
scorrere sempre, e andarmene via.
Vorrei soltanto morire. Ora. Per vederla ancora, per
ucciderla ancora, per baciarla ancora.
La morte sarà la mia vita, perché ora sono solo un buco
nero. Vorrei solo svanire nel mio dolore, ed essere dimenticato.
Mani maledette che mi afferrate, mi alzate in piedi di
forza, andate via! Non capite che ora non lo posso più impedire?
Dov’eravate quando ce n’era bisogno? Dove eravate? Dove?
Quando avevo bisogno che qualcuno mi fermasse, dove erano
sei miliardi di umanità?
Solo io. E lei.
Come una volta, come tanto tempo fa.
Come quando ancora i suoi tesori erano solo per me.
-Vederla ancora-
Quando ancora non aveva detto quelle maledette parole.
-Ucciderla ancora-
Quando facevamo l’amore sotto le stelle, e nessun altro
faceva brillare le sue stelle.
-Baciarla ancora-
E poi mi persi. Lei era là, nel suo bel vestito rosso, gli
occhi neri erano freddi e privi di espressione mentre me lo diceva, ma voi… voi
cosa avreste fatto?!
L’urlo che ancora rivolge la mia voce a coloro che mi guardano
con compassione e disprezzo insieme.
Cosa avreste fatto se lei avesse deciso di andarsene per
sempre, dicendolo con quella voce fredda?
Non potete punirmi per questo.
Io ero già morto! Lei, lei mi aveva trafitto, ucciso,
squartato con quella lama gelida dei suoi occhi una volta accesi dalla
passione!
-Vederla ancora, ucciderla ancora, baciarla ancora-
E’ questa l’immortalità tanto agognata dal genere umano.
Dolore eterno.
La giustizia che tanto acclamate, sarà mai giusta? Dopo che
lei ha detto quelle parole, lo sarà mai?
Cado. Cado in quell’inferno che sarà il mio giardino
dell’Eden, e svanirò nel dolore, e ti avrò là, ma mai sarai mia, eppure sempre
davanti ai miei occhi.
Non puoi più uccidermi, non puoi più farmi soffrire.
Ti vedrò ancora.
Ti ucciderò ancora.
Ti bacerò ancora.
Per l’eternità.
Uhm <.< lo so, visionario e pazzo. Eh, che volete
farci, il mio cervello pensa queste cose, ma mi farebbe piacere ricevere
qualche commento, magari ^^ così, ditemi cosa non vi è piaciuto, cosa potevo
migliorare, e così via… grazie comunque per aver letto questa… uhm… non so
esattamente cosa sia O_o… ma grazie lo stesso!
§ Shaida §