Nuit de vampires

di Lux_
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L’autrice parla a vanvera: Questa è una piccola drabble scritta qualche giorno fà, inizialmente era nata come una riflessione che potrebbe fare un qualsiasi vampiro ma rileggendola mi ha fatto pensare al vampiro Louis (il protagonista di "Intervista col vampiro", un libro di Anne Rice) quindi chi lo conosce può immaginarselo come un suo pensiero, ma non credo di essere riuscita a renderlo bene. Se vi và lasciatemi una recensione.

Niente. Non c’era niente. Quella notte il cielo era vuoto, persino la luna mi aveva abbandonato.
La notte può essere bella, seducente, letale ma anno dopo anno mi rendo conto che in realtà è vuota e malinconica, e vorrei vedere l’alba.
Però, nonostante questa esistenza, forse più vuota della notte stessa, mi vada stretta non posso farla finita, perché non so se una volta morto vedrò nuovamente il sole o se le tenebre con le loro spire mi avvolgeranno inesorabilmente l’anima: probabilmente camminerò su questo mondo ancora per millenni, fino ad assistere alla sua fine. E se mai verrà quel giorno, se mai un Dio vorrà mettere fine alle sofferenze della gente io ci sarò, e ci sarà il sole, e poi più nulla.




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