Strawberry Fields

di vieserys
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STRAWBERRY FIELDS
[It’s better to be  dirty than to be six feet under ]

 

Let me take you down
‘Cause I’m going to Strawberry Fields
Nothing is real

 

 


Fragole.
C’è il loro succo rossastro sparso ovunque, qui.
E lì, c’è il succo rosso di Max?
E’ la stessa cosa in fondo, no?
Mari di sangue, che  impregnano il terreno con il loro colore vermiglio e il loro odore pungente.
Che penetrano nel terreno, come l’acqua.
Perché è così quando si innaffiano le piante, vero? 
 Le radici vengono bagnate, si abbeverano, le foglie riprendono colore,  brillano di luce nuova.
Con il sangue invece succede l’esatto contrario.
Sangue porta sangue. Guerra porta guerra.
Affonda, inasprisce, viene assorbito,  appassisce le foglie e i fiori.
Il sangue fa male. Perché?
Perché le piante sono piante, hanno bisogno di acqua.
Perché gli uomini sono uomini, hanno bisogno di vivere.

Living is easy with eyes closed
Misunderstanding all you see


Accartoccio i miei schizzi, sono venuti veramente male.  Ma a cosa stavo pensando mentre li facevo? Maledette fragole, maledetti disegni, maledetta guerra.
Non sono l’uomo con il megafono, Lucy
Prendo un foglio nuovo, pulito, e con la mano tremante, la voce che si spezza, comincio a disegnare l’immagine di una  grossa fragola al centro della pagina, sformata, spappolata, annientata.
Max, tu non sei come questa fragola, vero?
Come stai, Max?
Dove sei, Max?

Ci sono delle bombe dove sei tu, tante, troppe bombe.
Se fosse per me,  le prenderei e le sostituirei con le mie fragole.
Tanto, io cosa me ne faccio di un cestino di fragole?
Anche quelle, quando cadono, lasciano delle macchie rosse, perché allora lanciare le bombe?
E’ più divertente vedere la gente sporca, è meglio vederla imbrattata di succo rosso, piuttosto che morta.

Strawberry Fields forever


Vedo una macchia rossa ai miei piedi.
E’ sangue,  credo.
Ma di chi?
Perché?

Ho paura.
Procedo a stento in questo laghetto stagnante vietnamita.
L’acqua mi arriva fino alle ginocchia e inzuppa la mia tuta mimetica, già fin troppo imbrattata di fango e di sangue.
Sento un boato, troppo verosimile per essere un’allucinazione.
Vedo un bagliore violento che viene contro di me, accecandomi e buttandomi in acqua.
Riaffioro da quel lago melmoso e mi guardo attentamente attorno.
C’è un mio compagno, qui vicino, che per fortuna non è ferito.
Cos’è stato?
Un’altra bomba, credo.
Ma quand’è che  finiscono le scorte? 

 Hai ragione, Jude, le fragole sono molto meglio,  magari la prossima volta prestagliene un paio delle tue.


                       Charlene;





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