L’ho pensata e l’ho scritta, rapido e indolore!
Fatemi sapere se vi piace… Buona
lettura!
La ventesima volta
Puck
incrociò le braccia dietro la testa, osservando la ragazza che si legava i
capelli,
“Allora questa era la tua ventesima
volta…” La ragazza non si voltò a guardarlo mentre lo correggeva,
“La ventunesima” Puck corrugò la fronte poi scosse la testa,
“No, no Santana, due giorni fa hai detto che era la tua
diciannovesima volta! Quindi questa era la ventesima,
farò schifo in matematica ma…”
“Puck, dovresti
sapere che non hai l’esclusiva!” Il ragazzo la guardò perplesso poi si
risistemò meglio tra le lenzuola,
“Ok…
allora con chi sei stata ieri sera?” La ragazza non lo guardava ma Puck vide nascere un sorriso sulle sue labbra, un sorriso
dolce,
“Non sono affari tuoi!” Santana gli lanciò uno sguardo e aggiunse, “Ora se non ti
dispiace sparire…”, Il ragazzo che era ancora mezzo scioccato
da quello che aveva visto scosse la testa,
“Non me ne vado finché non mi dici
il suo nome! Andiamo Santana me lo
devi!”
“No che non te lo devo! Ora alzati
dal mio letto!” Puck si mosse contro voglia infilò in
fretta i suoi abiti e poi si avvicinò alla ragazza,
“Lo sai che lo scoprirò vero…?”
Ebbe l’impressione che la ragazza impallidisse ma fu
solo per un attimo perché poi lei lo spinse fuori dalla stanza.
Santana sentì
la porta di casa sua chiudersi e guardò con una smorfia il letto sfatto, niente,
non aveva provato nulla se non un briciolo di piacere,
niente a paragone con…
Chiuse gli occhi ricordando un
corpo caldo contro il suo, la pelle morbida, le labbra che la percorrevano
facendola rabbrividire… aprì gli occhi con rabbia, doveva smetterla e smetterla
subito!
Puck guardò
Finn e scosse la testa, quello lì poteva anche essere il suo migliore amico, ma
di sicuro non sapeva cosa farci con una donna! Il suo sguardo spaziò negli
spogliatoi ma nessuno gli sembrava degno del sorriso di Santana,
nessuno lì poteva essere più bravo di lui! Aveva pedinato la
ragazza tutto il giorno ma lei non aveva parlato con nessuno se non si
contavano gli insulti che rivolgeva un po’ a tutti. Che sia
chiaro, non era geloso, era solo tremendamente curioso, non poteva dimenticare
quel sorriso, così dolce, sul viso di Santana.
“Hei Puck tutto bene?” Finn lo guardava perplesso e il ragazzo
annuì,
“Certo amico! Nessun problema!” Si
alzò uscendo dagli spogliatoi.
Gli toccava una lezione di
matematica, una barba assoluta! Mentre camminava piano nei corridoi per
arrivare il più tardi possibile in classe vide Brittany, la ragazza si guardava attorno in attesa di
qualcuno. L’idea lo folgorò, ma certo! Avrebbe chiesto a lei, Santana le diceva tutto e con le giuste
leve era sicuro di riuscire a farla parlare. L’occasione era più unica che
rara, trovare la ragazza senza l’onnipresente Santana
era un vero colpo di fortuna!
“Ciao Brittany!
Cosa fai qui di bello?” Attaccò lui, la ragazza che
stringeva i libri tra le braccia gli sorrise,
“Aspetto Santana!”
E ti pareva! Aveva solo pochi minuti dunque.
“E’ successo qualcosa di diverso
ultimamente?” La ragazza sgranò gli occhi,
“Oh l’hai saputo…” Puck sorrise, era stato più facile di quanto pensasse, “Credevo che i folletti nel mio armadietto fossero
invisibili a tutti…” Puck rifocalizzò
l’attenzione sulla ragazza,
“Cosa? No…
voglio dire, intendevo…senti con chi è uscita Satana l’altro ieri?” La ragazza si illuminò,
“Con me!” Puck
fece una smorfia, non stava funzionando, “Siamo andate al cinema, davano Rapunzel e poi abbiamo mangiato la pizza a casa mia…”.
“Cosa diavolo succede qui?” Santana li guardava con sguardo furioso, Brittany sorrise e le prese la mano,
“Sei arrivata!” La ragazza fissò i
suoi intensi occhi scuri su Puck,
“Cosa stavi
facendo?” Il ragazzo si strinse nelle spalle e lei gli lanciò un’occhiataccia,
“Fai attenzione!” Si girò tenendo sempre ben stretta la mano di Brittany, fece alcuni passi e si voltò ancora.
Puck aprì
la bocca poi la richiuse e sgranò gli occhi. Lo
sguardo di Santana diceva più o meno: tieni le mani
lontano da lei!
Puck
rivisse la giornata di pedinamento in un solo istante, a chi aveva parlato per
tutta la giornata Santana, a chi non aveva lasciato
la mano, chi solo aveva beneficiato del suo sorriso?
Santana
lanciò un ultima occhiataccia a Puck,
se pensava di portarsi a letto Brittany allora se la
sarebbe vista con lei! Non che non lo avesse già fatto,
Brittany era stata a letto con il novantanove per
cento dei ragazzi della scuola e a lei andava benissimo…
“Sai non andrei mai a letto con Puck…” Santana si voltò a
guardare la compagna e lei le sorrise, “Lo so che è tuo!” Santana
non le rispose, forse avrebbe chiamato il ragazzo quel
pomeriggio, forse doveva farlo ventidue volte perché le piacesse… forse la
ventesima volta era stato solo un caso, un caso che fosse con…
“Brittany!”
Sussurro piano Puck, poi pensando all’espressione
dolce di Santana sorrise, era felice e forse un po’
invidioso che la ragazza avesse finalmente fatto
l’amore.