Una sorpresa per Amanda.

di LunaGorgosprizza
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Capitolo 3


Amanda e George erano al settimo cieli: finalmente erano insieme. Dopo tutti quei pomeriggi passati a pensare al cosa sarebbe successo se qualcuno dei due avesse parlato prima, tutti quei sonni persi. Ora erano là, sempre insieme, a guardarsi con occhi nuovi.

Di una cosa George si era pentito: durante il suo sesto anno ad Hogwarts si era svolto il Ballo del Ceppo, un occasione più unica che rara. George avrebbe voluto tantissimo invitare Amanda, ma poi pensò di non farlo. Neanche lui sapeva perché aveva rinunciato, ma sicuramente aveva fatto male, molto male.
Adesso però era intenzionato a rimediare.
Prese una pergamena e cominciò a scrivervi sopra.
Non scrisse molto, solo l'essenziale: pensava che fosse meglio così.
In seguito piegò la pergamena e la lasciò scivolare all'interno di una busta, che consegnò al suo gufo, insieme ad una profumatissima rosa rossa che aveva colto appositamente per Amanda.

Amanda era appena rientrata a casa, dopo una giornata molto impegnativa. Era veramente esausta: la fatica e il caldo l'avevano resa estremamente stanca. Chiusa la porta dietro di sé, si gettò sul divano. Rimase ferma lì, con gli occhi semichiusi. Si sarebbe addormentata se non fosse stato per un gufo che proprio in quel momento di appollaiò sulla sua finestra. Amanda, a malavoglia, si alzò dal divano e andò a prendere la busta.
Riconobbe subito quella grafia un po' disordinata: George.
Non perse tempo ed aprì immediatamente la lettera.

Ehi Amanda! Devo dirti una cosa importantissima.
Niente di preoccupante, è solo.. Una cosa che dovrei farmi perdonare.
Vieni da me stasera, così potrai anche farti quattro risate.

A presto,
Tuo George.


Era proprio il suo stile.
Ripose la lettera sul tavolo vicino a lei e prese la rosa.
Era una rosa bellissima e aveva un profumo molto gradevole.
Oh sì, Amanda adorava tutto questo, adorava George.

Corse subito a prepararsi.
Cominciò a frugare tra tutta la sua roba in cerca di un bel vestito e dopo poco lo trovò: era di un azzurro bellissimo.
Un po' di trucco, una ritoccata ai capelli ed era pronta ad uscire. Si precipitò fuori di casa e si incamminò verso la Tana.
Durante il tragitto pensò a che cosa potesse aver preparato George. Proprio non ne aveva la più pallida idea.
Dopo poco si ritrovò davanti alla Tana. Si avvicinò alla porta e bussò.
Ad aprire fu la signora Weasley, che aveva uno strano sorriso sul viso. Dopo che ebbe salutato Amanda corse via e Amanda credette di averla vista saltellare.

Si guardò un po' intorno: il salotto non era come l'aveva visto l'ultima volta, ma era tutto addobbato. Sembrava una sala da ballo. Sul tavolo c'erano un po' di stuzzichini e di Burrobirre e si sentiva una soave musica di sottofondo. Aveva già sentito quella musica, ma non ricordava quando.
Quello che più la colpì fu quello che accadde dopo.
Infatti, mentre ancora si stava guardando intorno, da dietro un angolo, uscì fuori.
La cosa strana era che era vestito molto elegante, con uno smoking con tanto di papillon.
Amanda era veramente senza parole.
«George? Sei veramente tu? Cosa ti è capitato?» Chiese Amanda sorpresa.
Appena George vide Amanda, rimase a bocca aperta: la vedeva sotto una nuova luce, poteva guardarla senza timore.
«Dovevo farmi personale» Rispose ridendo.
«Perdonare? E di cosa?»
George si avvicinò a lei, allungando una mano per prendere quella di Amanda.
«Era il mio sesto anno e il tuo quinto. Un'occasione più unica che rara, ti viene in mente? Il Ballo del Ceppo, Amy..»
Ecco! Adesso Amanda si ricordava. Avrebbe tanto voluto andare a ballo con lui, ma poi per la troppa timidezza aveva chiesto ad un altro ragazzo.
«Oh, mi ricordo!»
«Esatto.. Volevo davvero venirci con te, quindi.. Amanda, ti va di ballare con me stasera?» Le chiese sorridendo.
Amanda era senza parole.
Si era immaginata quella scena così tante volte, ma mai aveva pensato di viverla veramente.
Si limitò ad annuire timidamente. Le guance le si erano leggermente arrossate.
Il ragazzo le si avvicinò ancora e le posò la mano libera su un fianco.
Erano così vicini..
Cominciarono a ballare, seguendo la musica. Ballarono per molto.
Ogni tanto facevano una piccola pausa, mangiavano uno stuzzichino e poi tornavano a ballare.
Amanda dovette ammettere che George non se la cavava affatto male, anzi!
Talvolta il ragazzo la prendeva in vita e la sollevava, facendo un giro su sé stesso.
Quella serata fu davvero bellissima per entrambi.
Amanda aveva persino dimenticato la sua stanchezza.
Eccoli là.
George la stringeva tra le sua braccia, dondolandosi a tempo di musica.
Lei rimaneva accucciata tra le sue braccia, lasciandosi cullare.
La serata passò in fretta, forse anche troppo.
Amanda presto fu costretta a fare ritorno a casa.
Di una cosa però era sicura: George era veramente tutto quello di cui aveva bisogno.





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