Perfetto.
Summer Jonson e le sue tre migliori amiche Sarah Olson, Mary Mcfly e
Valerie Dawson sono quattro ragazze irlandesi che, dopo un duro anno
scolastico trascorso tra alti e bassi, oggi, finalmente partiranno per
le tanto sospirate vacanze.
Avevano cominciato a parlare di progetti per l'estate a gennaio,
avevano consultato moltissimi depliant e si erano recate in numerose
agenzie, fino a quando non avevano trovato il posto perfetto: un
camping per soli teenagers. Che potevano desiderare di meglio? La
partenza era fissata per sabato 4 luglio alle ore 9.00 ; le quattro
amiche sedicenni erano pronte, si trovavano tutte alla fermata
dell'autobus, pochi mimuti ancora e sarebbe cominciata la loro
avventura.
Poco più tardi erano dirette al camping, Summer prese come
al solito i
suoi auricolari e poggiò il dito sul pulsante 'play' del suo
telefono
touch, Valerie che le era seduta accanto le rubò
un'auricolare e se lo
mise nel suo orecchio; le altre due ragazze avevano preso posto nei
sedili di fronte e messaggiavano entrambe: Sarah usciva insieme a
Antony da qualche mese, erano bella coppia e separarsi per due
settimane ( l'intera durata della loro vacanza) era una cosa che non
piaceva ad entrambi e probabilmente già erano alle prese con
quei
messaggini sdolcinati; per quanto riguarda Mary invece, lei messaggiava
con un'amica lontana e non sapeva neppure lei se definirsi fidanzata o
no, le piaceva da matti un certo Noè, un ragazzo italiano,
si
conoscevano dalle elementari e capitava spesso che uscissero insieme da
soli o che lui la invitasse al cinema, stavano bene insieme e si
divertivano, cercavano qualunque prestesto per abbracciarsi, ma non
c'era mai stata una dichiarazione d'amore. Summer e Valerie erano le
forever alone del gruppo, due ragazze a cui sembrava non importare un
tubo il fatto di avere un ragazzo o meno, ma più
probabilemnte non
avevano ancora trovato qualcuno che le avesse rubato il cuore.
A Londra, davanti la cancellata principale di una delle ville possedute
dal Primo Ministro inglese, una limousine di tutto rispetto era
parcheggiata in attesa di partire per accompagnare il giovane Harold
Styles in un posto; la destinazione del ragazzo era un mistero per
molti e un segreto confidato a poche persone, le più intime.
Come ogni
anno Harold era in procinto di partire, non voleva che nessuno escluso
poche persone fidate, conoscesse il nome del luogo verso il quele era
diretto, quelle due settimane di campeggio insieme ad altri
adolescenti, ormai vecchi amici, erano l'unico modo per tentare di
essere un ragazzo comune; al campeggio nessuno sapeva che era il figlio
niente popò di meno che del Primo Ministro inglese e il
ragazzo non
aveva nessuna intenzione di svelare la sua vera identità.
Aspettava
quelle fatidiche due settimane da così tanto tempo,
semplicemente
voleva essere libero, di vivere, di fare cavolate e poi pentirsene, di
vestirsi con un pantaloncino e una t-shirt, invece che con la smoking
...voleva, desiderava follemente una vita normale, come tutti gli
adolescenti, odiava le telecamere in casa sua, odiava non poter uscire
in motorino come tutti i ragazzi della sua età, odiava il
fatto di non
poter passare del tempo insieme a loro, odiava anche che per andarsi a
mangiare un gelato doveva chiamare l'autista, odiava il fatto che tutti
lo trattassero come un principe, solo per via di suo padre. Quelle due
settimane al camping rappresentavano il paradiso per lui.
E' abbastanza corto come capitolo, lo so. E' solo l'inizio e spero di
avervi incuriosito comunque!
A presto e grazie se leggerete :DD
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