Dragon Ball: The Last Fight
Prefazione
Ciao a tutti!
Dopo il discreto
successo ottenuto con "The Last Fight", la mia precedente fiction, ho deciso,
nonostante abbia già in cantiere il suo seguito, di seguire il mio istinto, ed
iniziare una storia del tutto nuova; anche in questo caso sarà un
seguito di Dragon Ball Z, di poco successivo a questo, che perciò non
tiene conto della serie GT e, in questo caso, neppure degli ultimissimi della serie Z
( quindi niente Ub, tanto so che non mancherà a molti di voi, e
ad essere sincero neanche a me!). Al massimo, ma non sono sicuro di farlo, potrei
inserirlo più avanti nella storia, ma in modo diverso dall'anime.
In pratica questa
storia inizia circa sette anni dopo la sconfitta di Majin Bu, perciò Goku,
Vegeta e gli altri personaggi "anziani" sono praticamente uguali a come sono
dopo la battaglia con Majin Bu; Gohan è invece più simile a com'è nel GT; quanto
a Goten e Trunks, ve li sapete immaginare come adolescenti vero? Dovrebbero
avere quattordici e quindici anni. Pan e Bra
invece sono due bambine, soprattutto Pan che è appena nata.
In questa fiction tornerò ad uniformarmi
allo stile classico delle fiction su Dragon Ball di questo genere, ma il
mio stile personale resta lo stesso, quindi aspettatevi parecchia azione e anche
scene piuttosto tristi.
Un ultimo appunto per chi ha letto "The
Last Fight" e, come mi ha scritto, si è commosso: anche in questa fiction avrete
di che soffrire!
Scusatemi se vi ho annoiato con questa
premessa, e buona lettura a tutti!
CAPITOLO UNO:
FESTA DI COMPLEANNO
Bulma era in piedi dalle cinque di
mattina, e da circa cinque minuti più tardi stava lavorando in cucina, ma,
potendo finalmente ammirare il risultato della sua opera, dovette ammettere che
ne era valsa la pena: un enorme tacchino stava finendo di arrostire nel forno
assieme ad una vera e propria montagna di patate, e dalla mezza dozzina di
pentole e padelle che si trovavano sui fornelli arrivava una miscela di odori
che avrebbe resuscitato un morto più velocemente delle Sfere del
Drago.
Certo, era stata una faticaccia, soprattutto dopo che Trunks
e Vegeta si erano svegliati ed aveva dovuto sudare sette camice per tenerli
lontani dalla cucina; mettersi fra un Sayan affamato e il cibo può rivelarsi
simile a trattenere un leone per la coda, e Vegeta era arrivato a minacciarla di
spedirla dall'altra parte del pianeta con un calcio se non si toglieva dai
piedi, ma alla fine era riuscita a salvare il pranzo. E poi in fondo non
capitava tutti i giorni che una figlia compisse due anni.
Bra se ne stava in salotto, a giocare con Trunks ridenddo di
gusto, senza sapere che quello era un giorno importante per la sua vita. Per lei
erano molto più interessanti i piccoli giochi di prestigio che le mostrava suo
fratello, ai quali rispondeva con degli:- Ancora! Ancora!-
entusiasti.
Senza farsi notare troppo, Vegeta se ne stava appoggiato al
muro a guardare: quella bambina dai capelli azzurri, fin da quando era nata, era
riuscita in qualcosa che Trunks, pur con tutto il suo impegno, era riuscito a
fare in misura molto minore; aveva rubato il cuore al Principe dei Sayan, anche
se quest'ultimo si sarebbe fatto ammazzare prima di ammetterlo.
Nonostante questo però la sua dignità veniva prima di tutto,
e c'era voluto un bel po' per fargli accettare la decisione di Bulma di
organizzare una grande festa per il compleanno della bimba; passino i palloncini
appesi ovunque che ogni tanto si staccavano e gli rotolavano immancabilmente
frai piedi, passino quelle abominevoli strisce di carta appese ovunque che gli
umani chiamavano "festoni", passi anche quel mucchio inquietante di regali che,
in salotto, sfidava la legge di gravità e per il quale sua moglie aveva speso
più di quanto lui un tempo guadagnava vendendo un paio di pianeti, ma il fatto
di trovarsi in giro per casa quel mucchio di idioti amici di sua moglie che
gli ispiravano violenza a vista, trai quali ci sarebbe stato immancabilmente
anche Kaaroth, era veramente troppo!
C'era voluta una settimana di persuasione da parte di Bulma
per convincerlo a non fare troppe storie e a non fulminare il primo che sarebbe
entrato nella Capsule Corporation, e la prospettiva di un pranzo fuori misura
aveva contribuito non poco. E poi in fondo a Vegeta non dispiaceva troppo
festeggiare il compleanno della figlioletta.
Era ancora immerso nei suoi pensieri quando qualcuno suonò
alla porta; Bulma andò ad aprire, e nell'ingresso della Capsule Corporation
entrò Chichi, che subito abbracciò cordialmente Bulma consegnandole un grosso
pacchetto contenente l'ennesimo regalo per la piccola Bra; la seguì un
sorridente Goku, che scherzava con il figlio più piccolo, a tal punto che non si
sarebbe potuto dire quale dei due avesse veramente quattordici anni.
- Ciao Bulma!- la salutarono i due in coro.
- Goku! Goten! Benvenuti!
Esauriti i convenevoli di rito, mentre Chichi restava a
parlare con Bulma e Goten correva in salotto da Trunks Goku si avvicinò al
Principe dei Sayan,
- Ciao Vegeta!- lo salutò allegramente il Sayan più
giovane,- Tutto bene?
La risposta fu un grugnito scocciato, come a far capire che,
se fosse stato per lui, in quella casa non ci avrebbe messo neanche piede.
Divertito più che sorpreso da quella reazione, visto che
ormai aveva imparato a conoscere bene il Sayan più anziano, continuò
ridacchiando:- Allegro fin dal mattino, vedo!
Altro grugnito, se possibile ancor più scocciato.
- Ehm...non ho capito!- disse ingenuamente Goku, - Puoi
spiegarti meglio?
Per un attimo sembrò che Vegeta volesse incenerirlo con lo
sguardo, poi disse:- Ormai che sei quì, renditi utile. Andiamo nella Gravity
Room.
- Ai suoi ordini, principe!- disse ironico Goku, facendo una
specie di saluto militare; in realtà non aspettava altro che un bel
combattimento con il suo rivale di sempre; erano sempre piuttosto interessanti,
anche se solitamente ne uscivano piuttosto malandati.
Mentre si dirigevano verso la stanza sentirono appena Bulma
urlare loro:- Mettetevi un paio di tute da combattimento quando entrate, così
non distruggerete i vestiti. E non conciatevi troppo male!
Nonostante ciò, una volta entrati nella stanza, i due si
infilarono rapidamente due tute da combattimento e, dopo un breve riscaldamento,
alzarono la fgravità a trecento volte quella normale ed iniziarono a
combattere.
Mentre i due Sayan si allenavano gli altri invitati
arrivarono alla spicciolata: Yamcho e Puar, Crilin con tutta la famiglia, il
Genio delle Tartarughe con Oscar, perfino Tensing e Rif; mancava solo Junior, ma
nessuno si stupì troppo della sua decisione di non venire. Gli ultimi ad
arrivare furono Gohan e Videl, con la piccola Pan che sorrideva felice in
braccio alla madre. Quando finalmente i due, pieni di graffi ed escoriazioni ma
in condizioni migliori del solito, uscirono dalla Gravity Room, erano già tutti
a tavola.
- Siete sempre i soliti!- urlarono
Bulma e Chichi all'unisono con aria furiosa.
- Ma...ma cosa abbiamo fatto?- chiese
Goku mortificato, mentre Vegeta non fece una piega.
- Ma guardatevi!- ringhiò Bulma,
cercando però di non farsi vedere arrabbiata da Bra, che stava apprezzando
tantissimo quella festa,- Sembrate i sopravvissuti ad un'esplosione!
"Una?" pensò Goku ricordando il
combattutissimo scontro di poco prima, "Cinquanta!"
- Andate a medicarvi!- urlò acora
Bulma.
Goku annusò per un paio di secondi
l'arietta che si alzava dalla tavola imbandita, poi disse leccandosi i baffi:-
Sono solo graffi! Possiamo medicarci dopo! ORA HO UNA FAME TREMENDA, QUINDI
DIAMOCI DENTRO!
Mentre Bulma alzava le braccia in segno
di resa e Goku si fiondava al proprio posto, Vegeta, anche se non lo avrebbe
ammesso neanche sotto tortura, ringraziò mentalmente l'altro Sayan, per poi
piombare a sua volta sulla sedia e mettere al lavoro le mascelle.
Chichi finì di lavare i piatti ed
iniziò a metterli nel mobile; nonostante la mostruosa quantità di cibo
ingurgitata a pranzo, sia Goku che Goten avevano fatto una cena estremamente
abbondante, sporcando praticamente tutte le stoviglie della casa. Chichi
sospirò: i Sayan davanti ad un piatto di cibo erano peggio dei bambini. Quel
giorno a pranzo Vegeta, Goku, Trunks e Goten avevano tirato fuori il peggio
di loro stessi, divorando qualunque cosa passasse loro a tiro ad una velocità
impressionante. Non che comunque gli altri fossero stati da meno: Crilin, Yamcho
e Tensing, preoccupati di restare senza niente, avevano tirato fuori dal loro
repertorio una velocità simile a quella dei Sayan, tutti tranne Gohan, che
sapeva che a lei sarebbe venuto come minimo un colpo vedendolo mangiare in quel
modo.
A parte quel particolare era stata
veramente una bella festa, al punto che al momento del brindisi, dopo che Bra
aveva scartato tutti i regali, perfino Vegeta aveva alzato il calice con gli
altri.
In quel momento Chichi si sentiva
veramente felice della sua vita, ma nonostante questo, e nonostante l'assoluta
mancanza di cooperazione da parte di Goku, che dormicchiava seduto sul divano,
non poteva fare a meno di continuare a brontolare. In quel momento il suo
bersaglio era Goten, con la sua scarsa voglia di impegnarsi a scuola:- Inzomma,
non è che tu vada male, lo so, ma studi appena quel minimo indispensabile per
non essere bocciato. Non sei stupido, potresti andare bene come Gohan! Ma invece
perdi tempo a spasso dietro le ragazze!
Goten, seduto a fianco del padre,
sospirò: sua madre non lo avrebbe mai capito, ma lui non era come Trunks. Che
poteva farci se i libri di scuola erano una cosa per cui provava pochissimo
interesse? Ogni minuto oltre lindispensabile che vi passava sopra per lui era
tempo rubato ad altre attività molto più gradevoli, e questo non poteva
cambiarlo, né voleva cambiarlo. Accese distrattamente la televisione per non
sentire i rimbotti della madre, e nel giro di pochi secondi le immagini che
vedeva sullo schermo gli tolsero completamente dalla testa i discorsi di
Chichi.
- Insomma, se proprio non hai voglia di
studiare dovresti cominciare a pensare a trovare un'altra strada...ma mi stai
ascoltando?- chiese Chichi, stupita per la mancanza di reazzioni del figlio.
Lasciò perdere i piatti ed entrò in salotto: Goten era in ginocchio sul tappeto,
con il viso a due centimetri dalla televisione.
Contrariata, Chichi disse:- Ma insomma,
io per chi parl...-
- Sssssh!- sibilò Goten, mettendosi un
dito davanti alle labbra.
Chichi si bloccò di colpo, troppo
stupita di essere stata zittita in quel modo dal proprio figlio.
Goten non ci fece neanche caso, e
tirando il padre per la manica urlò:- Papà! Papà svegliati, presto!
Goku grugnì, poi aprì gli occhi e se li
stropicciò sbadigliando:- Ma cosa c'è...io stavo dormendo così
bene...
- Guardà la tv, guarda cosa sta
succedendo!- insistette Goten sovraeccitato.
Goku e la moglie iniziarono a fissare
lo schermo, e subito capirono perché il figlio fosse rimasto così
impressionato.
Era in corso una edizione speciale del
telegiornale, e l'annunciatore stava parlando di una notizia di enorme
importanza:-...ciò che è accaduto continua a sembrare incredibile a tutti gli
scienziati, ma ormai è stato ampiamente confermato che nel pomeriggio di oggi
tutti i sensori militari posti nello spazio antistante la Terra hanno
individuato un numero imprecisato di corpi estranei delle dimenzioni di una
grande città, che sono state, fino a prova contraria, identificate come
astronavi di provenienza sconosciuta. E'stato impossibile compiere ulteriori
indagini sul contenuto di queste navi spaziali, poiché apparentemente sembrano
essere circondate da una sorta di campo elettromagnetico che respinge qualsiasi
indagine mediante radar o altri strumenti. Ogni tentativo di comunicazione in
tutti gli idiomi conosciuti è stato inutile, ed è stato impossibile appurare se
questi visitatori alieni siano amici o ostili. Per precauzione è stata ordinata
la mobilitazione generale, e tutte le Regie Forze Armate sono state messe in
stato di allarme; nelle città è stato ordinato il coprifuoco...
Goku a quel punto si alzò; non che
fosse stupito, ne aveva passate troppe nella sua vita per poter essere ancora
sorpreso da qualcosa, ma quella notizia lo aveva colpito, e gli aveva procurato
una strana sensazione: una fredda inquietudine era entrata nella sua mente, e
non sembrava volersene andare.
Uscì sul portico senza parlare, ed alzò
gli occhi al cielo, tendendo al massimo i propri sensi nel tentativo di
avvertire qualsiasi sensazione provenisse dallo spazio, ma non sentì
nulla.
Goten lo raggiunse, e gli disse:- Non
riesci a sentire nulla, vero?
- No.- disse cupo Goku,- Quelle
schermature bloccano anche i nostri poteri.
- Ma la senti anche tu, vero? Questa
sensazione di gelo...di pericolo imminente.
Goku guardò negli occhi il figlio, e
l'adolescente poté leggere negli occhi del padre un'inquietudine che mai vi
aveva visto. Sentiva il pericolo, e per la prima volta in vita sua sembrava
averne paura.
Ecco pronto il primo capitolo! Spero di
avere almeno destato la vostra curiosità! Ditemi per favore cosa ne pensate,
perché se dovessi avere pochissimi commenti potrei pensare di non
continuarla...scherzo, la continuerò anche se avrò un solo commento, per
quell'unica persona a cui è piaciuta!
A presto!
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