Lo stesso demone rimase interdetto dal suo gesto; non gli era mai capitato di
provare dell’affetto per qualcun altro; lui, fiero ed altezzoso, si era sempre e
solo preoccupato di sé stesso.
Stretto in quell’abbraccio, Sesshomaru provò un desiderio irrefrenabile,
tutto il suo corpo ed anche il suo spirito, non erano minimamente intenzionati a
separarsi da quella giovane ragazza.
Era, forse, giunto il momento in cui anche il più fiero tra i demoni
ricambiasse l’immenso calore e le continue attenzioni, che per molti anni, la
piccola Rin gli aveva dato?
Sesshomaru prese la ragazza per mano e la portò lontano da occhi indiscreti,
quali potessero essere quelli di Jaken. Dalla riva del fiume si addentrarono
nella fitta vegetazione del bosco…
Dopo poco il demone si fermò e cominciò a fissare Rin; solo in seguito ad un
silenzio interminabile, le domandò "Ne sei davvero sicura?"
Lei fecce cenno con la testa di si, era troppo imbarazzata per pronunciare
quella semplice parola e per guardarlo dritto negli occhi.
Sessomaru le portò una mano dietro la schiena, sciogliendo velocemente l’obi,
che cadde morbidamente sull’erba; con ambo le mani passò ad accarezzarle il
collo, lentamente e delicatamente scendeva lungo le spalle, provocando in lei un
aumento del respiro, oltre che del battito cardiaco, fino a farle cadere il
chimono al suolo. Rin d’istinto, timidamente, si coprì il seno con le
braccia.
Lui rimase a fissarla, era talmente bella, non credeva che un'umana potesse
suscitargli tali pensieri, e che, soprattutto, la sua piccola Rin potesse
sbocciare, divenendo così tremendamente bella da mozzargli il fiato.
"M’imbarazzi così!" Fece lei con una leggera voce tremante, dissuadendo il
demone dai suoi pensieri.
Sesshomaru cominciò a spogliarsi, prima fece cadere pesantemente la
pelliccia, poi l’armatura, fino a ché rimase solo con l’abito bianco leggermente
aperto……Si abbassò l’indumento fino all’altezza della vita e, prima di
proseguire, tornò a fissare la ragazza che aveva d’avanti; Rin, sempre più
imbarazzata distolse lo sguardo dai suoi pettorali, erano ben scolpiti; il petto
e gli addominali evidenziavano quella pelle candida e vellutata.
Sesshomaru, finito di svestirsi, le si avvicinò e l’abbracciò; questo fu
diverso da quello precedente, né energico e né irruento, era dolce ed
estremamente delicato. Le portò una mano sul ventre e con l’altra le reggeva la
nuca, mentre l’accompagnava a terra; entrambi i corpi si stesero sull’erba; lei
sotto di lui.
Il demone, mentre le entrava dentro lentamente, la guardò in volto, Rin
stringeva gli occhi e, da uno di questi, scese una piccola lacrima
"Ti faccio male?" Domandò lui, un po’ preoccupato.
Rin, guardandolo nei suoi bellissimi occhi color ambra, gli sorrise
abbracciandolo al collo "Non potresti mai!"
Qualche ora dopo Sesshomaru si destò e sedendosi sull’erba, l’unica che era a
conoscenza di quanto era accaduto precedentemente, cominciò a rivestirsi.
Guardò più volte la piccola creatura dormiente che giaceva distesa qualche
centimetro lontano da lui, possibile che si fosse legato a tal punto a qualcun
altro?
Portò il kimono color pastello sopra il corpo di Rin, per coprirla.
Lui, ritenuto un essere sanguinario e violento, era riuscito a comprendere la
forza di quell’infima razza umana; in lui era cambiato qualcosa, era sbocciato
un bellissimo fiore: l’Amore !!