Titolo: Cantarella: MikuxKaito
Version
Autore: _Flowermoon_
Rating: Arancione
Avvertimenti: Lievi
cenni, molto accennati, di incesto; in più in questa
fan-fiction Kaito e Miku sono cugini.
Disclaimer: Nulla di
quanto da me scritto mi appartiene, tutto è di
proprietà dei rispettivi autori.
In verde: Miku
In blu: Kaito
Tutti gli altri
personaggi dei Vocaloid che compariranno avranno il loro colore
caratteristico.
CANTARELLA:
MIKUXKAITO VERSION
-PROLOGO-
I tacchi risuonano sulle piastrelle del pavimento
immensamente rettilineo e profondo mentre il fruscio dello
strascico di pizzo nero, che striscia il terreno, accompagna ogni tuo
passo; il lungo vestito, d'ebano e alabastro, avvolge i fluidi
movimenti.
Arrivi alla fine di quel lungo
corridoio trovandoti davanti ad un portone di legno scuro decorato da
ghirigori oro e argento.
Sai cosa ti aspetta al di là di quella porta:
l'alta società che hai sempre sognato e le feste danzanti
accompagnate dal ritmo della musica d'orchestra.
Potresti dire che questo è il giorno più bello
della tua vita: il giorno del tuo ingresso nell'età adulta,
per non parlare del fatto che è anche il tuo sedicesimo
compleanno.
Ma la festa a cui partecipi non è un semplice ricevimento:
questa è la
festa in maschera tipica di carnevale, pertanto fai calare anche tu la
maschera sul tuo viso e abbassi il corpetto un po' più
giù delle spalle, facendo mostra di quella curva delicata in
mezzo al petto, che tutto lascia all'immaginazione.
Avevi solo sei anni l'ultima volta che ti hanno vista, ma adesso ne hai
sedici: puoi osare mostrando a tutti la donna che sei diventata.
Senza esitare spingi le ante, aprendo il portone sulla luminosa sala da
ballo ricca di note danzanti e chiacchiericci dell'alta
società.
Detesto
queste stupide feste e detesto queste stupide pagliacciate; ogni anno
è sempre la stessa storia che si ripete:
lord
Kagamine organizza questi party per compiacere i riccastri dell'alta
società.
La
sua figlioccia, Rin, mi si avvicina altezzosa e civettuola tentando di
strapparmi uno o più inviti a ballare, mentre il suo gemello
mi scruta con quel suo cipiglio corrucciato.
Non ci siamo mai piaciuti tanto, sin da quando eravamo infanti.
Vagando
con gli occhi in qua e in là mi chiedo quando
scoccherà la mezzanotte, quando potrò andarmene a
casa e abbandonare tutta quella sfarzosità.
Dei
mormorii attirano la mia attenzione: gentiluomini stanno ammirando
qualcuno in mezzo alla sala.
Chissà chi.
Una
giovane dai lunghi capelli verde acquamarina la attraversa da sola,
senza alcun cavaliere ad accompagnarla e con passo sicuro e certo.
Tiene il mento sollevato, come segno di voler sfidare tutti i presenti
e si avvicina davanti a Lord Kagamine inchinandosi con grazia.
Chi
sarà mai quella principessa verde apparsa dal nulla?
Continuo
a fissarla fino a quando i nostri occhi si incrociano: zaffiro e
acquamarina si scrutano per parecchi secondi.
Questa dovrebbe essere una sfida? Ma non sarò certo io il
primo ad abbassare lo sguardo, mia cara.
Finalmente
la giovane distoglie i suoi occhi dai miei, ma prima di togliersi dalla
visuale mi lancia un dolcissimo sorriso.
Chi
è?
Tre giorni sono passati dalla festa in maschera: dopo il
divertimento è giunto il momento delle formalità.
Ti rechi al
palazzo di tuo zio: quel palazzo che, fin da piccola, era la dimora
dove trascorrevi la tua infanzia e le tue estati che ora non sono altro
che il ricordo di lontane giornate trascorse in compagnia del tuo
cugino più grande di te di quattro anni.
Ci sarà anche lui oggi dentro la dimora?
Ti auguri di sì, perché speri tanto di poterlo
rivedere quel cuginetto dai profondi occhi blu e dalla passione tanto
amata per la musica e il violino.
Mentre percorri il
corridoio per raggiungere le stanze private di tuo zio ti soffermi con
aria nostalgica a guardare un quadro.
Il ritratto di una graziosa bambina paffutella con capelli raccolti in
alti codini, abitudine rimasta nel tempo: sei tu quella nel quadro.
E
c'è un bambino più grande con un violino in mano:
il tuo cuginetto, Kaito.
Un ritratto fatto
quando eravate bambini.
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