Cronache di una liceale per bene.

di Eushi_is_Smile
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"Nicole Evans?! Dove crede di andare? Non è stata richiamata in presidenza appena qualche minuto fa?" Una ragazza bassina, capelli rossi e occhi nocciola si voltò lentamente quasi sperando che la voce della signorina Edwards che la chiamava fosse solo un'allucinazione sonora. "Io... stavo solo..." "Niente. Stavo solo Niente. Dovremo farci una chiacchierata in questi giorni, cosa sono tutti questi richiami in così poco tempo? Non me lo sarei mai aspettato da lei. Insomma...” Mentre la donna continuava a ciarlare la ragazza si abbandonò ad un enorme sbadiglio senza preoccuparsi di sembrare maleducata. Mossa ardita. La signorina (a ben 43 anni) Edwards era la professoressa di matematica, ultima arrivata a scuola e soprattutto una gran piantagrane. Era arrivata dopo 5 anni di insegnamento chissà dove all”estero, licenziata per motivi ignoti agli studenti, e si lamentava in continuazione di meritare una posizione di prestigio e i ragazzi d'altronde non vedevano l”ora che andasse a ricoprirla questa posizione. “Ma non dovevo andare in presidenza? Insomma non vorrà che una sua studente faccia ritardo a causa sua?”disse Nicole, e lo disse con il tono più indispettito che potesse tirar fuori una persona senza volerlo. “Ma io...” “Arrivederci professoressa Edwards!” Senza darle il tempo di ribattere Nicole le aveva già dato le spalle e aveva salutato con un cenno della mano. “Impertinente! Che ragazzina impertinente!”

Nicole Evans era una studente del terzo anno, voti nella media e discreta popolarità in tutta la scuola per la sua partecipazione al consiglio d'istituto e innumerevoli manifestazioni contro le istituzioni della scuola che appoggiava con entusiasmo... e sì, anche piuttosto impertinente e sfacciata. Sensibile ed emotiva anche se cercava in tutti i modi di nasconderlo.Faceva il più possibile per aiutare gli altri e finchè non tentava il tutto per tutto non era in pace con se stessa. Questo era il suo maggior pregio e allo stesso tempo il suo maggior difetto. Negli ultimi tempi proprio per via della sua foga nell'aiutare gli altri c'era finita lei nei guai, molte, troppe volte.

Nicoleeee!” Un ragazzo alto, castano, dai capelli riccissimi e gli occhi azzurri chiamava a gran voce e affrettava il passo, stava quasi correndo. “Fermati, accidenti a te!” disse raggiungendola. Nicole gli sorrise ma non aveva nessuna intenzione di rallentare il passo. "Ehilà Niall" "Ehilà, dove diavolo stai correndo?!" "In presidenza." "Bene. E sei così entusiasta all'idea che ci vai di corsa?" Nicole rise. "Primo. Non sono entusiasta. Secondo. Ho la signorina Edwards alla calcagna, ecco perchè corro." Niall si voltò e vide la pof di matematica che li osservava a distanza."Si, ti sta osservando!" "Odiosa!" disse disse Nicole tra i denti. Il ragazzo iniziò a ridere a crepapelle. "Ti stai divertendo signorino?" disse lei in tono provocatorio. "Sì, molto. Ma adesso devo proprio andare in classe. Ti saluto, cugina!" "A dopo, cugino!"

Arrivata davanti alla porta della presidenza sospirò profondamente e si apprestò ad affrontare quello che la giornata aveva in serbo per lei, anche se già sospettava di cosa si trattasse.





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