L'àncora

di Lampih_SJ
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Autore: Lampih_SJ
Fandom: Sherlock (BBC)
Titolo: L'àncora
Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Introduzione storia: Ancora con l'anima bagnata da quel fiume di lacrime, vedeva la sua àncora portata via dalla morte, e non riusciva ad impedirlo. E quel fiume diventava sempre più forte, sempre più opprimente, sempre più soffocante. Era ancora lì, la sua àncora, a cui era tanto affezionato, quell'àncora che l'aveva aiutato a rialzarsi quando ne aveva bisogno e che era sempre lì per lui, era ancora davanti ai suoi occhi, eppure non trasmetteva più affetto e sicurezza. Non trasmetteva più nulla.
Rating: Verde
Word: 230
Generi: Angst, Drammatico
Avvertimenti: Flashfic, Movieverse, One-shot

Ho scritto questa piccola flashfic di getto, senza pensarci, guardando per caso questa gif:
http://fairgroundsoldier.tumblr.com/post/24729829793/scaly-panties-reidanheadquarters-how-does






L’ÀNCORA




Era riuscito a distruggere il muro della gente, a buttarlo giù con tutta la forza che la disperazione riusciva a dargli, quella forza grande come un fiume che abbatteva ogni argine, un fiume fatto di lacrime che lui tratteneva senza nemmeno rendersene conto. Ma una volta oltrepassato quel muro di gente era caduto a terra. Si era trovato senza sostegno, senza un'àncora dove potesse aggrapparsi e non farsi trascinare da quel fiume di lacrime e disperazione. Ma aveva abbattuto il muro che lo divideva dalla sua àncora, allora perché non la stringeva forte a sé? Cosa lo fermava? Forse un altro muro, un muro che sapeva di non poter abbattere: il muro della morte. Ancora con l'anima bagnata da quel fiume di lacrime, vedeva la sua àncora portata via dalla morte, e non riusciva ad impedirlo. E quel fiume diventava sempre più forte, sempre più opprimente, sempre più soffocante. Era ancora lì, la sua àncora, a cui era tanto affezionato, quell'àncora che l'aveva aiutato a rialzarsi quando ne aveva avuto bisogno e che era stata sempre lì per lui, era ancora davanti ai suoi occhi, eppure non trasmetteva più affetto e sicurezza. Non trasmetteva più nulla. Riusciva a vedere le lacerazioni che la morte aveva impresso sulla sua àncora e che stava continuando ad imprimere, imperterrita, con tutta la sua odiosa indifferenza. E gli sembrava fossero uguali a quelle che sentiva dentro il suo cuore, quelle che gli stavano facendo mancare il respiro, la vista, la lucidità. Sapeva cosa volesse dire portare delle ferite sul corpo, eppure quella volta gli sembrava diverso. Allora chiuse gli occhi, chiamando la sua àncora, chiamandola per nome, implorandole di tornare da lui, di continuare ad infondergli tutto quell'affetto e tutta quella sicurezza di cui lui non riusciva più a fare a meno. Avrebbe aspettato, perché sapeva che da quel giorno non ci sarebbe stata cosa più importante nella sua vita che il ritorno della sua àncora.




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