botb 1
Alas! they had been friends in youth;
But whispering tongues can poison truth,
And constancy lives in realms above;
And life is thorny; and youth is vain;
And to be wroth with one we love
Doth work like madness in the brain.
(Part II, l. 408. Christabel, S. T. Coleridge, 1816)
Highgate Hill, Gillman Home, nord di Londra, 25 settembre 2001
Cosa c'è di più odioso di un temporale quando non hai l'ombrello? Ve lo dico io, assolutamente niente.
Soprattutto, se il temporale decide di scoppiare mentre tu sei seduto
nel bel mezzo della brughiera inglese a scrivere un testo. Insomma, ok,
magari il parco della Gillman non è propriamente una brughiera,
ma resta il fatto che è pur sempre una rottura di palle.
Mi alzo, infilo la moleskine nella tasca della mia consunta giacca di
pelle nera e corro verso l'ingresso dove l'affabile portiere mi fa
cenno di entrare.
<< It's the english weather. >> sorride lui.
Lo guardo arcuando un sopracciglio e dopo un sonoro 'Merda', tiro fuori
l'agenda dalla tasca temendo che la combo acqua-inchiostro abbia creato
un casino sui versi che ho scritto. Tiro un sospiro di sollievo appena
arrivato alla pagina. Tutto ok.
Il portiere, invece, mi guarda stranito.
<< Ecco, io sa, ho scritto delle cose e poi, si è messo a piovere e allora... >>
L'uomo inizia a ridere e con tranquillità british domanda: << A cup of tea? >>
Pochi minuti dopo, mi ritrovo nell'aria della casa che il
portiere/custode e la sua famiglia possono utilizzare. Per l'esattezza,
mi trovo nel luogo in cui Samuel Taylor Coleridge ha vissuto gli ultimi
anni della sua vita, dal 1817 al 1835, quando dopo la pubblicazione
dell'incompiuta Christabel, la dipendenza da oppio e brandy divenne
talmente forte che il dottor Gillman fu costretto a rinchiuderlo qui,
in costante osservazione. La casa del dottore divenne meta di un
continuo pellegrinaggio letterario e tuttora lo è, anche se, in
giornate come quella di oggi, la maggior parte della gente preferisce
stare al pub.
<< Anche lei è un amante di Coleridge? >>
<< No. Non proprio, almeno. Il mio poeta preferito è Walt Whitman. >>
<< Un americano. >>
Sorrido. Lo sapevo, adesso parte la manfrina epica su Great Britain vs United States of America.
<< De gustibus. >>
<< Sure. I like him too. ' O Captain! My Captain.' >> inizia a citare.
Questa volta sono io a rimanere sorpreso.
<< Cosa credeva, eh? Sarò anche un portiere ma amo la
poesia. Certo, il mio caro Samuel è la guida assoluta, ma non
vuol dire che gli altri non abbiamo avuto qualcosa di serio da dire.
>> spiega mettendo su l'acqua per l'Earl Grey. << E' uno
scrittore? >>
<< No, no. Sono un compositore. >>
<< Un musicista, quindi. >>
<< Si, ho una band e mi occupo di scrivere i testi e le musiche. >>
<< Davvero? Come vi chiamate? >>
<< Nightwish, facciamo una specie di symphonic metal. La nostra cantante è una mezzosoprano*. >>
<< Sembra interessante, giovanotto. Nightwish, hai detto? Dovrò cercare qualcosa. Latte nel the? >>
<< Si, grazie. >>
<< Non mi hai ancora detto come ti chiami. >> scoppia a
ridere mentre inizia a versare l'acqua calda nella teiera in cui ha
già messo in infusione le bustine di the. << Il mio nome
Bleeket Teenant, e sono il custode di questa casa da quasi venticinque
anni. >> sorride.
<< Tuomas. Tuomas Holopainen, finlandese. Si occupa da solo di tutto questo? >>
<< Oh, no. >> posa il vassoio con teiera, tazze, zucchero e
latte sul tavolo << Mia moglie al momento è alle terme di
Bath, reumatismi. >>
<< Capisco. >>
Il portiere versa il the con affabilità e attenzione. Immagino
che stare tutto il giorno da solo in questo posto non sia il massimo.
Soprattutto, se vivi in una casa così antiquata, in quanto parte
della struttura e del mobilio risale ancora al primo periodo
vittoriano. Per dirla tutta, la casa ha un aspetto a metà tra il
vintage e l'antiquariato. Anche qui, tra i mobili moderni, come la
cucina, la tv e la radio, spiccano componenti antiche: l'orologio sopra
il caminetto, alcuni piccoli ritratti alla parete. Immagino che se uno
dovesse trafugare quella piccola tela paesaggistica appesa vicino alla
radio anni '40, incasserebbe almeno 100 euro.
<< Cosa ha scritto? >>
La voce del portiere mi distrae dalle mie fantasie riportandomi alla realtà.
<< Niente di che. Una piccola parte di un brano, ma non ne sono
molto convinto. >> mi guardo attorno, nella speranza di cambiare
argomento il prima possibile e mi viene un'idea fenomenale. <<
Conosce qualche aneddoto su Coleridge? >>
<< Mmmh? >> il portiere smette di girare il suo the e mi
scruta. << Qualcosa. E' interessato a storie particolari? >>
<< Qualcosa che nessuno sa? >> domando leggermente ironico.
Il custode si fa assorto, come se stesse pensando a qualcosa di
lontanissimo e pure ancora, presente. Una sorta di mistero. Lo avverto,
conosco quel tipo di lavorio della mente. Sospira.
<< E' una storia un pò strana, in realtà. Diciamo
che mi sembri il tipo che non prenderebbe per matto il caro Samuel.
>>
Scuoto la testa, adesso curioso.
<< La leggenda narra che avvenne nel 1798, quando venne composta
la prima parte di Christabel. Ha presente? >> faccio un cenno
affermativo, anche se conosco il poema giusto di nome << Samuel
si trovava nel suo Coleridge Cottage, nel Somerset, e un pomeriggio,
verso il tramonto, durante una passeggiata, incontrò una
fanciulla. La descrisse poi con toni soavi: occhi scuri e dolci, pelle
nivea, una sorta di Biancaneve. Ne rimase incantato. Gli incontri si
susseguirono e Samuel si innamorò di lei. La leggenda vuole che
lei sia Christabel, e che la storia rimase incompiuta perché
quando la fanciulla scoprì che il poeta era sposato,
fuggì da lui. Al povero Samuel non rimase che il ricordo di un
attimo. Pare che i suoi problemi con l'alcool siano derivati da questo
abbandono**. >>
<< E' molto triste. >> mentre pronuncio queste parole, il
telefono squilla e noi sobbalziamo. Bleeker si alza e va a rispondere,
io resto a sorseggiare il mio the e a guardare il panorama bagnato
dalla finestra ripensando alle parole del custode. Non ho mai provato
quello che Coleridge ha sentito - vero o falso che sia- per
quella fanciulla, ma posso immaginare la sensazione di perdita. Alla
fine, tutti abbiamo perso un amore, in un modo o nell'altro.
D'abitudine, apro la moleskine e inzio a scrivere.
Trees have dropped their leaves,
Clouds their waters
All this burden is killing me
Distance is covering your way,
Tears your memory
All this beauty is killing me
***
Note autrice.
Credevate di esservi liberati di me, eh? Vi sbagliate. Ma prendetevela con Tuomas :D
Allora, qui il nostro Mr Korg deve compiere ancora 24 anni. E' un
pinguinotto ingenuo**. Tralasciando questo, la storia sarà
trattata dal suo punto di vista e al presente, e lo stile sarà
sbarazzino, come si addice ad un ragazzo di quell'età. Che poi,
io sono convinta che Tuomas ragiona come un giovincello alla prima
cotta tutt'oggi. E' pur sempre Peter Pan, no?
Questa storia non sarà molto lunga, presumo massimo 4 capitoli e
sarà tutta basata su Beauty of the Beast. E su Coleridge: le
date, i luoghi, e gli avvenimenti che lo riguardano sono reali, a parte
quello in nota in asterisco, specificato qui sotto^^.
* Tarja fino a Century Child utilizzava il registro da mezzosoprano.
Con lo studio e gli anni, la sua voce è cambiata, permettendole
di passare al livello soprano lirico.
**quello su Coleridge è un fanmade. Indi per cui, non lo
troverete scritto su nessun libro di inglese. Mi riferisco ovviamente
alla liason tra il Poeta e la fantomatica Christabel.
E niente, spero vi piaccia, e fatemi sapere che ne pensate^^
Disclaimer: Tuomas e Coleridge non mi appartengono. Bleeker sì.
Non scrivo a scopo di lucro. La canzone citata è Beauty of the
Beast dei Nightwish.
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