The day you slipped away.

di NihalEverdeen_
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THE DAY YOU SLIPPED AWAY


 
I miss you, miss you so bad
I don't forget you, oh it's so sad
I hope you can hear me
I remember it clearly
The day you slipped away
Was the day I found it won't be the same
Avril Lavigne - Slipped away

 

 
 
E' seduta su una poltrona e il suo sguardo si concentra oltre la finestra.
I suoi figli giocano, felici. Suo marito sta lavorando la legna, felice.
Sorride, si direbbe che anche lei è felice. Dietro quel sorriso, però, si nascondono anni di dolore, solitudine e disperazione.
Dietro quei due occhi da donna ormai matura, si nasconde ancora quel sentimento che il suo cuore non può cancellare.
Mangiare senza incrociare i suoi occhi era impossibile.
Parlare senza che le sue orecchie fossero lì, ad ascoltare, è stata un'agonia.
La sua assenza si è fatta sentire nel corso degli anni. Troppi, troppi pianti silenziosi, troppe lacrime versate sul morbido cuscino della sua camera da letto.
Con lui, si sentiva più diversa. Più forte e meno pazza, qualche volta.
Perché alla fine, era e sarà sempre questo il suo soprannome: pazza.
E' difficile per lei non esserlo, soprattutto ora che la guerra è finita da un pezzo e non c'é ragione di prendersela col passato, ormai.
Perché l'impensabile era successo, ma lei non poteva intervenire. Doveva restare lì, perché infondo lei era quella pazza, e doveva seguire i suoi doveri.
Si morde il labbro, ripensando a quel dannato giorno, a quando la lasciò sola.
E' così che si sente lei: sola. Eppure ha un marito e dei figli, uno ora già grande.
E' quel vuoto dentro di lei che è impossibile da colmare: quel vuoto può essere colmato solo da lui.
Ma lui non c'è più, lui non può più affiancarla. L'ha lasciata sola, ma non è colpa sua.
- E' colpa della guerra. Dannata guerra. Dannato Snow. -. si sussurra lei.
Ormai le lacrime non possono più essere nascoste. Eccone una, e ora la seconda, la terza e così via...
Si alza dalla poltrona e si dirige in camera da letto. Non vuole sdraiarsi.
Apre il suo armadio e spostando vari vestiti trova ciò che voleva: un lungo vestito da sera verde, il suo vecchio vestito da sposa.
Si mette davanti allo specchio con il vestito in mano.
Ed eccolo, il suo bellissimo sposo che l'attende là, nel Distretto 13.
- Finnick, tu sei l'unico che può colmare il mio vuoto. L'unico che può colmare il vuoto di questa pazza che sarà sempre tua moglie. -.
Infine, sorride. Un sorriso sincero, senza traccia di lacrime o dolore. Un sorriso felice, come piaceva a Finnick.
Infondo, lui avrebbe fatto lo stesso. Sono passati anni, da quando Finnick fu rimasto vittima della guerra, ma quel sorriso ti è rimasto, Annie.  
 


 
 
Ok, ho finito di leggere ieri Il canto della rivolta e sono ancora molto scossa, per cui non nominate i nomi di Prim, Cinna e Finnick, o posso scoppiare a piangere da un momento all'altro ç_ç.
La canzone che ho scelto è una delle mie preferite e la più triste che conosco, basti pensare che quando sono andata a sentirmi la canzone con la traduzione l'autore l'ha dedicata a tutte le persone che hanno lasciato questo mondo °-°.
Eh si, la mia povera Annie. Un personaggio così particolare che, a mio parere, doveva avere più spazio, specialmente dopo la morte di Finnick (nooo, ora riscoppio a piangere ç_ç).
Chiedo scusa per l'assenza, sto ripassando per gli esami e per cui in questo periodo non sarò molto attiva... e poi sono ancora troppo scioccata per la fine della mia triologia preferita ç_ç.
Gradirei delle recensioni, e se ci sono errori, correggetemi :3
Thank you! :3
 
DebbyLavigne_
 
Ricordo chiaramente il giorno in cui sei scivolato via <3, ok, ora la finisco ç_ç




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