Dopo tanto tempo alla fine ho
deciso di rivedere “The player” e di renderlo il più corretto possibile. E’ l’unica
fan fiction lunga che abbia mai finito, è quella che mi ha divertito di più
scrivere e a cui ovviamente sono più affezionata. Non so se ritornerò mai nel
mondo delle fan fiction, attualmente sto lavorando ad una mia serie che spero vedrà
luce prima di Natale. Buona lettura, divertitevi con The player. =)
The player
A Hogwarts era risaputo che Blaise Zabini era il re incontrastato e imbattuto - come lui
modestamente sottolineava- delle scommesse. Non puntava sempre ma le volte che
lo faceva vinceva maledettamente sempre. La sua immensa e sfacciata fortuna
ebbe inizio una domenica mattina di novembre, quando era in programma la prima
partita della stagione di Quidditch. In campo: Grifondoro contro Serpeverde.
Dire che l'atmosfera era elettrica era riduttivo.
Chiunque
fosse pratico di Hogwarts era sicuro di poter vedere
a quell'ora un marasma di gente tutto tranne che discreto, accalcarsi intorno
al tavolo grifondoro e più precisamente intorno a un
certo irlandese dai capelli biondo paglia e il sorriso furbo.
Sia la vittoria Serpeverde che quella Grifondoro
veniva data 2 a 1.
-
50 falci che il boccino lo prende Harry!-
-
3 galeoni che lo prende Draco!-
-
25 falci sulla vittoria grifondoro
330 a 60!-
-
2 galeoni anch'io sullo tesso punteggio!-
-
Ron, tu punti?-
-
No
passo...- disse tetro il rossino guardandosi le
tasche vuote.
-
Dean?-
-
10 galeoni sui nostri ovviamente, 310 a 70!-.
In sala era un susseguirsi di
voci e di soldi che passando di mano in mano finivano tra quelle avide di Seamus Finnigan, l'irlandese più
famoso di Hogwarts.
Alla vista di tale calca, delle
cui intenzioni non limpide non c'era da dubitare, un ciclone ricciuto e
saccente, corrispondente al nome di Hermione Granger, si precipitò tra la folla come un generale tra i
disertori.
-
Ma tu guarda... Ronald cosa ci fai qui?-
interloquì in una perfetta imitazione di una furiosa Molly all'indirizzo di un
improvvisamente impaurito rosso.
-
Herm! Non è
assolutamente come sembra! Non sto neanche puntand...-
-
E voi qui ! Non mi sembra questo il luogo adatto
per certe cose!-
-
Hermione non fare
così, sai bene che sul regolamento non c'è niente che vieti questa
dilettevole attività- le disse il suddetto irlandese con l'espressione più
sincera e candida al mondo, anche se il ghigno che si era lasciato sfuggire
tradiva qualsiasi apparenza di candore.
-
Dilettevole un accidente Seamus!
Questo giro lucroso di soldi è ...è...-
-
Puntate! Puntate per gli infortuni!- disse un
assistente.
-
4 galeoni per incidente Potter!-
La ragazza scandalizzata si voltò
verso il rosso, quasi fosse colpa sua.- Hermione
tesoro, io non ho puntat...- cercò nuovamente di dire
con voce piagnucoloso-sepolcrale. Hermione gliela
avrebbe fatta pagare anche se non centrava niente."Ragionevole
dubbio" avrebbe detto.
Ma la mora con un'occhiata che
avrebbe fatto incenerire senza bacchetta la foresta proibita, lo zittì ed
esclamò rivolta nuovamente a Finnigan: - Scommettete
anche sugli incidenti?-
-
6 galeoni Malfoy in
infermeria!-
-
13 galeoni che Potter va in infermeria!-
L'irlandese fece spallucce e
sfoderò un tale sorriso d'angelo che nessuno si sarebbe meravigliato di veder
comparire aureola e ali. La ragazza non potendo fare nulla pestò forte un piede
per terra.
-
Beh Seamus prima o poi
farò approvare la regola che vieta le scommesse! Su questo si che ci puoi
scommettere!- e come una furia prese Ron per un braccio e se lo trascinò
dietro.
-
Tesoro ti giuro che non ho fatto niente...- ma
la ragazza impassibile continuò a camminare per
allontanarsi dalla folla. - Herm, amore...-.
Dall'altra parte della sala, dei
ragazzi dalla divisa verde -argento ridacchiavano per lo spettacolino a cui
avevano appena assistito.
-
Hn. Patetico...- fu il
commento della voce strascicata di un ben noto biondo- Ad ogni modo, non trovi
che sia ridicolo scommettere su chi vincerà? E' ovvio che prenderò io il
boccino e che vincerà Serperverde- aggiunse il
biondino rivolto a un altrettanto famoso ragazzo dalla pelle scura e dai
bellissimi occhi neri.
-
Naturalmente. Vincerai e farai vedere a
sfregiato i sorci verdi....- disse un assorto Blaise
che non prestava neanche la minima attenzione al discorso del biondo.
Dall’altra parte della sala un inquietante Antony Dolohov gli stava lanciando sguardi furtivi.
Blaise sospirò.
Aveva contratto un debito con questi quando, per salvare da pestaggio sicuro un
novellino della loro casa, che doveva dei soldi a Dolohov,
si era offerto di saldare il debito al posto suo. Peccato che lui 40 galeoni
non ce li aveva! Si maledì ancora una volta per essere l'unico serpeverde della sua casa a non sapersi fare i fatti suoi.
Il fatto era che quel bimbetto aveva un’aria talmente spaurita e talmente
idiota che non aveva potuto non intervenire. Poi quando aveva provato a
chiedere al suo amico Draco se gli prestava
40 galeoni (la sua paghetta era sfumata per acquistare un regalo per il suo
biondo amico), questi gli aveva risposto che se lo poteva pure scordare, che
non erano affari suoi se si era rincretinito a fare azioni samaritane e che
l’acquisto della sua lozione per capelli, guarda caso del costo di 40 galeoni,
aveva la precedenza. L’amicizia! Puah!
Improvvisamente però ebbe una
magnifica intuizione, proprio guardando il tavolo delle scommesse. “Visto che
non me li vuoi dare, beh me li farai guadagnare 40 galeoni, mio caro Draco”- Ehm....e lui perderà i 20 galeoni che ha scommesso
sulla nostra disfatta -.
La frase ebbe subito effetto, Draco si voltò verso di lui come al rallentatore,
sfoderando un'espressione oltraggiata.
-
Che cosa? Potty ha
osato scomettere...-
-
370 a 60. Weasel invece
ha scommesso che saresti finito in infermeria. - aggiunse mentendo
spudoratamente. Il biondino si morse il labbro inferiore.- Naturalmente solo 3 falci-.
All'espressione impietrita di Draco facevano da contorno i mormorii di disapprovazione e
le imprecazioni del resto della squadra, che essendo tutti seduti allo stesso
tavolo, non avevano faticato a cogliere le parole di Blaise.
-
Ah… e Marcus, dovresti proprio fargliela pagare,
hanno scommesso che finivi in infermeria anche tu - la faccia di Marcus Flitt era tutta un grugno.
-
E tu come sai tutte queste cose?- chiese a un
certo punto Azazel Mcnair,
portiere di Serpeverde.
Blaise
indicò eloquentemente una ragazza che civettava con Finnigan-
Dalla Brown, ovviamente-.
-
Squadra agli spogliatoi! – disse perentoriamente
il capitano della squadra, più furente che mai.
-
Blaise, ci vediamo
dopo- disse apparentemente impassibile il biondo ma con uno sguardo negli occhi
molto, molto assassino.
-
Si certo
- disse il moro e lo salutò pigramente con la mano.
Non appena Draco
se ne fu andato Blaise si guardò furtivamente
intorno, controllando non ci fosse quella pettegola di Pansy
nei paraggi. Constatato di avere via libera, con non chalance
si diresse verso la calca al centro della sala, proprio quando l'irlandese
stava chiudendo il banco.
-
Finnigan, aspetta un
momento. Scommetto 40 galeoni su partita sospesa!- l'irlandese rimase per un
attimo sconcertato, un po' perchè la somma non era
indifferente, un po' perché era da anni che a Hogwarts
non si sospendeva una partita. Tuttavia non era da lui rifiutare un pollo che
si gettava nella sua rete. Perciò sorrise e prese nota della puntata.
Che l’umore di Draco fosse pessimo lo si poteva notare sin dagli spalti,
così come quello di Flitt il cui “ giocate sporco” fu
perfettamente udibile anche da quella distanza. Fu una delle partite più
sporche di tutti i tempi. Blaise ghignò soddisfatto:
la partita venne sospesa dopo neanche mezz'ora di gioco. La faccia di Seamus al momento di sganciare la grana era sinceramente
colpita. Quello fu l'inizio della carriera di Blaise
come scommettitore. Non perse mai una scommessa e divenne in pochissimo tempo
uno dei top client dell'irlandese. Tuttavia Blaise
non scommetteva spesso, né era possibile individuare uno schema per capire con
che criterio sceglieva le partite a cui partecipare. Invano Finnigan,
il cui giro di scommesse comprendeva campi più interessanti di quello
sportivo, cercava di farlo partecipare a quel certo giro, avendo notato che
quando scommetteva Blaise gli affari erano era più
vertiginosi.
-
scommetto ** galeoni che Piton
porta i mutandoni!-
-
scommetto ** galeoni che Paciock
ci mette 3 ore per scendere dal platano picchiatore!-
-
scommetto ** galeoni che Harper ci mette 90
secondi a venire!-.
A Hogwarts si scommetteva davvero su tutto. Blaise però non si lasciava coinvolgere in simili
quisquilie, “scommettere con classe" era il suo motto. Meglio lasciare
rami così poco edificanti del giro di scommesse, a gente di cattivo gusto come Zacharias Smith o Daphne Greengrass.
E per
chi era del settore e anche per chi non lo era, Blaise
venne ben presto identificato come The King, il padrone di Hogwarts,
l'incontrastato re del gioco.
-
Blaise non pensi sia
ora di ammettere che hai sangue veggente che ti scorre nelle vene?- disse una
mattina di gennaio un seccato Draco Malfoy. La serpe bionda se ne stava davanti allo specchio
ad allacciarsi elegantemente la cravatta.
-
Ha ha ha… - le risate venivano dall’interno del bagno da cui poco
dopo uscì Blaise semi vestito - Non meno di una
settimana fa ti ho fatto vedere l’albero genealogico della famiglia Zabini e hai potuto controllare tu stesso che non è così-
-
Tsè , e chi mi
assicura non fosse fasullo -
Blaise
alzò le spalle - Puoi sempre fare una ricerca in biblioteca no? Così ti liberi
di ogni dubbio!-
Il biondino corrucciò le labbra
sottili, mentre si metteva il mantello sulle spalle.
-
Sei ancora arrabbiato per quella faccenda eh?-
aggiunse il moro facendo sussultare l'altro - Sinceramente Draco:
era prevedibile. Anche un cieco lo avrebbe capito-.
Qualche settimana prima Draco e Blaise avevano avuto una
leggera “divergenza di opinioni”. Blaise sosteneva,
per chissà quale assurdo motivo, che l'eterissimo Theodore Nott fosse stracotto del
suddetto biondino. Draco aveva educatamente ma
energicamente replicato che era un pazzo visionario- traduzione aveva urlato
istericamente-. Blaise con quell’antipatica aria
saccente che assumeva quando sapeva di avere ragione, aveva detto infine le
parole profetiche “scommetto 40 galeoni che ho ragione io!”.
Draco era sbiancato
e gli era servito tutto il suo contegno Malfoy per
non svenire di paura. Quando Blaise scommetteva 40
galeoni su qualsivoglia cosa, quella cosa come d'incanto accadeva. Non lo
faceva sempre, ma quando lo faceva quel farabutto ci azzeccava. Quella volta
non aveva fatto eccezioni.
-
Dovresti sapere ormai che ho sempre ragione-
aggiunse paternalmente il moro.
-
E l’insopportabile tra i due sarei io?- disse
stizzito il biondo alzando il sopracciglio nella tipica espressione Malfoy che non prometteva nulla di buono.
-
Dai scherzavo...-
Draco
però aveva ancora il broncio- Non c’è niente per cui scherzare! Ti ricordo che
è a me che Nott ha fatto la dichiarazione d’amore, in
sala comune per giunta, davanti a tutta la nostra casa!-
-
Oh Draco, collo di cigno, fiore di giglio, i tuoi capelli sono
come la luce di primo mattino...-
-
Blaise! Ti sei
imparato a memoria il suo discorso…- esclamò orripilato
il biondino.
-
I tuoi occhi sono come il cielo
d'autunno, le tue dita perfette, come quelle di un pianista…-
-
…-
-
per me sei il sole che mi scalda, la luna che
rasserena le mie notti, il tuo nome è poesia…. E io ti am...-
-
(levicorpus!)-
-
ARGH! Draco!-
-
Hn… te la sei cercata
-
-
Fammi scendere sai che soffro di vertigini….-
piagnucolò il moro.
-
No! -
-
Per favore...-
-
Ciao Blaise, ci
vediamo a lezione.- e fischiettando allegramente, Draco
si dileguò.
Scocciato e parecchio trafelato Blaise Zabini correva lungo i
corridoi nel tentativo di arrivare in tempo per la lezione di trasfigurazioni,
convinto di essere in ritardo. E già si immaginava una lavata di capo da parte
della vecchia MacGranitt quando allo svoltare
dell'ultimo angolo invece di un corridoio deserto, trovò invece l'ingresso
dell'aula ghermito di studenti. Avevano fatto un cerchio intorno a quella che
sembrava una vera e propria zuffa alla babbana. Non
fu molto sorpreso di vedere che i
protagonisti erano Harry Potter e il suo amico Draco.
Succedeva spesso di quei tempi. Scosse la testa.
-
Oh, ciao Zabini. Ti
aspettavo da un pezzo - disse Ronald Weasley che
assisteva indifferente allo spettacolo.
-
Weasley, ciao! Siamo
alle solite?-
-
Alle solite…devo ammettere che il gancio destro
del tuo amico sta migliorando-
-
Merito degli allenamenti da battitore di questa
settimana. Comunque anche Potter non è niente male con quel suo atterramento a
forbici. Uh! Questa era cattiva! Dai forza Draco
alzati!-.
Di quei tempi ormai non era poi
troppo difficile trovare studenti di Serpeverde e di Grifondoro impegnati a conversare civilmente. Anche se si trattava
di Blaise Zabini e Ronald Wealsey.
Dopo la caduta di Voldemort, molti contrasti si erano appianati. Certo Blaise non avrebbe mai sospettato che un giorno avrebbe
conversato amichevolmente con “Weasel”, ma il
miracolo era stato reso possibile proprio da quei due, Harry Potter e Draco Malfoy. Il fatto che
litigassero ad ogni occasione per i motivi più futili, aveva fatto scaturire un
senso di solidarietà reciproco nei due ragazzi, i quali più volte si erano
trovati a separali e impedir loro di commettere cazzate di grandezze colossali.
-
Come mai non sei ancora intervenuto?-
-
Beh aspettavo te, sai quando non si è in due è
un tantino complicato separarli e io non ci tengo ad immolarmi. Poi dovevo un
favore personale a lui…- e così dicendo indicò Seamus
Finnigan che con il suo inseparabile libretto,
annotava le puntate.
-
Già, quei due faranno la sua fortuna se
continuano così- aggiunse sospirando il moro.
-
Si ma forse, con un po’ di fortuna, i colpi
presi ventileranno i loro cervelli-
-
Eh ora
speri troppo Weasley!-
-
Miseriaccia… ma la smetteranno mai quei due di
odiarsi?-
-
Odio dici…? No….Questa è tensione sessuale allo
stato puro. Dai retta a me Weasley, qui ci vorrebbe
una bella scopata, e dopo vedrai come andranno d’accordo, se hai capito cosa
intendo - disse maliziosamente strizzando un occhio, mentre il rosso rideva- Su
questo si che ci scommetterei-
-
Dici
davvero Zabini? Guarda che ti prendo in parola e ti
annoto sul mio book- disse Seamus sbucando
apparentemente dal nulla.
-
Finnigan! Vuoi farmi
avere un infarto?- esclamò sussultando il moro.
-
Non farei mai del male al mio giocatore
preferito! Ah Ron grazie, ritieni pure il nostro debito annullato- Ron sorrise
sollevato alla notizia.
-
Sapete ultimamente gli affari vanno a gonfie
vele, i due si scannano quasi ogni settimana e ormai c’è un business su chi
vince, quanti giorni in infermeria…- disse con un sorriso a trentadue denti
l’irlandese.
-
Ma tu non ti fermi proprio mai?- chiese
vagamente interessato Zabini.
-
No…. Ho le mie ragioni naturalmente. Comunque
dicevi tensione sessuale…E ci scommetteresti?-
-
Oh no, voi non scommetterete proprio su un
accidente! Anche se sulla tensione sessuale Zabini ha
ragione, non sono disposta a fare sconti!-
-
Certo che ho ragione – replicò il serpeverde quasi infastidito.
-
Hermione, che piacere!
- disse l'irlandese, nascondendo il libretto delle scommesse dietro la schiena.
La bruna lo guardò malissimo e diede inizio a ennesima discussione. Ron, che
all'apparire della sua ragazza si era fatto piccolo piccolo,
con una reazione a scoppio ritardato sbottò- Davvero Herm
lo pensi anche tu?-
-
Fra tre giorni si terrà un consiglio e… eh?
Penso anch’io cosa?-
-
Pensi anche tu si tratti di tensione sessuale?-
chiese candidamente Ron.
-
Naturale, è talmente evidente! Quei due si
mangiano con gli occhi, probabilmente da anni -
-
Così
tanto? - esclamò scandalizzato il rosso- Non sarebbe ora di fare qualcosa?-
-
Impossibile - si intromise Blaise-
Ho pensato, mi sono scervellato per lunghe notti e non ho trovato una
soluzione. E vi assicuro che il mio cervello è sopraffino. Draco
è irremovibile e Potter...-
-
Harry è un testone! - dissero in coro Hermione e Ron.
Approfittando del cambio di
argomento, Seamus si defilava come un anguilla tra la
folla.
-
Nonostante tutto però, io non sarei così
pessimista, Zabini.- dichiarò la bruna- Una soluzione
forse c’è -
-
No, è impossibile -
-
Niente è impossibile, per chi sa usare il
cervello!-
-
Stai per caso insinuando che io non lo sappia usare
Granger?- (Seamus Finnigan era ormai arrivato dall’altra parte della folla).
-
No …non ….- ma poi Hermione
si fece coraggio e sbottò- Beh si. Forse non hai pensato troppo a lungo Zabini! Forse a te fa comodo che quei due si azzuffino,
così puoi scommetterci sopra!-
-
Ehi voi due…- cercò di intervenire Ron.
-
Zitto!- dissero in coro Blaise
e Hermione. La disputa tra titani aveva finalmente
inizio. Non lo aveva mai detto apertamente ma era risaputo che Hermione Granger dava la colpa
delle scommesse a Zabini, perché quando giocava lui
il giro aumentava. Ciò era deducibile dall'ardore, al limite dello stalking, con cui gli toglieva punti alla minima
infrazione. Era altrettanto risaputo come questo rompesse letteralmente le
scatole a Zabini.
-
E tu vuoi dirmi che riuscirai dove io fallisco
da ben due anni?-
-
Si! E ti dirò di più: ci metterei non mesi, ma
giorni!-
-
Ah davvero? Allora visto che la sai così lunga,
provaci! Avanti trova un modo in…40 giorni!-
-
Mi stai proponendo una scommessa Zabini?-
-
Perchè no?-
-
Va bene ci sto!- Ron guardò la sua ragazza come
se di colpo avesse scoperto di stare con una lumaca carnivora.
-
Oh Ronald non fare quella faccia, è a fin di
bene!- disse lei anche se non sembrava troppo convinta.
-
Esattamente. E dimmi Granger
cosa mettiamo in palio?-
-
Naturalmente
sottolineando che il beneficio più grande l’otterranno Harry e Malfoy (Seamus ormai aveva
ripreso la sua attività come se nulla fosse)…Se ci riesco e quindi vinco, tu
non scommetterai più. Mai più. E mi aiuterai a far approvare la regola che vieta le scommesse -
-
Oh. Giochiamo duro… d’accordo Granger, allora se vinco io e tu non ce la fai, lascerai
perdere questa faccenda della regola…e darai immunità alla sottrazione di punti
a tutti noi serpeverde!-.
Hermione
parve ripensarci un attimo, ma poi si morse il labbro e con sguardo risoluto
disse:
-
Accetto!- e lei e Zabini
si strinsero la mano.
-
Benissimo…40 giorni a partire da oggi Granger! Weasley sarà meglio che
li separiamo, la MacGranitt
sta arrivando -
-
Certo...- disse ancora allibito il rossino.
-
Oddio! Seamus! Mi sono
distratta e... – disse la mora cercando
di oltrepassare il marasma di gente. Ma Seamus era
già al riparo al di là della folla.
-
Su coraggio Draco,
andiamo! – disse Zabini mentre con un incantesimo gli
fermava l’emorragia al naso.
-
Non finisce qui sfregiato!- disse alzando un
pugno mentre veniva trascinato via da Blaise,
verso l'infermeria.
-
Scappa pure, prima che finisca di deturpare il
tuo visino delicato Malferret!- rispose Harry mentre
veniva trascinato in infermeria per un altro corridoio.
-
Mi stai dando dell’effeminato!? Tu..!-
Ron e Blaise
si scambiarono un'occhiata della più pia comprensione, prima di scomparire
dalla rispettiva visuale e sussurrare quasi contemporaneamente “ tensione
sessuale”.
-
Eh?- dissero Potter e Malfoy
altrettanto contemporaneamente nei due diversi corridoi.
-
Niente Harry, niente- disse il rossino.
Blaise Zabini si limitò a ghignare.