Delinquency and pride

di Smocchan
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Salve salvino cari vicini! *ModalitàNedFlanderOn.*
No, non mi va di iniziare la giornata (la mia giornata è iniziata circa un'ora fa, è stato bellissimo poltrire fino a mezzogiorno lo devo ammettere*^*) in modo così carino e coccoloso(?) perciò parlerò seriamente. *Flander se ne va depresso*

Dopo troppo tempo sono tornata con una nuova Flashfic, mi è balzata in testa al momento perciò non posso garantirvi una delle sette meraviglie di questo mondo. u__u
Ho appena scoperto anche un'altra cosa tristissima...Mi hanno cancellato la mia long-fic “That's all a mistake” çwç Avevo dei progetti a mio parere meravigliosi per quella storia e invece...Addio a tutto il mio lavoro e schemini vari che mi ero creata in testa e anche sul mio apposito quaderno.
NON la riscriverò, farla una seconda volta è veramente pessimo perciò ne scriverò un'altra se il mio cervellino mi donerà ancora una volta un po' di sana fantasia.
Speriamo in bene!
Ok, passo ai ringraziamenti (che purtroppo sono SOLO ringraziamenti, risponderò questo pomeriggio o domani ).

 

Per chi ha recensito un grazie infinito a: Lupetta2099, Le_Emilette, Duncney96, _SunShine_ e duncney_love.
Poi per le preferite: Alcerella, Duncney96 e magika_marta.
Per le ricordate: Alcerella.
Per le seguite (mi avete commosso. ç_ç): Ailee Writer, Alcerella, Duncney96, duncney_love, lale99, Lestrange_88, martiloveme, Onigiri, Raven Cullen, Sarugaki145, _SunShine_ e ___sakura___.



Warnings: Comico, Slice of life.

 

 

 

 

 

 

 

Delinquency and pride.




~When ever.

 

 

 

 

    « Oh mio Dio, oh mio Dio! Guarda questa, aveva delle guanciotte troppo belle! ».
Duncan se ne stava sul terrazzo a sorbirsi le risate alle sue spalle, era così sconfortante trovarsi in quella casa, su quella panchina e a fumarsi quella sigaretta.
Non aveva mai trovato così irritante stringere tra le mani la sottile cartina che conteneva un po' di sana e rilassante nicotina.
Non serviva proprio ad un cazzo.
Ecco, avrebbe voluto gridarlo ai quattro venti o semplicemente voltarsi verso le pettegole in questione e ammazzarle sul momento.
Per sua sfortuna però non immaginava che combinazione avrebbero potuto fare quelle due se si fossero alleate contro di lui. Già era dura tenere a frena la rabbia della ragazza con cui conviveva da quasi tre anni figurarsi quella che poteva scatenare la vipera che le stava accanto.
Purtroppo non aveva potuto opporsi alla richiesta di Courtney, glielo aveva promesso e da gentiluomo – si, non era normale che lui venisse considerato un gentiluomo – aveva acconsentito.
Ma con il senno di poi avrebbe dovuto intuire che cosa le avrebbe fatto vedere.
       « Amore, non vieni a guardare con noi le foto di quando eri piccolo? ».
Fu la goccia che fece traboccare il vaso, Duncan si alzò dalla panca con la leggerezza di un elefante, gettò a terra la sigaretta ancora fumante e la schiacciò come se fosse stata la cosa più spregevole del mondo.
Le risa che vennero in seguito furono inevitabili, quando mai si chiedeva, quando mai aveva avuto quella malsana idea di presentare a Courtney sua madre





 





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