Di
amorevoli dispetti ed inutili tentativi di omicidio
Capitolo
1 – Blonde
hair and bloody eyes
Lo osservava da parecchi
minuti ormai,
ma il principino non si era minimamente accorto della silenziosa aura
omicida che gli era vicino.
Forse Fran l'aveva
sopravvalutato e
pensare che Belphegor tenesse la guardia alta anche mentre dormiva
era stato un po' troppo pretenzioso da parte sua.
Inoltre era appena tornato
alla magione
reduce di una missione di classe S, o Sanguinaria, come preferiva
definirla Bel per creare l'atmosfera adatta alla sua regale immagine,
e l'illusionista sapeva che significava letteralmente uno spargimento
di sangue.
I biondi crini del Varia
erano
imbrattati di liquido cremisi e chiazze più dense e
appiccicaticce
di linfa vitale già rappresa; il viso era nelle stesse
condizioni,
con la differenza che sulle sue gote si notavano le impronte nitide
di una mano.
Evidentemente,
pensò Fran, Belphegor
era stato preso da uno dei suoi soliti moti d'eccitazione dovuti alla
vista del suo stesso sangue e si era sporcato la faccia toccandosi
con le mani unte e grondanti.
Semplicemente
raccapricciante.
La maglia a righe, poi, era
diventata
un miscuglio di macchie scure su sfondo viola, ripugnante alla vista
e all'olfatto, poiché l'odore ferroso del liquido viscoso
ormai
secco diede del filo da torcere allo stomaco forte del giovane
illusionista, il quale lottava contro la voglia di vomitare e
desistette nell'andarsene quando una nuova ondata di maleodorante
olezzo raggiunse le sue narici.
Ma il macabro quadro aveva
una nota
stonaca che ammaliò Fran e lo obbligò a rimanere
con lo sguardo
smeraldino puntato sul principe, steso in una posa innaturale e
apparentemente scomoda, sul letto gonfio e straripante soffici
cuscini intrisi di sangue anch'essi.
Belphegor, infatti, seppur
immerso nel
profondo dei propri sogni, ostentava un sorriso soddisfatto ed
appagato, innocente, come constatò l'apprendista di Mukuro
Rokudo.
Non era il ghigno sadico a
cui erano
abituati tutti quanti, nulla a che vedere con il felice stiramento
delle labbra caratteristico del genio quando si inebriava della
malsana follia omicida.
Non sembrava colui che si
auto-proclamava Prince the Ripper.
Le labbra morbide di Bel
erano tirate
in un docile e flebile sorriso angelico che appariva disumano
rispetto a ciò che lo circondava: dopotutto Fran si rendeva
conto
che al suo senpai mancava qualche rotella per sentirsi felice di
sguazzare in un lago di sangue.
Non si accorse che, man
mano che i
dettagli si facevano via via più nitidi, il giovane si era
avvicinato imprudentemente al letto dell'assassino più folle
dei
Varia senza badare a celare la sua presenza.
Aveva davvero sottovalutato
le capacità
di percezione di Belphegor o semplicemente il principe era troppo
stanco per accorgersi di lui?
Eppure Fran non si
insospettì: il
profondo respiro non aveva subito variazioni, il battito cardiaco era
regolare e rallentato dal sonno, ciò gli suggerì
che Bel o stava
dormendo realmente o era davvero un attore eccezionale.
Puntando sulla prima
ipotesi,
l'illusionista si avvicinò ulteriormente, affascinato come
un bimbo
davanti a quella maschera di serenità che il volto del
principino
rispecchiava.
Era curioso di scoprire
come gli occhi
del genio assassino apparissero, poiché nessuno si era mai
spinto a
tanto.
Si issò sul
letto con agilità felina,
raggiungendo lentamente il corpo steso del ventiseienne ancora
immobile.
Si mise cavalcioni sopra il
suo petto,
tant'era che ormai a Fran non importava più nulla se si
fosse
svegliato proprio in quel momento, giacché avrebbe comunque
avuto il
tempo necessario per sfidare i misteriosi occhi demoniaci che gli
avevano procurato il suo famigerato soprannome, il Principe
Squartatore.
Con la mano longilinea
scostò
delicatamente la frangetta bionda impiastricciata di croste
maleodoranti, mostrando, sotto di essa, un paio di palpebre chiuse
con delle ciglia nere lunghissime, segno di bellezza nei paesi
orientali.
Nonostante l'odore
nauseante, ed
ignorando le disgustose ditate color cremisi sulle guance affilate
del Varia, il mago si chinò sul senpai, allungandosi e
stendendo il
busto verso il giovane uomo.
Fran si chiese, a quel
punto, quanto
fossero morbide le labbra sottili e rosee del genio dei Varia, una
domanda che gli sorse spontanea a vedere l'inquietante espressione
infantile solcante il suo viso, come se fosse possibile saggiarne
l'autenticità.
Fu allora che decise di
sperimentare la
sua teoria di persona, accucciandosi e posando, senza remore o
imbarazzo alcuno, la propria bocca fino a farla combaciare
perfettamente con quella sottostante.
Erano labbra calde, fini e
crudeli,
come aveva previsto, dal sapore acre e ferroso a causa del sangue che
le bagnava.
Si rese conto
dell'improvvisa
accelerazione del battito di Belphegor e percepì sulla
propria pelle
il calore del fiato dell'altro farsi bollente e frenetico.
Un sibilo metallico, poi,
accompagnò
un sinistro luccichio al proprio fianco e la tipica risatina.
Prince the Ripper era
sveglio.
“Ushishishi~ Che
diavolo stai
facendo, ranocchia?” soffiò il biondo, il quale
aveva
repentinamente mosso la mano verso la gola di Fran con un pugnale
argentato pronto a recidergli la giugulare. Tanto, pensò
Belphegor,
anche se avesse sporcato di altro sangue le sue lenzuola non avrebbe
fatto differenza.
Ma, cosa più
importante, era che Fran
si trovò di fronte agli occhi dell'assassino senza ostacoli
di
sorta.
L'aveva sempre sospettato
che nello
sguardo di Bel non vi fosse altro che sangue, sangue rosso brillante,
due profondi pozzi colmi di disperazione cremisi che avrebbero fatto
rimpiangere chiunque di essere stato tanto impudente da volerli
vedere.
Erano gli occhi di un
principe
malvagio.
Fran ne rimase talmente
scioccato da
finire per esserne attratto ed affascinato, anche se tale piccolo
particolare non lo avrebbe mai ammesso nemmeno con il suo cappello a
forma di rana.
“Tentavo di
ucciderla nel sonno,
Bel-senpai.” rispose senza peli sulla lingua, estraendo un
coltello
illusorio da sotto la casacca firmata Varia.
“E che accidenti
ci facevi sopra di
me, rospo?” chiese in un filo di voce, segno che un folle
istinto
omicida si stava impossessando del biondino.
“Ah, ecco...lei
è così carino
quando dorme, Bel-senpai. Sembra un innocente moccioso
viziato.”
“Ushishishi~ Eh,
certo che lo sono.
Dopotutto sono un principe figo, io!” sbottò
divertito, lasciando
ricadere la propria frangia sopra gli scintillanti occhi demoniaci e
facendo ruzzolare lateralmente il portatore della fiamma della
Nebbia.
“Certo che lei
non li sa proprio
ricevere i falsi complimenti di circostanza, stupido batterio dei
denti con la frangetta abnorme.” mormorò le ultime
parole per non
essere udito.
“Fran, potresti
venire un attimo qui?
Dovrei ucciderti!” sibilò irritato digrignando i
denti.
“Aaah~
Bel-senpai, puzza troppo di
sangue marcio, mi disgusta più del solito. Si faccia una
doccia...”
disse atono, sistemandosi goffamente il cappello da rana, mentre il
principe dei Varia imprecava a denti stretti e acciuffò una
decina
di pugnali acuminati.
“Ah, Bel-senpai!
Non mi ha detto
nulla riguardo il bacio. Devo supporre che le sia piaciuto?”
continuò, sentendo la prima triade di lame conficcarsi nel
copricapo
illusorio.
“Ushishishi~ Non
sia mai detto che un
principe venga baciato da una ranocchia!”
“Lei è
troppo violento, senpai, e
poi i baci dei principi fasulli non valgono come
quelli nelle
fiabe.” rispose fuggendo dalla stanza e lasciando l'assassino
con i
pugnali ancora in mano, pronti per essere scagliati.
Se la sarebbe presa con
Fran in un
momento successivo, quando la sua improvvisa noia fosse scemata, ma,
soprattutto, quando le sue guance già tinte di sangue
avessero
riacquistato una tonalità consona a non farsi deridere
maggiormente
dal suo detestabile allievo.
Angolino
dell'autrice
Bene,
sono riuscita a pubblicare l'inizio di questa nuova storia frutto di
innumerevoli viaggi con Trenitalia e pure mentali, perché no
u.u *dà
sempre la colpa a Trenitalia*
Adoro
le raccolte e mi piace ancora di più il fatto che questo
pairing mi
dia la possibilità di gestirmi e divertirmi come
più mi pare e
piace, Fran è un elemento meraviglioso da manovrare =w=
La coppia
è giustamente una delle mie preferite in assoluto di Reborn,
la
BelFran è tra i pairing che più mi ispira feeling
ed intesa, ma
anche comicità e violenza xD Un po' come Xanxus
e Squalo, solo che Fran si ribella ed è meno incline ad
essere
vittima degli abusi di Belphegor.
Ma
sto divagando, a voi sicuramente non frega un accidente del
perché e
del per come mi piaccia tale pairing, ed io voglio solo dirvi che
spero la mia raccolta di One-shot, con vari momenti quotidiani in
stile Varia, vi possa allietare qualche minuto di lettura ^w^
Ah,
ecco, nonostante sia una raccolta, troverete che i capitoli sono
comunque collegati cronologicamente, soprattutto i primi tre.
I
commenti sono sempre ben graditi e le critiche per potermi migliorare
lo sono altrettanto, purché si tratti appunto di commenti
costruttivi e non distruttivi.
Ringrazio
due piccole bestioline (<3)che mi hanno spinta a scrivere questa
fanfiction e mi sostengono da dietro le quinte. Vi adoro <3
Detto
questo, vi lascio al prossimo capitolo che non so quando
arriverà
anche se l'ho già bello e scritto u.u”
Alla
prossima!
Nena Hyuga ^-^
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