IMPORTANTE:
ho riletto questa storia da poco. Era orribile, pertanto ho deciso di
cambiarla in meglio. Ho apportato una gran quantità di
modifiche a questa storia. Ho cambiato la focalizzazione (da interna
ad esterna), ho cambiato il narratore (da interno ad esterno anche
lui), ho cercato di eliminare ogni possibile traccia di OOC nei
caratteri dei personaggi ed ho modificato anche l'orribile carattere
di scrittura. L'unica cosa che è rimasta pressoché
uguale è la trama, sebbene non mi esimi dal dirvi che potrebbe
esserci qualche piccola modifica: potrebbe capitare per problemi di
IC.
CERCHERÒ
DI FAR Sì CHE L'IC REGNI SOVRANO. QUALSIASI SBAVATURA È
DA FARMI NOTARE CON UNA RECENSIONE NEUTRA/CRITICA O CON UN MP.
Un
gigantesco grazie alla mia armigera, Akakuro
Hybrid,
che mi ha betato il capitolo.
Sarei
persa senza di te, amore mio! ♥
Grazie
dell'attenzione :)
Dikasterion.
Ti
ritroverò.
«Un viaggio di
lavoro?»
Courtney sentì il
cuore stringersi, ma solo per un millisecondo.
«Esatto,
principessa. Io e Trent!» rispose lui.
Con un moto d'ira ed uno
di gelosia, la ragazza si fece preda del pensiero che solo e soltanto
lei sarebbe potuta diventare qualcuno d'importante, fra i due. Non
considerava Duncan un totale idiota, ma a dirla tutta si vedeva
superiore a lui.
Ciononostante, sapeva di
dipendere dalla sua presenza.
Anche se avesse voluto
negare il fatto che l'amava come non aveva mai amato nessuno in vita
sua, si sarebbe comunque dovuta trovare ad ammettere che aveva
bisogno di lui, anche solo per sentirsi migliore di qualcuno.
«Che diavolo ci
vai a fare un anno in Canada con Trent e...» un velo di lacrime
le appannò la vista, ma lei le ricacciò orgogliosamente
indietro, «senza di me?»
Lo faceva sempre.
Courtney rendeva sempre
ogni cosa una tragedia senza pari.
«Principessa, ma è
un anno solo. E poi il capo ci ha promesso un posto fisso qui, con
uno stipendio migliore di quello che abbiamo ora! Diventeremo
architetti professionisti, capito?»
Duncan era il classico
ragazzaccio che era stato poi rimesso sulla retta via. Più o
meno, insomma.
Aveva smesso di fumare
tutto quello che si trovava davanti, ma non rinunciava al piacere che
riusciva a dargli un bicchiere di whisky. Tuttavia, aveva studiato
architettura, si era impegnato. Aveva trovato motivazione non nel
rendere felice Courtney, ma nel dimostrarsi migliore di quanto lei
l'avesse mai giudicato.
Perché questo era
il problema di Courtney: lei non riusciva a fare a meno di giudicarlo
per ogni secondo della sua vita.
«Ma come
comunicheremo?» chiese lei, con una punta di preoccupazione.
Forse, in qualche modo,
lo amava. E le sarebbe mancato.
«Ti scriverò
una lettera al giorno.»
Duncan la vide sgranare
gli occhi da cerbiatta.
«Ma le poste
funzionano malissimo!» asserì, trattenendo il respiro.
«Ma il mio cuore
continuerà a battere all'unisono con il tuo, no?»
No.
Entrambi sapevano
benissimo che questa frase era soltanto una delle tante del
repertorio di Duncan per conquistare le ragazze.
Duncan e Courtney non
avevano due cuori che battevano all'unisono.
Duncan
e Courtney erano sbagliati.
Si erano messi insieme poco prima che avessero lasciato i loro ex a
distanza di pochi giorni, in pratica li avevano traditi.
Quando si amavano, i loro cuori non battevano insieme, ma erano in
disarmonia.
Erano
sbagliati, ma si erano
trovati arrancando fra i loro errori. E non si erano più
mollati, anche per la paura di ricadere nella spirale di sbagli in
cui erano caduti prima di conoscersi.
«Sì, ma...»
No.
Di
nuovo, entrambi sapevano che quel sì
detto da Courtney era solo fittizio.
«Come faccio a
stare un anno lontana da te?» ansimò lei.
«Lontana da me?»
chiese lui. Non gli sembrava vero, a dir la verità, che lei
avesse appena ammesso una sua debolezza.
«Lontana dalla tua
inettitudine, dai tuoi capelli spettinati, dai tuoi stivaletti
incrostati di fango e dall'innumerevole quantità di matite che
spargi per terra!»
Oh. Ecco.
Courtney non si mostrava
mai fragile.
Una lacrima fece
capolino sulla sua guancia, e Duncan la asciugò con il
pollice.
Ennesima mossa da
rimorchio.
«Su, su, Court.
Sai benissimo che non sarebbe affatto male se venissi anche tu, ma
avresti dovuto sentirlo, quello stronzo di McLean! Sì,
potrei farvi portare una donna, ma poi non sarebbe abbastanza
divertente vedervi soffrire! Trent stava per tirargli una matita
nell'occhio. Patetico, davvero patetico. Ma la morale della favola
qual è, alla fine? Io non posso portarti con me, Trent non può
portarsi Gwen.»
Fu solo grazie ai suoi
immancabili riflessi che evitò lo schiaffo che stava per
partire da lei.
«Cosa cazzo dici?
McLean è un deficiente, non ci vuole nulla a convincerlo!
Avresti potuto insistere, o chiamare un avvocato!»
Duncan scosse la testa.
«Ha troppe
conoscenze, in quel campo. È un fottuto bastardo, ma non posso
farci niente.»
«Tra quanto dovrai
partire? Una settimana? Un mese?» provò a domandare lei.
Chissà per quale motivo, ma sentiva che la risposta a questa
domanda le avrebbe fatto male.
«Veramente...
Domani a mezzogiorno.»
Dio santissimo.
Chris
McLean gliel'avrebbe pagata cara. Carissima.
«Tu... Oh,
Duncan!» mormorò e, incapace di trattenersi, permise a
qualche lacrima di percorrerle il viso.
«Courtney,
Courtney, principessa, non fare così.» disse,
afferrandola per le spalle e scrollandola.
«So che non si
riesce a fare a meno di uno come me per tutto quel tempo, ma ti
toccherà provarci!»
Ammiccò.
Courtney lo guardò
con malizia.
«Abbiamo comunque
ancora stanotte, giusto?»
Duncan inarcò un
sopracciglio.
«Esattamente, ma
poi... Stop. Un anno sarà off limits. Ed io mi rifiuto
categoricamente di scoparmi Trent in mancanza di altro.»
Courtney socchiuse le
labbra e lo guardò inorridita.
«Farò finta
che tu non abbia detto niente, ma ti toccherà farti
perdonare.»
Lui le regalò un
sorriso sghembo.
«Sto seriamente
pensando di farti urlare finché non avrai più voce.»
Courtney lo guardò
come se avesse detto un abominio.
«Coglione»
proferì.
Un istante, e poi si
gettarono avidamente l'uno contro le labbra dell'altra. Si tolsero
velocemente i vestiti.
Sesso per rabbia. Il
migliore, dicono.
Nessuno è in
grado di fermare il tempo, purtroppo.
Se Courtney avesse avuto
una scala abbastanza alta, avrebbe volentieri tentato di raggiungere
il sole per ricacciarlo indietro e non far mai arrivare mezzogiorno.
Ma arrivò, come
tutte le ore della giornata.
«Scrivimi, Dunc.
Lo sai che senza di te sarà dura.»
Era strano come, dopo il
sesso, Courtney si lasciasse andare e dicesse cose che non avrebbe
mai detto in condizioni normali.
«Principessa,
suvvia: è solo un anno!»
Mai sentito parlare
della goccia che fa traboccare il vaso?
Courtney andò
fuori di sé.
«Solo un anno un
cazzo, Duncan! Un anno è tanto, sai? È tanto, ed
io non ho la minima voglia di pensare a come farò senza
di te!»
Di solito, una persona
si fa scappare la parola di troppo quando è ubriaca.
Courtney si ubriacava di
lussuria e di sesso, parlando fin troppo mentre ancora abbracciava
Duncan.
«Uhm... Hai
ragione. Ma che ci posso fare io?» disse lui, con una calma che
uccideva.
Lei stava lì lì
per ribattere, ma si fermò un attimo.
«Duncan?»
disse invece, con quella sua vocetta saccente.
«Sì?»
«Dobbiamo
separarci litigando?» continuò lei, addolcendosi.
«Non penso sia
conveniente.» mormorò lui.
«Sei un cretino.
Addio.» sussurrò con un tono sofferente.
«Suvvia,
principessa... Arrivederci.»
Le lasciò un
bacio dolce, poi salì in carrozza.
«Scrivimi!»
Courtney fece appena in
tempo a gridargli dietro la parola, mentre i cavalli cominciavano ad
andare verso la stazione.
«Lo farò!»
disse la voce di Duncan mescolata al rumore degli zoccoli di quello
stupido cavallo.
Quando la carrozza
diventò solo un puntino all'orizzonte, lei si mise a piangere
davvero.
Aveva voluto dimostrare
di essere forte davanti a lui, ma c'era da ammettere che
trecentosessantacinque giorni e trecentosessantacinque notti erano
tante.
Troppe.
Persino per lei.
***
A/N Ed
eccoci qui :)
Questo
capitolo è stato abbastanza facile da riscrivere, sapete?
L'unica cosa è che penso che qualche cambiamento sulla trama
ci sarà. Sono diventata una perfetta slasher, non vorrei
cadere in tentazione di far sbaciucchiare Trent e Duncan xD
Non
si sa mai, comunque ù_ù
Ansiosissima
di sapere quanto e se
vi sia piaciuta la riscrittura del capitolo :)
A
meno che non ci siano dei problemi -e avvertirò in caso nel
capitolo precedente-, aggiornerò una volta a settimana.
Penso che aggiornerò il mercoledì. Mi piacciono i
mercoledì :D
A
mercoledì prossimo, dunque :)
CloClo
:)
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